Il "Mozart delle piste" con una prova maiuscola e con guizzi alla Tomba, ha vinto lo slalom by night di Madonna di Campiglio. Due italiani nei primi dieci (Moelgg settimo e Gross nono). Ancora difficoltà per l'olimpionico Giuliano Razzoli.
Il prologo: tutti da Tomba
Giovedì sera (21 dicembre) il magnifico Salone Hofer (dove l'imperatrice Sissi organizzava sontuose feste) era stracolmo di gente che é esplosa in un boato quando é entrato Alberto Tomba. Il ritorno della "Bomba" a Campiglio, a trent'anni dal suo primo trionfo nella 3Tre, ha riportato per qualche ora il mondo dello sci a quei momenti fantastici. Tomba non ha celato la commozione, circondato dalle persone che lo hanno accompagnato nelle sue imprese e anche il grande Gustavo Thoeni, che é stato suo allenatore per sei anni, era commosso nel vedere i filmati delle imprese dell'emiliano volante.
Anche durante i festeggiamenti in piazza Alberto non si é sottratto al lungo abbraccio della gente e dei bambini. Parlando poi dei protagonisti in procinto di affrontare la 3Tre, si é impegnato in una dichiarazione profetica....:
"il mio Marcellino Hirscher batterà ogni record e farà la storia...."
22 dicembre, la gara e la magia di Hirscher
Già alle 17 il pubblico era incredibilmente numeroso (17.000 presenze il numero ufficiale) assiepato nel parterre, sulle tribune e ai lati del Canalone Miramonti, con neve compatta e ottimo grip. Terminata la discesa dell'apripista ufficiale (quel tal Giorgio Rocca, ultimo campione italiano a vincere la 3Tre nel 2005), alle 17,45 in punto é cominciato lo spettacolo. Nella prima manche si attendeva l'annunciato duello tra Hirscher e Kristoffersen (un po' nervosetto), ma non c'é stata storia.
Il podio é stata la sintesi ideale di una 3Tre da imprimere nei ricordi, con la neve giusta che ha reso la pista un perfetto palcoscenico per una sfida stellare sul filo dei centesimi.
La squadra azzurra
Il "Razzo"
Purtroppo é ancora lontano dalla miglior condizione e non riesce a qualificarsi per la seconda manche. A onor del vero a Val d'Isere c'era andato vicino, ma sul Canalone Miramonti, dove nel 2015 é giunto quarto, le difficoltà si sono palesate di nuovo. Staccarsi poi dal cancelletto con un pettorale alto (il 48) non l'ha certo aiutato ad arrivare in zona qualifica. Per farlo, però, non serve sciare diligentemente, bisogna essere cattivi e imprimere velocità. Ci sono atleti che con pettorali siderali offrono performance incredibili: ma quella é gente giovane che non ha nulla da perdere.
Devono avare fiducia e sostenerlo, proprio in questo momento, anche i suoi fans. A Campiglio non erano numerosi come ai bei tempi; dalla mia postazione tra i Media con il teleobiettivo li ho cercati e qualcuno e l'ho inquadrato. Mi auguro che non monti la disaffezione.
A Zagabria il 4 gennaio 2018 si ricomincia .......
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