venerdì 26 gennaio 2024

Cracovia e il ricordo della Shoah


Cracovia, situata a  68 km dal famigerato campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, possiede molti luoghi che raccontano e fanno riflettere sulla tragedia dell'Olocausto. Cracovia è una città affascinante che abbiamo visitato qualche anno fa.


Cracovia è una città che rapisce per la sua sorprendente bellezza, per i suoi monumenti e le opere d’arte, per la sua elettrizzante e vivace atmosfera di città moderna e in continua evoluzione. Durante la visita non può mancare di andare alla scoperta dei luoghi che hanno caratterizzato quel particolare e triste periodo storico che va dal 1939 al 1943. 
Bisogna per forza iniziare dal quartiere Kasimierz, che con le sue caratteristiche viuzze, le piazzette, le sinagoghe, racconta la storia degli ebrei polacchi che a Cracovia, considerando anche quelli che vivevano nel quartiere Podgorze, erano 70.000



Il quartiere Kasimierz



Dopo la seconda guerra mondiale questo quartiere fu abbandonato e per qualche decennio cadde in rovina.  Poi, negli anni 90, grazie a cambiamenti politici e all’effetto del famoso film Schindler’s List” (di  Steven Spielberg), qui ambientato, il quartiere conobbe un rapido sviluppo. Gli eredi dei vecchi abitanti riconquistarono gli immobili e recuperarono quelli andati in rovina.
Oggi Kasimierz  è diventato un quartiere alla moda, frequentatissimo dai giovani che qui trovano locali in quantità e un luogo che ospita l'annuale Festival della Cultura Ebraica


Un suggestivo accesso al quartiere è la passerella pedonale Bernatka che attraversa la Vistola, passando poi per le storiche chiese di Santa Caterina (possiede un ricco altare decorato in oro) e del Corpus Domini (prezioso interno in cui è anche collocato un pulpito a forma di barca).

la basilica del Corpus Domini é una delle cento chiese che sorgono a Cracovia. E' una chiesa barocca ed é bellissima
Chiesa del Corpus Domini

Percorrendo ulica Josefa, si raggiunge la Vecchia Sinagoga, il più antico edificio religioso ebraico della Polonia. La passeggiata prosegue per ulica Szeroka, così ampia da sembrare una piazza sulla quale si affacciano edifici caratteristici. Szeroka è animata da un’infinità di ristoranti di cucina ebraica ( il più famoso è Klezmer Hois ) e locali culturali come il Singer Cafè (sui tavoli troneggiano macchine da cucire d’epoca).





A pochi passi c’è la sinagoga Remuh, tuttora frequentata dagli ebrei, con annesso cimitero ebraico popolato di  tombe con sarcofagi e lapidi in pietra scolpita. Nel periodo in cui iniziarono le persecuzioni, affinché non venissero distrutte, gli ebrei le sotterrarono.

Il Ghetto


Un altro sito sempre legato alla storia degli ebrei é Podgorze,  il  quartiere del Ghetto, un tempo città autonoma come Kazimierz. A Podgorze (che oggi ha un nuovo volto), a ricordare la persecuzione, ci sono scritte e cartelli illustrativi ad ogni angolo. 

Simbolo del quartiere è Plac Bohateròw Getta (piazza degli Eroi del Ghetto) dove, nel 1941, vennero radunati 15.000 ebrei di ogni età destinati ai campi di concentramento. Fa un certo effetto vedere il metaforico monumento costituito da 70 grandi sedie  di ferro, a ricordo dei mobili e masserizie che gli ebrei dovettero abbandonare in questa piazza. In un angolo è ancora presente la  Farmacia sotto L’Aquila, che fu punto di sollievo per tanti ebrei in pericolo di vita. Ora è un museo della memoria con tanti oggetti,  documenti d’archivio e foto.



Fabbrica di Schindler

Questo storico opificio (sitrova in ulica Lipowa), al tempo della guerra, produceva stoviglie smaltate e munizioni utilizzando manodopera ebrea. 


Poi un giorno, Oskar Schindler, titolare della fabbrica, rimase molto turbato da un raid nazista nel nel ghetto di Cracovia. Da quel momento, con vari strattagemmi, utilizzò la sua influente posizione per salvare la vita al maggior numero possibile di ebrei (1200) suoi dipendenti. La fabbrica è stata trasformata in museo, ben curato negli allestimenti, che ripercorre la storia della fabbrica (con la famosa lista) e di Cracovia prima e durante l’occupazione nazista. Uscire dal museo, per come coinvolge l’articolato percorso di visita, è come emergere da un incubo.



 
Da non perdere a Cracovia
La collina del Wawel, affacciata sulla Vistola, con il grandioso complesso architettonico che comprende l’antico castello ( si visitano gli appartamenti, l’antico arsenale e il tesoro della corona) e la cattedrale.
La piazza del Mercato (Rynek Glowny ), la più bella del mondo, come dicono a Cracovia. Qui si viene per ammirare l’interminabile sequela di splendidi palazzi, la verticalità delle guglie, l’armonioso edificio del Mercato dei Tessuti, collocato in mezzo alla piazza e i suggestivi portici con le distese dei caffè.






























Basilica di Santa Maria





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