venerdì 2 aprile 2021

Gerusalemme, dove tutto ebbe inizio…

Immaginate come sarebbe l’esperienza di vivere i riti pasquali nei luoghi di Gerusalemme dove sono accaduti gli eventi legati alla vita di Gesù. Purtroppo esperienza solo virtuale per colpa della pandemia. L’emozione di quei luoghi l’abbiamo vissuta in un recente viaggio in Terra Santa.

 Città unica

Gerusalemme è un invito aperto a viaggiare: è una città straordinaria dove tutto è straordinario: è una delle città più antiche del mondo, sacra per ebrei, cristiani e musulmani ed è un mix unico di passato e presente.

Nel nostro viaggio abbiamo raggiunto Gerusalemme provenienti dal Mar Morto, passando per  Qasr al-Yahud (luogo del battesimo di Gesù sul Giordano), Gerico e per l’impressionante e suggestivo deserto di Giuda.

 


La nostra visita di Gerusalemme ha avuto inizio dal Monte degli Ulivi e da qui la Città Vecchia, al di là della valle del Kidron, ci è apparsa in tutta la sua affascinante interezza. Sul versante occidentale del monte (dove il pullman ci ha lasciato) 150.000 lapidi compongono il cimitero ebraico più grande del mondo. Tra le tombe c’è quella di Assalonne, figlio di Re David. Più in basso, percorrendo un’erta stradina sempre affollata di turisti e pellegrini, siamo arrivati al Giardino di Getzemani (dove Gesù fu catturato) e alle chiese del Pater Noster e di Tutte le Nazioni

 


La Chiesa delle Nazioni
La Via Dolorosa

Partendo dalla zona dove sorge la Chiesa delle Nazioni, nella Valle del Kidron, per raggiungere il Monte del Tempio, la camminata è stata tosta, ma ci ha dato la possibilità di entrare in Gerusalemme dalla Porta dei Leoni. Da qui inizia la “Via Dolorosa” che si snoda nel quartiere mussulmano fino alla Chiesa del Santo Sepolcro, segnando il sofferto percorso di Gesù verso il Calvario. Molti i monumenti storico-archeologici presenti lungo le 14 stazioni: il Pretorio di Pilato, la Chiesa della Flagellazione, quella della Condanna e l’arco dell’Ecce Homo

 


Sulle pietre della Via Dolorosa, abbiamo camminato lungo la rotta che ha segnato la storia del cristianesimo, in netto contrasto con la presenza di un affollato e serpeggiante bazar, il Suq Khan e-Zeit. Lungo questo peculiare percorso, con le stazioni della Via Crucis e in molti punti presidiato dai soldati israeliani, sfila in continuazione una folla eterogenea di pellegrini e  di turisti provenienti da tutto il mondo. E’ bello perdersi anche nei vicoli laterali e nel Cardo romano-bizantino della Vecchia Gerusalemme, respirando un’atmosfera particolare e speciale, diversa da quella di altre città del mondo.

 


 Il Santo Sepolcro

Sorge sul luogo del Golgota e davanti all’ingresso c’è la decima stazione della Via Crucis che ricorda la spogliazione di Gesù da parte dei soldati romani. Le altre quattro stazioni si trovano dentro la Chiesa del Santo Sepolcro, con interni di proporzioni impressionanti. Varcato l’ingresso, sul lato meridionale dell’altare principale, siamo saliti per una ripida e stretta scala che porta al Calvario

 


Le innumerevoli decorazioni  e icone sacre della cappella che ospita il grande crocefisso ci hanno lasciato a bocca aperta. Quando Gesù fu rimosso dalla croce venne postato sulla Pietra dell’Unzione che si trova all’ingresso della chiesa ed è tradizione dei pellegrini baciarla o ungerla con l’olio. Il sepolcro (quattordicesima stazione), invece, si trova all’interno dell’Edicola del Santo, sotto una grande cupola decorata: qui si trova la pietra utilizzata per sigillare la tomba. 

 

La spianata delle moschee o Monte del Tempio

Lo skyline della città vecchia di Gerusalemme (per chi lo guarda dal Monte degli Ulivi) è definito in modo evidente dalla scintillante Cupola della Roccia, uno dei simboli della città. La Cupola della Roccia non è da confondere con la vicina moschea Al-Aqsa, terzo luogo più santo dell’Islam, dopo La Mecca e La Medina. La Cupola della Roccia, dunque, non è una moschea ma un santuario musulmano in stile bizantino, di tal splendore da contrastare la bellezza del Santo Sepolcro: così volle il califfo al-Malik. All’interno, il santuario custodisce una roccia da dove, secondo la tradizione islamica, il profeta Maometto ascese al cielo.

 


Salendo la scalinata (provenendo dal Muro del Pianto) di accesso alla grande spianata la mole luccicante della moschea con la sua cupola dorata ci è apparsa in tutta la sua bellezza, così come la grande spianata delle moschee che gli ebrei chiamano Monte del Tempio per il fatto che qui sorgevano l’antico Tempio di Salomone e quello successivo, entrambi distrutti. La spianata, spesso teatro di scontri tra dimostranti palestinesi e poliziotti israeliani, è un luogo santo per le tre grandi religioni monoteiste di Gerusalemme.

 

Kotel, Muro Occidentale  


Per l’importanza storica e religiosa che riveste, il Muro del Pianto è una tappa imprescindibile nel corso di una visita a Gerusalemme. Questo muro, imponente e di grande effetto, è ciò che resta dell’antico tempio sacro, edificato 2000 anni fa. Da secoli, appoggiati alle sue pietre, gli ebrei pregano ad ogni ora del giorno e della notte. Per la preghiera ci sono zone separate per donne e uomini e anche i visitatori vengono divisi per sesso. Chi è appassionato di storia e archeologia il consiglio è di percorrere il tunnel del Muro del Pianto, un affascinante sistema di gallerie dove si scorge la parte di muro interrata con le enormi pietre che Erode fece posare. Il percorso arriva fino al punto più vicino al luogo del Tempio dove era conservata l’Arca della Santa Alleanza.


Da vedere ancora a Gerusalemme:

-      I tranquilli e affascinanti vicoli del Quartiere Armeno e visita dell’antica Cattedrale di San Giacomo e la Cappella di San Marco

-      La Torre di Davide,  costruita da Re Erode e situata all’interno della cittadella. La Torre ospita un museo che racconta la storia di Gerusalemme.

-      La zona dello shopping che si concentra tra le vie Jaffa, King-George, Hillel e Ben Yehuda oltre al Suk arabo nella Città Vecchia.

 

https://www.itraveljerusalem.com/it/

 Terra Sancta Museum (direttore Padre Eugenio Alliata): preserva e valorizza il patrimonio archeologico e artistico della cristianità in Terra Santa.


 

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