mercoledì 29 gennaio 2014

Nel tempio dello slalom

Giusto merito al nuovo che avanza con grandi “serpentine”.
(dall'inviata di Itinerando a Schladming)

Davanti a 50.000 spettatori (c’è chi dice 60.000) sotto i riflettori nel tempio dello slalom di Schladming , brilla di luce propria il giovanissimo atleta norvegese Henrik Kristoffersen (già aveva mostrato il suo valore in precedenti gare) che lascia di stucco due mostri delle gare tra i “rapid gates”, Hirscher e Neureuther. Il tedesco, addirittura, accenna ad un inchino al giovane vichingo che con una discesa impeccabile sale sul gradino più alto del podio. Il ragazzo si rotola nella neve per la felicità e il pubblico esplode in un boato. '' Incredibile, sono davvero soddisfatto'', ha detto Kristoffersen. 




 
La gara in notturna di Schladming, sotto una leggera nevicata, è stata fantastica e piena di colpi di scena (anche con vittime illustri): una prima manche che ha visto il predominio del veterano Mario Matt  seguito dal norvegese Henrik Kristoffersen e da Mathias Argin. Solo quarto il re dello slalom Marcel Hirsher, settimo il primo degli italiani, il solito Manfred Moelgg e 15esimo Giuliano Razzoli che scende con il pettorale 21 (piuttosto penalizzante)e  si impegna in una gara prudente.

Nella seconda manche la nuova tracciatura della pista permette discese spettacolari e molto tecniche e diversi atleti si trovano di fronte a forche caudine. La discesa del campione olimpico è buona nella prima parte, discreta nella seconda e con il freno tirato nella parte finale. La schiena è il suo problema (le cure hanno impedito allenamenti costanti sulla neve) e lo si intuisce nei cambi di ritmo e chiude così la gara al 13esimo posto, che è il suo miglior risultato stagionale. 

Ora che la Coppa del Mondo va in stand by  per dare spazio ai Giochi olimpici di Sochi, il campione olimpico Giuliano Razzoli avrà un po’ di tempo per mettere a punto il suo stato di forma e presentarsi a Sochi per  difendere la medaglia d’oro conquistata nel 2010 a Vancouver.

La convocazione è arrivata, non l’ha conquistata in pista, ma ritengo che sia un riconoscimento che gli spetta non avendo inoltre tolto il posto per Sochi ad altri atleti. Le critiche sul web da parte di amanti della polemica ad ogni costo per questa convocazione ci sono state (qualcuna anche poco elegante) ma voglio ribattere con quanto scritto da Maria Rosa Quario(ex sciatrice della valanga rosa e madre di Federica Brignone) sulla pagina sportiva del Giornale:

“ Personalmente difendo Giuliano e chi ha scelto di portarlo a Sochi, non solo basandomi sul fatto che quattro anni fa salvò l'Italia, ma considerando che uno come lui, se e quando arriva, può realmente puntare al podio, soprattutto in una specialità come lo slalom dove gli errori sono in agguato ad ogni centimetro di pista. Vero che il primo a sbagliare solitamente è lui (fuori quattro volte su sei finora), vero anche, però, che quando è in giornata in pochi sanno essere veloci come lui, soprattutto sul tipo di neve che presumibilmente si troverà in Russia”.
A Sochi: Вперед  Джулиан !! (avanti Giuliano !)

La bandiera del Razzo Fan Club sventolava anche a  Schladming


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