giovedì 29 aprile 2021

Il Friuli che non ti aspetti


Ai piedi delle Prealpi Friulane c’è un mondo tutto da scoprire. Uno scrigno  ricco di bellezze  e curiosità che suscitano particolari attrazioni. Andiamo a Pordenone poi da Gelindo dei Magredi, un agriturismo pieno di sorprese.

Il Friuli  è un terra di frontiera che riunisce radici, culture e vicende storiche diverse e contrastanti, così come il suo paesaggio, le sue città e i piccoli paesi. Pordenone, per esempio, è stata nella storia un’enclave germanica in terra friulana. La città è un concentrato d’arte e i suoi dintorni sono affascinanti e ricchi di contesti inaspettati: come la natura selvaggia dei “magredi”, terreni alluvionali strappati alle vicine montagne dalla forza dei torrenti (il Cellina soprattutto) e depositati ai loro piedi. In questa terra si producono vini dal sapore e profumi inconfondibili.

Sosta nella sorprendente Pordenone

Lasciamo l’autostrada  A4 all’altezza di Portogruaro e seguendo l’A28 raggiungiamo Pordenone, città distesa nella parte occidentale della pianura friulana. Non traggano in inganno la vasta e moderna periferia e l’insistente zona industriale, poiché il centro storico conserva l’antica struttura urbanistica (anche di stampo veneziano) e testimonianze  artistiche  rilevanti. 
 

Tra Piazza Cavour, Corso Vittorio Emanuele e nelle viuzze adiacenti, è un susseguirsi di edifici rinascimentali e barocchi, chiese romaniche (tra queste il Duomo di San Marco) e un suggestivo alternarsi di portici, facciate affrescate e scorci veneziani. E non mancano, per corroborare la passeggiata, negozi eleganti, accoglienti caffè e invitanti ristoranti (tra questi, “Al Gallo” in via San Marco) si susseguono all’ombra dei portici. 


Intorno merita perdersi nel reticolo di pittoreschi vicoli ammirando palazzi affrescati. Simbolo del centro storico è il Palazzo del Comune (fu il simbolo del potere della Serenissima), dall’architettura gotica, originale ed elegante. A rendere pittoresco il centro città contribuiscono il fiume Noncello e il suo parco fluviale, ricamato da numerosi percorsi pedonali e ciclabili. Piacevole è la passeggiata che, attraversato il ponte Adamo ed Eva porta alla chiesa della Santissima, ricca di contenuti artistici.
 

La “puszta” friulana

Salutata  Pordenone ci spingiamo leggermente verso nord, destinazione Vivaro (passando per Sedrano e S.Foca), percorrendo strade secondarie che fendono una campagna pingue  e ben coltivata (anche a vigneti), ricca di corsi d’acqua e orlata da una cortina di colline sovrastate dalle prime cime delle Prealpi Friulane.
 

I “Magredi” che ricordano le steppe magiare è un  sito d’importanza comunitaria, lasciano senza parole. Bisogna però immergersi in questo paesaggio immobile e fuori dal tempo, magari a bordo di un calesse partendo del vicino “Agri-resort “Gelindo dei Magredi”. Una parte di questo territorio “magro” è stata coltivata grazie a moderne tecniche d’irrigazione ed è in questo contesto agreste che sorge questo peculiare e sorprendente agriturismo, dove non manca nulla e nulla è lasciato al caso. 


Agri-resort Gelindo dei Magredi

Forse non fu un caso che il “magiaro” Gelindo (antenato della famiglia Trevisanutto di Vivaro),  una volta giunto in Friuli, si stabilisse nella zona dei “Magredi” che gli ricordavano  le sterminate steppe del paese natio. Negli anni 70, in questo territorio magico, i fratelli Trevisanutto hanno creato un’azienda agricola che in seguito hanno trasformato in un country resort e agricampeggio.
 
 
In questa poliedrica struttura, unica nel suo genere, non manca nulla e nulla è lasciato al caso. Ci sono stanze d’hotel di charme, graziosi appartamentini e un accogliente ristorante con più sale dove si gustano piatti tipici stagionali. La struttura ospita una piscina all’aperto, una fattoria con tutti i suoi “abitanti”, una scuderia e un maneggio. Non mancano le coltivazioni biologiche e la vendita di prodotti di produzione propria.
 

Lo staff di Gelindo dei Magredi organizza gite con calesse, gite a cavallo e in bicicletta.
 
 

C’è persino un museo contadino e tra le varie attività si organizzano iniziative educative e laboratori dedicati ai bambini (come la preparazione del pane, della polenta oppure imparare l’arte del mosaico – Splimbergo, la città del mosaico è a pochi chilometri).

L’area riservata al campeggio da Gelindo è una chicca bucolica immersa nella natura: le piazzole attrezzate sono sormontate da alti pergolati d’uva fragola. Ai margini di un laghetto sono presenti i servizi igienici e le docce, sistemati in un grazioso edificio con porticato e con disponibilità di cucina e barbecue. 


Da visitare nelle vicinanze:

Maniago: la capitale dei coltelli

Piancavallo: ampio e soleggiato altopiano a nord di Pordenone, una meta ideale per gli amanti dello sport e delle attività all'aria aperta.


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