All’ombra della “bianca, brulla, erma rupe”, come la descriveva il
Carducci, il Centro Turistico Andare a Canossa, in questo weekend, propone
imperdibili iniziative ricche di sorprese e di misteri dal sapore esoterico.
Non mancheranno i momenti gastronomici.
Sabato 22 agosto
Giunta la sera va in scena il viaggio dei pellegrini alla scoperta del
labirinto, di una Matilde e di una protuberanza rocciosa avvolta dal
mistero. Il peculiare viaggio inizia sotto la Rupe di Canossa, nel versante nord sconosciuto ai più, 70 metri in
verticale di roccia, e quasi magicamente “l’orrido” prende luce. Qua e là una
trentina di punti si illuminano e rilanciano la magnificenza della bianca Rupe
cantata da Donizione, palpitante,
viva. Sono gli “occhi di Matilde”,
dice la guida, che ancora oggi, dopo mille anni, protegge il suo castello più
prestigioso, quello che ha dato il nome al nobile casato dei Canossa e che ha visto il potente
imperatore Arrigo (Enrico IV),
penitente tre giorni sulla neve.
I labirinti
religiosi nel Medioevo
Ma il
viaggio nella notte prosegue: più avanti si entra nel bosco dei melograni (ne
sono stati piantati almeno cento) e al centro, maestoso, si presenta il
labirinto “Cuore di Matilde”. Sono sette spirali in un percorso singolare che
porta al centro, in una sorta di Gerusalemme celeste, come al tempo dei
pellegrini.
Nel Medioevo infatti, il bravo cristiano,
almeno una volta nella vita, doveva fare un pellegrinaggio a Roma o a Santiago oppure a Gerusalemme.
Tuttavia, non tutti potevano, per varie
ragioni, effettuare questi lunghi viaggi.
Allora la chiesa, per venire incontro a chi aveva difficoltà, pensò a
costruire nei pavimenti di varie cattedrali, un labirinto, e se questo veniva percorso con
certe modalità (recitando il Padre Nostro, il Rosario…) era come fare il
pellegrinaggio.
Poi nel XV°
secolo questi “archetipi pagani” vennero tolti da tutte le chiese: oggi sono
presenti, e due cattedrali prestigiose, a Chartre in Francia e a Lucca nella
cattedrale di San Martino, peraltro fatta costruire da Matilde e da sua madre Beatrice.
Questa chiesa ancora oggi presenta sul portale di ingresso uno splendido
bassorilievo di labirinto, con al centro le figure del Minotauro e di Teseo. Il
labirinto veniva percorso col dito.
Il labirinto
“cuore di Matilde”
Per tutte
queste motivazioni, il Centro turistico
“Andare a Canossa”, nell’intento di simulare la vita e l’esperienza
suggestiva dell’uomo medievale, ha realizzato in maniera semplice, ma efficace,
proprio sotto la Rupe di Canossa, un labirinto che si percorre con mille passi,
in rigoroso silenzio, nel buio, quasi come una meditazione in movimento.
L’esperienza è unica e avvincente e sta
incontrando grande successo perché assicura originalità e forti emozioni in un
contesto storico – ambientale unico.
La serata
comincia alle ore 20.00 con
aperitivo sul belvedere e con la narrazione della storia di Canossa e di Matilde. Poi si cena all’aperto a lume di candela, con
prodotti tipici e si raccontano miti, storie, leggende. Come le cento chiese,
l’anello di Orwal, gli Artigli del Diavolo, la fonte Branciana... Il tutto
mentre cala il sole in un tramonto languido e scintillante di bagliori rossi
dietro le quinte teatrali delle montagne. Poi, tutti con la torcia accesa, si
parte per il viaggio iniziatico nel buio, sulla scia dei pellegrini.
Il luogo è quanto mai evocativo e conviene
prenotare perché al massimo si prendono 25 adulti e bambini. Si replica ogni
sabato sera fino a fine settembre e anche questo sabato si ripete la magia. Per
gruppi di almeno 15 amici, è possibile farlo anche durante la settimana.
Domenica 23
agosto
Alle ore 18.00 è attesa per la presentazione
del libro gioco "Il Codice
Matildico" di Alberto Bazzani,
gioco di ricerca storico interattivo che farà scoprire le bellezze dei luoghi
matildici. E’ previsto un intrattenimento musicale con strumenti medioevali e
abiti in costume. Al termine per chi vuole, apericena con prodotti tipici
presso il Centro Turistico Andare a
Canossa.
Per info e
prenotazioni Centro turistico Andare a Canossa cell. 333/4419407 e pagina Facebook andare a canossa.
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