L’Unione Ristoranti
del Buon Ricordo, che nel 2014 compie 50 anni, preserva e fa conoscere le tante
tradizioni e culture gastronomiche del nostro Paese, accomunando sotto l’egida
della cucina del territorio (un tempo poco considerata) ristoranti e trattorie
di campagna e di città, dalla Val d’Aosta alla Sicilia. Eccone alcuni esempi
Cucina del territorio era allora e lo è ancor oggi: una
cucina dove vengono privilegiati i prodotti a km zero e dove la tradizione
culinaria regionale viene valorizzata, coltivata, interpretata al passo con i
tempi. A caratterizzare ciascun ristorante, e a creare fra loro un trait
d’union, è oggi come un tempo il piatto-simbolo dipinto a mano dagli artigiani
della Ceramica artistica Solimene di Vietri sul Mare su cui è effigiata la
specialità del locale (in carta tutto l’anno), che viene donato agli ospiti perché
abbiano un “buon ricordo” della piacevole esperienza culinaria provata.
Via del Castello, 12 - Tel. 0432.733242 - Fax 0432.700901
Cividale, dalle atmosfere longobarde e Patrimonio UNESCO
per i suoi monumenti, è una delle località più evocative del Friuli e
promettenti per i buongustai che vogliono sperimentarne le tipicità. L’ambiente
d’epoca di questa romantica locanda e la
verdissima cornice dei Colli Orientali completano il quadro di un’esperienza da
raccontare, d’estate sulle terrazze, d’inverno attorno al tradizionale
‘fogolar’. La cucina s’ispira a una tradizione che concilia le diverse anime
del territorio. Da studiare attentamente, la lista di prestigiose etichette
friulane.
Specialità: Bavarese alla ricotta caprina con
misticanze, crema di fragole e lardo nostrano
Per le strade di Cividale del Friuli spira una lieve aura
nostalgica per gli Asburgo e questa bavarese dello chef Albino Balloch lo
conferma in chiave salata. La nota di fondo è data dalla ricotta caprina,
delicata ma inconfondibile, portata a consistenza spumosa. Poi è un
contrappunto di sapori, consistenze e forme, che coinvolge la crema di fragola
e i bastoncini di lardo nostrano. Nel calice viene proposto, e poteva essere
diversamente, un Tocai Friulano dei
Colli Orientali, orgoglio delle cantine locali.
Dal Friuli all’Emilia
Via
Emilia San Pietro, 16 - Tel. 0522.432202
- Fax 0522.432224
Reggio Emilia,
la città del Tricolore è tutta da scoprire e un’esperienza gastronomica da
raccontare: Reggio Emilia sorprende per scorci e atmosfere e questo ristorante
è una delle attrazioni del suo centro storico. L’impostazione è classica:
ambienti eleganti e una cucina di tradizione emiliana rivisitata con oculata
creatività. Il tocco in più viene dal giardino, nell’impostazione del quale si
riconosce l’inconfondibile mano di Piero Porcinai: nelle sere d’estate è la più
suggestiva cornice che le creazioni dello chef possano meritare.
Specialità: Erbazzone
contemporaneo
L'erbazzone (per i reggiani non è una ricetta ma una
filosofia) è una torta salata di schietta tradizione reggiana, tuttora molto
popolare nelle case e nei locali pubblici, dove lo si consuma con estrema
naturalezza anche per la prima colazione. Lo chef Sauro Antonioli lo presenta
in versione ‘contemporanea’, ovvero alleggerito nella componente grassa, nella
raffinata cornice di una doppia salsa, di Parmigiano-Reggiano e di zucca. Nel
calice, una caratteristica Malvasia frizzante dei Colli Piacentini.
Ci spostiamo ora in Ciociaria al
Ristorante
Chalons d’Orange di Alvito
(Frosinone)
Via Colle Buono Serre di
Conca, 2 - Tel. 0776.513083 -
Fax 0776.7513083 - Cell. 349.0651689
Alvito è località frusinate dell’incontaminata
Valcomino, sullo sfondo del Parco Nazionale d’Abruzzo: collocazione non
casuale, perché questo ristorante fa dell’origine delle materie prime, locali e
di agricoltura biologica, una questione di principio. Altra scelta
significativa è la collaborazione con lo chef stellato Igles Corelli, fautore
di una cucina creativa ma coerente al territorio. Tutto questo, in una cornice
d’ambiente che s’affida al profumo della lavanda d’estate e al calore della
legna nel camino per creare la giusta
atmosfera d’inverno.
Specialità: il maialino si
crogiola nell’orto
La
ricetta si fonda sulla predilezione dello chef stellato Igles Corelli per il
‘secreto de cerdo iberìco’, un taglio suino, tra spalla e lombo, recentemente
assurto agli onori della cucina d’altissimo profilo. Si parla di un maiale
d’antica razza spagnola a setola scura, che ha la fortuna di crescere allo
stato brado nelle quercete assolate dell’Andalusia e dell’Estremadura, con
straordinario beneficio per la qualità delle sue carni. Preparazione
eccezionale, coronata da un Cabernet Riserva di quotata produzione frusinate.
E per finire andiamo sulla costa sorrentina al
Ristorante Lo Stuzzichino di S. Agata
sui due Golfi (NA)
Via Deserto, 1/A - Tel. e
fax 081.5330010
Sant’Agata sui due Golfi è località che fin dal nome
promette eccezionali emozioni e la piazzetta della chiesa di Santa Maria delle
Grazie è la cornice che ogni ristorante tipico vorrebbe avere. Varcata la
soglia dello Stuzzichino, si percepisce il senso di una gestione familiare,
dalla cucina alla sala, che in breve fa sentire il cliente come una persona di
casa. Il tutto, sullo sfondo della Penisola Sorrentina, dal mare alla montagna,
con quel che ne deriva in fatto di eccezionalità enogastronomiche.
Specialità:
Pasta
e patate con provolone del Monaco
La
penisola Sorrentina è la dorsale che si stacca dai Monti Lattari per allungarsi
nel mare tra il golfo di Napoli e il golfo di Salerno, creando scorci decantati
dai viaggiatori d’ogni tempo. Volgendosi all’entroterra, invece, si scoprono
scenari di montagna e sapore intensi. Dal comune di Agerola, in particolare,
giunge il tanto decantato provolone del Monaco, che rappresenta l’ingrediente
d’eccezione per questa minestra di pasta spezzata di stretta osservanza
partenopea. Nel calice, un particolarissimo Furore Rosso della Costa D'Amalfi.
Per saperne di più
Unione Ristoranti
del Buon Ricordo
C.so Italia 10, 20122 Milano, tel. 02 80582278, www.buonricordo.com - info@buonricordo.com
La guida 2014
in distribuzione nei ristoranti associati è scaricabile sul sito www.buonricordo.it
Fonte info
Ufficio Stampa:
Nessun commento:
Posta un commento