A Val d’Isere, nel primo slalom speciale della stagione 2021/2022 di Coppa del Mondo, stravince Clément Noël; amarezza per un grande Alex Vinatzer che manca l’ultima porta e piena soddisfazione per Giuliano Razzoli che ritrova la top ten.
A Val d’Isere lo chiamano il Criterium de la Premieré Neige (quest’anno compie 66 anni) che riunisce i migliori sciatori del mondo in gare di slalom gigante (vinto ieri da Odermatt – quarto il nostro De Aliprandini) e di slalom speciale (oggi). Le gare si svolgono sulla mitica pista “Face de Bellevarde”, un muro ininterrotto dalla partenza all’arrivo.
Questa mattina per
la gara di slalom, la pista era perfetta con neve dura e compatta. Le gare tra
i paletti stretti sono imprevedibili, tutto può succedere e lo slalom di oggi,
per certi versi, è stato rocambolesco e sorprendente.
Sotto un cielo di un azzurro intenso è andato in scena uno straordinario spettacolo di sport, caratterizzato (sulle due manche) da lampi di classe e di forza ( Noel, Vinatzer, Foss-Solevaag, Nef, Jakobsen, Zubcic; da prove inaspettatamente opache (Zenhaeusern, Kristoffersen, Khoroshilov) e da debacle con vittime illustri (Pinturault escluso dalla seconda manche), Schwarz, Simonet (uscito nella seconda manche), Feller (uscito nella seconda manche).
Moelgg, Gross, Razzoli, Sala, Maurberger, Vinatzer, Zingerle, si sono affacciati al
cancelletto della “Face de Bellevarde”. Solo tre (Razzoli, Sala, Moelgg) hanno
concluso la gara. Ci si aspettava di vedere i nostri atleti competitivi per le
prime posizioni, ma non è andata così e qualche rammarico c’è.
Ma
vediamo com’è andata:
Vinatzer: nonostante un problema ad una caviglia ha sciorinato due manche eccezionali, da vero campione. Alex è il presente e il futuro dello sci italiano: peccato per quell’ingenuità (così io la definisco) all’ultima porta che gli ha tolto il podio. Voto 9 per la prestazione, voto 5 per l’errore.
Moelgg: nella prima manche è incappato in diverse sbavature che lo hanno penalizzato e se non ci fosse stata la squalifica di Muffat Jandet, non avrebbe partecipato alla seconda manche. Qui, il “senatore” Moelgg (l’altro è Razzoli) con la sua esperienza, ha sciato con judicio, ma con il freno un po’ tirato. Comunque Manfred riesce sempre a stare nei 20. Voto 6
Gross: è partito con la solita grinta che, tuttavia, lo ha portato a commettere sbavature: nella seconda manche addirittura ha inforcato. Voto 5
Sala: il pettorale 37 non gli dava grandi chance, eppure è riuscito a qualificarsi e con una bella prestazione si è piazzato al 12esimo posto finale. Voto 7
Maurberger: esce di scena subito. Voto 4
Zingerle: esce di scena nella prima parte,
ma con il pettorale 63 non aveva chance credibili. s.v
E’
l’altro “senatore” della squadra italiana. Il 18 dicembre compirà 37 anni, ma
il “Razzo” è ben lungi dall’idea di appendere gli sci al chiodo. Ha passato l’estate
e l’autunno ad allenarsi (per un periodo si è allenato da solo e a proprie
spese) con gli attrezzi in palestra e sugli sci sui vari ghiacciai. La caparbietà
e l’ottimismo non gli mancano.
Oggi a Val d’Isere, partito con il pettorale 30 ha avuto qualche incertezza nella prima parte del tracciato, poi ha ripreso la linea e senza strafare ha concluso la prima manche al 20esimo posto. Ottima l’interpretazione della seconda manche (è stato anche secondo) e a fine gara si è saldamente piazzato al nono posto. Viste le sue indiscutibili qualità sicuramente tornerà ai livelli che gli competono, ma come dice lui “ bisogna avere pazienza”. Voto 8
Il
“Razzo” che ho sentito al telefono nel post gara, mi ha detto di essere
soddisfatto della sua prova.
“Nella prima manche sono incappato in un
errore alla quarta porta (la pista era un po’ segnata) che mi ha fatto perdere
la posizione, poi per fortuna ho ritrovato il ritmo e ho concluso abbastanza
bene. “Nella seconda”, continua Razzoli, “la mia sciata è stata più fluida e per un pelo non sono andato al
comando. Ma va bene così”.
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