domenica 14 gennaio 2024

Slalom di Wengen: ha vinto Feller

Sulla pista Männlichen/Jungfrau di Wengen,  Manuel Feller ha conquistato la sua terza vittoria nella quarta gara di slalom della Coppa del Mondo di Sci. Sul podio anche due norvegesi: Atle Lie McGrath e Henrik Kristoffersen. Delusione Italia.  In pista anche l’acciaccato ma indomito “Razzo”.

Oggi a WENGEN, perla alpina dell’Oberland bernese, raggiungibile da Lauterbrunner con la ferrovia a cremagliera, si è concluso lo spettacolare weekend di sci (con le gare di velocità) con lo slalom speciale. E anche nella giornata odierna, “sole a catinelle” come direbbe Checco Zalone. Solo nel corso della seconda manche, “cielo grigio su Wengen”.


 La gara si è svolta sul tracciato estremamente ripido e complicato da frequenti cambi di pendenza della Männlichen/Jungfrau, sullo sfondo dello splendido panorama delle vette dei mitici Eiger, Mönch e Jungfrau.


Prima manche con parata di inforcate

Ancora una volta sono stati i norvegesi a dettare legge, con il giovanissimo Atle Lie McGrat (è un piacere vederlo sciare) e con il campione del mondo Henrik Kristoffersen alla ricerca della vittoria che gli manca. HK94 ha messo in campo una manche energica, come quelle di un tempo. McGrath nella parte alta è stato magnifico, gestendo poi con intelligenza il vantaggio sia sul muro che nella parte bassa. Manuel Feller si è accodato ai primi due con una performance volitiva ma giudiziosa. 

Kristoffersen

Altri possibili favoriti, come Clement Noel, Daniel Yule e Loic Meillard hanno esibito prove opache. Buona la prestazione del 37enne Dave Ryding e tanti gli inserimenti con pettorali alti.

 Da segnalare anche diverse inforcate di atleti di peso, come quelle  Luca Aerni, Albert Popov e Linus Strasser.

Prima manche degli italiani

Alex Vinatzer s’è desto (4°) con una prima manche al fulmicotone, mentre  Sala (5°) ha confermato le sue qualità. Beneauguranti le prestazioni dei nostri campioni. “Fusse che fusse…” Stefano Gross e Tobias Kastlunger si sono qualificati per la seconda manche per il rotto della cuffia. Il resto è grigiore puro.

Tommaso Sala

Seconda manche

Per molti è una conferma, per altri è un esame di riparazione. Manuel Feller ha vinto (recuperando 2 posizioni) perché è più in forma che mai (lo ha detto il commentatore austriaco). Si è vista la migliore versione del campione austriaco che ora sa governare la sua irruenza. A Wengen, Feller ha ottenuto la terza vittoria in quattro gare ed è leader della coppa generale di specialità.


I due vichinghi che l’hanno accompagnato sul podio hanno dimostrato di essere in forma (McGrath è iscritto al fan club di Feller) e Kristoffersen è salito sul podio per la prima volta in slalom dopo qualche tempo.

McGrath

Nella seconda manche hanno raddrizzato la loro gara Clement Noel (da 12esimo a 4°), Loic Meillard (da 15esimo a 5°) e Marc Rochat (da 11esimo a 6°).

Italiani: seconda manche da incubo

Una grossa delusione per gli azzurri, che nello slalom proprio non riescono a trovare risultati, nonostante che le potenzialità e le qualità ci siano.


Alex Vinatzer e Tommaso Sala avevano il podio nel mirino. Il primo nella manche decisiva ha commesso una serie di errori (i soliti a dire il vero e attaccare a sfrombattuto tra i paletti stretti non paga) che l’hanno relegato al 26esimo posto; il secondo, senza ritmo, ha deluso ed è finito (limitando i danni) 17esimo. Stefano Gross e Tobias Kastlunger si sono un po’ persi tra i dossi e il muro. Speriamo nella resurrezione a Kitzbuhel domenica prossima.

Giuliano Razzoli, l’imperituro

Dal punto di vista sportivo il giudizio sulla prestazione del “Razzo” olimpico a Wengen è negativo, ma le attenuanti ci sono eccome. Prima di Adelboden (che ha dovuto saltare) si era infortunato in allenamento in Val di Fassa.

Una botta tremenda che gli ha procurato una forte contusione alle vertebre sacrali (la sfortuna lo perseguita anche a fine carriera).



Ma  “la tenacia non s’arrende mai..”(Fabrizio Caramagna) e la determinazione è la sua forza, e per questo, a Wengen, Giuliano Razzoli voleva esserci anche senza allenamenti, stringendo i denti come ha sempre fatto nei periodi sfortunati.

2022 Giuliano Razzoli sul podio

 A Wengen nel 2016 salì sul secondo gradino del podio e nel 2022 fu terzo. Oggi si è visto un “Razzo” lento, legato nei movimenti. Non è entrato nei 30 ed ha concluso la gara al 36esimo posto. A Wengen c’era un piccolo gruppo dei suoi fan accompagnati dalle sorelle Giordana e Margherita.


Cosa deciderà ora Giuliano Razzoli ?


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