lunedì 6 gennaio 2014

Giuliano Razzoli "out"

Tempi duri per Giuliano Razzoli, errori e sorte avversa.

A Bormio il Razzo si presenta al cancelletto di partenza, con il pettorale 20 (già comincia ad essere alto) . La tracciatura della pista della prima manche è singolare con i paletti distanziati di 11-12 metri per cui la discesa si configura con curve alquanto angolate che impongono ritmi lenti.

Razzoli, febbricitante già dalla sera prima, parte non con grande ritmo e al primo intermedio segna un ritardo di 36 centesimi. A metà pista acquista velocità recuperando lo svantaggio e se avesse continuato così avrebbe terminato la prima manche tra i primi dieci.


Stava sciando bene e nella parte finale della pista, con i paletti più distanziati, si è rivisto Il Razzo con la sua sciata potente.
Ma alla penultima porta, in un tratto tutt’altro che difficile, il campione olimpico si scompone, rischia di uscire, si rimette in carreggiata con difficoltà procurandosi un dolore alla schiena, ma, ahimé, arriva al traguardo con uno smisurato ritardo (oltre tre secondi) da Hirscher.

L’errore del Razzo forse è da attribuire ad uno stato di spossatezza.

Nelle condizioni in cui ero oggi mi aspettavo anche di fare meno…sono partito pronto a lottare anche se non stavo bene a causa della febbre. A metà gara le gambe non andavano più, l’energia era già esaurita ma grazie al tracciato ritmicamente regolare sono riuscito a tenere duro quasi fino alla fine quando quel dosso mi ha preso in contropiede destabilizzandomi ….e mi sono anche fatto male alla schiena…. Domani anziché andare a Gressoney per gli allenamenti in programma, tornerò a casa ed inizierò subito le terapie per poter star meglio ed essere presente ad Adelboden”.

Questa la dichiarazione del campione emiliano a fine gara.

A questo punto la strada per la qualificazione ai Giochi Olimpici di Sochi, per il campione olimpico uscente Giuliano Razzoli, è tutta in salita. E il regolamento interno alla FISI non lo aiuta.
Giuliano è un ragazzo deciso e ha ancora quattro gare in cui giocare le sue carte.



Peccato! A Bormio, con un lungo viaggio in pullman di 360 km, erano giunti da Minozzo numerosi sostenitori del Razzo Fan Club; gente tosta, allegra e sempre vicina al suo campione. Le bandiere sventolavano anche dopo la debacle, lo facevano per gli altri atleti italiani ancora in gara. Ma i volti di bambini, donne e uomini in giacca azzurra, erano tristi.
Forza Razzo, verremo anche Adelboden !



A Bormio gli atleti italiani in gara erano otto: Patrick Thaler, Manfred Moelgg, Stefano Gross, Cristian Deville, Roberto Nani, Riccardo Tonetti, Giordano Ronci e Giuliano Razzoli.

La gara è stata vinta dal tedesco Felix Neureuther davanti a Hirscher e al nostro Moelgg.



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