E’
tempo di primavera e il Parco Giardino
Sigurtà a Valeggio sul Mincio e i
Giardini di Castel Trauttmansdorf a Merano, si vestono a festa con i loro
colori, profumi e paesaggi incantevoli. Nonostante il periodo pandemico questi parchi sono aperti
Il paese di Valeggio sul Mincio, dominato dal Castello Scaligero, si appoggia alle verdeggianti colline moreniche punteggiate di vigneti, boschi di querce e antichi casolari. Garda. La valle del Mincio attraversa il territorio di Valeggio disegnando un incantevole angolo verde percorso da sentieri e piste ciclabili che arrivano fino al Lago di Garda.
In un itinerario valeggiano non può certo mancare una visita allo splendido Parco Giardino Sigurtà, cinquanta ettari di fiori, alberi e immense e verdi spianate dominanti la valle del Mincio.
Le
origini di questa spettacolare oasi risalgono al 1617 come tenuta della neoclassica
Villa Maffei, che nel 1859 ospitò il quartier generale dell’imperatore Francesco Giuseppe e , in seguito,
anche di Napoleone III. Durante il
Novecento ospitò illustri premi Nobel, tra i quali Sabin, Fleming e Lorenz.
Il Parco Giardino, disegnato dal Conte Carlo Giuseppe Sigurtà, con le
cinque grandi fioriture (tulipani, iris, rose, ninfee e aster), i grandi
tappeti erbosi, i 18 laghetti con pesci tropicali e le magnifiche sculture di
bosso (sono 40.000) regala emozioni ad ogni passo.
L’oasi si può visitare anche
in bicicletta, con le golf-cart a
noleggio o con il trenino. A disposizione dei visitatori ci sono quattro punti
ristoro attrezzati anche per il pic-nic. Dai punti più panoramici si ammira il
Mincio che nei paraggi è attraversato dal colossale Ponte
Visconteo e lì vicino c'è il pittoresco villaggio dei mulini di Borghetto
(tra i Borghi più belli d’Italia).
GIARDINI DI CASTEL TRAUTTMANSDORFF
La
magnifica conca di Merano,
per la sua posizione strategica, pullula di rocche e castelli medioevali: tra
questi Castel Trauttmansdorf che nel
1870 ospitò l’imperatrice Elisabetta
(Sissi) con le sue figlie Gisela e Marie Valerie. La storia del castello
risale al 1300 ma la struttura attuale, ingentilita da tratti neogotici, è
dovuta all’opera di ricostruzione voluta nel 1846 dal conte Joseph Trauttmansdorf.
Per il visitatore, l’attrazione non è solo lo scenografico castello ma anche l’incredibile universo botanico che lo circonda. Sono i Giardini di Sissi che occupano ad anfiteatro dodici ettari che degradano verso la valle dell’Adige. Una full immersion nel dilagare di colori e profumi mediterranei ed esotici (300.000 bulbi, tra peonie, rododendri, tulipani e ciliegi) , trasforma la visita in una sublime esperienza sensoriale e visiva.
Nella
quattro aree tematiche dei Giardini
di Castel Trauttmansdorff, si susseguono sentieri e scalette che
s’insinuano tra mille e più varietà di fiori, tra piante di ogni tipo e
provenienza, tra deliziosi giardini ora acquatici ora terrazzati. Non mancano i
punti panoramici, come la grande voliera o la piattaforma (progettata da Matteo
Thun) a forma di cannocchiale, arditamente sospesa sulla valle dell’Adige. Il
laghetto delle ninfee, dove si riflette la gialla facciata del castello, é uno
splendido anfiteatro botanico, scenario naturale per i concerti del “World Music Festival”, dove ogni estate si esibiscono
musicisti e cantanti nazionali ed internazionali.
Da non perdere è la straordinaria passeggiata sensoriale “Baci aromatici”
tra spezie e seducenti fragranze, che costituiscono il leitmotif della stagione. Proposta affascinante da non perdere assolutamente è
l’ormai collaudata "Colazione da Sissi" nell’omonima terrazza
dedicata all’imperatrice d’Austria, dove nelle domeniche di giugno e nella
prima domenica di luglio, gli ospiti potranno gustare un delizioso brunch nello
scenario del parco, allietati con musica dal vivo.
Da non perdere
Ad attendere
gli ospiti nelle sale del Castello, il“Touriseum”, primo museo
dell’arco alpino dedicato alla storia del fenomeno turistico, che quest’anno
festeggia il 15° anniversario. La sua mostra temporanea, intitolata “Sui passi, pronti, via!” sarà dedicata
al fascino di otto famosi passi altoatesini.
Il museo si
compone di venti sale dove viene raccontata (anche con sistemi multimediali) la
storia del turismo altoatesino e quella di Sissi (sono visitabili alcune
stanze)
E
dopo aver contemplato le delizie per gli occhi, vale la pena fare una pausa al
ristorante Schlossgarten per
gustare le delizie del palato.
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