giovedì 23 dicembre 2021

Nello slalom di Madonna di Campiglio, emozioni all'ultima porta

Noel, un fulmine anche sulla 3tre, ma cade all’ultima porta e regala la vittoria a Foss –Solevaag. Quattro italiani fra i primi dodici: Vinatzer (4°) Razzoli (7°), Maurberger (10°). Sala (12°).

Madonna di Campiglio, la perla delle Dolomiti di Brenta, ha festeggiato la 68esima edizione della 3Tre (slalom notturno di Coppa del Mondo) con uno spettacolo di sport e finale da thrilling, che ha scatenato l’entusiasmo degli oltre 3.000 spettatori ammessi, dopo un anno di stop  a causa dell’emergenza pandemica.

Certo, non sono i 16.000 fans delle passate edizioni, ma la mitica 3tre, dalla storia gloriosa, ha comunque il potere di regalare sempre fascino ed emozioni. E poi i campioni in gara sentono e gradiscono il vociare e gli incitamenti della gente.


 Alla vigilia della gara tra i pali snodati, i pronostici puntavano su Noel (vincitore a Val d’Isere). Su Kristoffersen (a Madonna ha vinto tre volte) e sul nostro Vinatzer, che ha il compito di interrompere il digiuno azzurro in un anno magico per lo sport italiano. Ma a volte nei pronostici si fanno i conti senza l’oste e nello slalom notturno di Madonna di Campiglio le sorprese non sono mancate.

Prima manche

Alle 17 e 45 di mercoledì 22 dicembre, il primo ad affacciarsi al cancelletto e ad inaugurare il manto perfetto dell’insidioso Canalone Miramonti è stato Pinturault. Il francese ha effettuato una discesa diligente, ma non incisiva; a imprimere ritmo ci ha pensato uno stratosferico Noel che è andato subito al comando, seguito dal sempre più bravo Foss-Solevag


Pinturault
ha chiuso al quinto posto preceduto di Jakobsen e Ryding. Il tanto atteso Kristoffersen ha pasticciato assai (se lo scorda di essere l’erede del “Mozart delle nevi” Hirscher ) e ha combinato un po’ di pasticci anche Vinatzer, ma il ragazzo è forte e abile, e se l’è cavata ponendosi al 6° posto. Tra gli italiani per niente brillanti le prove di Moelgg e Gross, esclusi dalla seconda manche. In fila gli altri italiani: Sala (15esimo),Maurberger (16esimo), Razzoli (17esimo). Vittime illustri della prima manche Feller, Schwarz e Strasser.

Vinatzer

Seconda manche

“.. Uno su mille ce la fa..”  Ahimè a cadere. Noel  primo nella prima manche e in gran parte in testa nella seconda, con un vantaggio siderale sugli avversari, ha saltato l’ultima porta (la stessa situazione capitata a Vinatzer a Val d’Isere) ed è caduto sul filo del traguardo. Un errore che all’indiscusso fuoriclasse, è costato caro e un mese e mezzo dalle Olimpiadi di Pechino non è un bel segnale.

 La vittoria è andata a Foss-Solevaag, che è stato eccellente in entrambe le manche. Pinturault, con una impeccabile seconda manche, ha agguantato il secondo posto sul podio mentre sul terzo è salito il bravissimo svedese (da tenere d’occhio) JakobsenKristoffersen, partito a bomba, ha commesso un errore ed è uscito di pista, quindi un’altra prova di slalom negativa.


  Vinatzer nella seconda manche ha sciato come solo lui sa fare, illudendo i fans, ma si è dovuto fermare a 15 centesimi dal podio. Tuttavia, il bravo e simpatico Alex c’è, e presto aggiusterà il tiro. Nella top ten c’è un altro italiano, Maurberger, mentre Sala si è fermato alla 12esima piazza. Grande Italia comunque.

 Giuliano Razzoli ha riacceso i motori.

Se continua così ne vedremo delle belle. Il Canalone Miramonti è una delle piste più amate dal Razzo e Madonna di Campiglio ama molto il campione olimpico. Nel 2015 ha conquistato il quarto posto, poi nel 2018 ha effettuato la gara delle gare: partito con il pettorale 69 (era sprofondato in classifica a causa di acciacchi e di un grave infortunio) aveva stupito gli spettatori ancora assiepati lungo la pista con due grandi manche, chiudendo al quinto posto.


 Nello slalom di ieri a Madonna di Campiglio, l’intramontabile Giuliano Razzoli ha rispolverato la sciata dei tempi d’oro. Il 37enne di Razzolo sta bene fisicamente, supportato da un’intensa preparazione e da una volontà e una fiducia che non hanno pari. Il positivo risultato (9°) a Val d’Isere  e  quello sulla 3Tre (7°) testimoniano il suo stato di forma.


 Nella prima manche forse poteva spingere di più nella fase finale, mentre nella seconda è stato perfetto, recuperando 10 posizioni. Poteva rosicchiare qualcosa in più ? Forse, ma va bene così. “Sono soddisfatto” ha detto il Razzo a fine gara. Soddisfazione motivata anche dalla presenza di un’ottantina di amici e sostenitori del fan club, giunti in pullman da Villa Minozzo per sostenerlo. Sicuramente, dal muro in giù, ha sentito  e apprezzato il loro rumoroso incitamento. Poi l'incontro con il gruppo in Hotel per la foto ricordo.



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