Il
campione di Salisburgo rimonta alla grande e vince lo slalom di Val d’Isere. Peccato per il sesto posto di
Stefano Gross (era primo dopo la prima manche), sconforto per la prova di
Razzoli e per gli altri azzurri in gara. Sorpresa per il redivivo Cristian
Deville (23esimo).
“E’ lui o non è lui… certo che è lui..”, é
Marcel Hirscher. Non c’è infortunio
che
tenga (frattura della caviglia in agosto) l’austriaco, arrivato terzo nello
slalom Gigante di ieri, ha dimostrato di essere fortissimo. In ombra nella
prima manche (solo ottavo), nella seconda parte della gara, sotto una fittissima nevicata, ha liberato la sua forza
e la sua classe, imponendosi alla grande. Kristoffersen
che non è proprio al massimo, si difende, arriva secondo mantenendo così il
primo posto nella classifica di specialità e in quella generale di Coppa del
Mondo. Si rinnova dunque il duello tra il “kaiser” e il “vikingo”.
A Val d’Isere, quasi sepolta dalla neve, lo slalom è stato preceduto
da un minuto di silenzio per rendere omaggio a David Poisson, lo sfortunato discesista francese deceduto il 13
novembre in Canada durante una discesa di allenamento.
Delusione "azzurra"
E pensare che il sorteggio dei
pettorali è stato favorevole sia a Manfred Moelgg
che a Stefano
Gross. Manfred si affaccia al
cancelletto con il numero 1 ma quasi subito inforca e abbandona la gara,
Stefano, con il pettorale 4, effettua una discesa volitiva conquistando il
primo posto di manche. Ma i sogni si
sono infranti nella seconda manche, segnata dall’insistente nevicata, quando il
campione fassano non si è ripetuto, incappando peraltro in diversi errori. Il
cronometro non perdona e così è finito sesto.
Il vecchio Patrick Thaler,
lungo la difficile “Face de Bellevarde”, fatica non poco e non si qualifica per
la seconda manche: l’ecatombe azzurra prosegue con gli altri atleti, ma si
salva il “desaparecido” Cristian
Deville, partito con il pettorale 49
conquista sorprendentemente la 23esima posizione.
I problemi del “Razzo”
Continua
il periodo No di Giuliano Razzoli.
Sta vivendo una sorta di Odissea e la ripresa agonistica dopo il recente infortunio
alla gamba destra appare difficoltosa e spesso il dolore si riacutizza. A Levi non si è qualificato per la
seconda manche e oggi a Val d’Isere
la situazione si è ripetuta, ma con una sostanziale differenza. A causa di un
po’ di sfortuna e di un grave errore, perde quasi un secondo e non riesce più a
recuperare.
A
fine manche il 31esimo posto lo esclude dalla seconda prova che in realtà avrebbe
meritato. Va anche detto, che rispetto a Levi, oggi, prima dell’errore, si è visto
un “Razzo” più performante. Il campione
olimpico di Vancouver 2010 ha bisogno di un’iniezione di fiducia
recuperando la forma fisica in vista dello slalom di Madonna di Campiglio del 22 dicembre.
La posizione del “Razzo” rispetto ai pettorali è sul filo del rasoio: oggi è partito
con il pettorale 30 per l’assenza di Neureuther ( per il tedesco stagione
finita a causa della rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro),
dopo non si sa. Giuliano Razzoli,
abituato alla sfortuna e ai guai fisici, è comunque un combattente e saprà
reagire ed evitare il “ Limbo”.
Podio: Hirscher, Kristoffersen Myrher |
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