La Provenza è come un insieme di magiche scatole cinesi: quando se ne apre una se ne scopre un’altra. L’abbiamo fatto con diversi viaggi, qua e là e su e giù per la regione. Valensole è una di queste scatole che abbiamo aperto con un viaggio stupefacente: dalle montagne del Mercantour al Canyon del Verdon, passando per affascinati villaggi.
Fino a Barcellonette
Il Colle della Maddalena è sinonimo dell’armonia e della bellezza della montagna; qui la sosta notturna all’insegna della pace assoluta e svegliarsi il mattino seguente al fischio delle marmotte, è il corroborante incipit di questo viaggio.
Dal Colle della Maddalena la D900 scende nella selvaggia e incontaminata Valle d’Ubaye, dominata da cime che superano i 3000 metri del Parco Nazionale del Mercantour. La discesa in territorio francese è tranquilla e piacevole fino al villaggio di Meyronnes, poi la valle si restringe e la pendenza aumenta (diverse le digressioni per località di vacanza estive ed invernali). Tra le deviazioni, molto interessante e panoramica è quella che porta al Col de Vars (strada che abbiamo percorso anni prima).
Poco oltre questo bivio la D900 placa la sua discesa nella scenografica conca che accoglie Barcellonette. La sosta in questa piacevole e singolare cittadina è d’obbligo. Il variopinto centro storico gravita attorno all'animata Piazza Manuel.
Barcellonette, piazza Manuel |
Molto pittoresco e animato è il mercato (mercoledì e sabato) che propone le tipiche primizie della zona. Ma la singolarità di Barcelonette è lo stile architettonico tipicamente messicano delle ville di Avenue de la Liberation, edificate tra il 1880 e il 1930 da famiglie che avevano fatto fortuna in Messico.
Barcellonette: Camping Le Plan – Camping Le Tampico
Da Barcellonette al Col
d’Allos (2.250 m) e a Colmars-les-Alpes
Il tracciato stradale della D908 è un mix di terrore e stupore per chi lo percorrere in camper (figuriamoci con 2 motorhome come nel nostro caso). E’ un pertugio che s’avvita tra pareti di roccia incombenti da una parte e strapiombi da brivido dall’altra.
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la D908 verso il Col d'Allos |
E rari sono gli slarghi per facilitare chi procede nell’altro senso. Raggiunto il colle (più volte valicato dal Tour de France) sosta d’obbligo per far riposare i motori e per godere di aria frizzante ammirando un panorama strepitoso.
I primi sei chilometri di discesa nell’alta Valle del Verdon sono da brivido con un susseguirsi di strettoie e curve, ma il panorama è ancor più maestoso. Dopo Allos, stazione turistica molto frequentata, la strada si allarga accompagnata dalle acque tumultuose del fiume Verdon.
Ci siamo fermati a Colmars-les-Alpes, una delle più belle città fortificate di Francia. Le fortezze, risalenti al XIV secolo e disegnate da Vauban sono il Forte di Savoia e il Fort de France, entrambi visitabili. Oltre le mura di cinta va in scena il borgo antico con le sue stradine e le case perfettamente conservate.
scorcio del centro storico di Colmars |
La fortezza di Colmars disegnata da Vauban |
Colmars-les-Alpes: sosta camper in Chemin
de la Cascade
Presi per le “gole”
Da Colmars, il rilassante tracciato della D908 che costeggia il Verdon e il bellissimo Lago di Castillon, ci ha portato a Castellane dove inizia la Route des Gorges.
Dopo quello del Colorado, che è il primo al mondo, c’è il Canyon del Verdon.
Subito dopo il pittoresco villaggio di Castellane, si dipartono due strade panoramiche che percorrono la “Rive Droite” e la “Rive Gauche” del Canyon: la prima è la D952 che da Castellane arriva a Moustier-Sainte-Marie; il secondo è un percorso più complicato che coinvolge in successione la D90, la D955 e la spettacolare D71. In entrambi i casi i belvedere (in alcuni casi raggiungibili a piedi) dispiegano vedute mozzafiato, come quella dal Point Sublime, sulla D952.
E’ il percorso che abbiamo scelto passando per La Palud-sur-Verdon (1000 m slm), borgo grazioso e solitario, punto di partenza di molte escursioni. Il tragitto di 20 km da La Palud al fruibilissimo lago di Sainte-Croix l’abbiamo percorso due volte in entrambi i sensi per scattare foto del canyon da diverse prospettive.
I percorsi e i punti panoramici del Verdon sono descritti QUI
La Palud-sur- Verdon: camping Municipal – le Grand Canyon
Villaggi da “coupe de coeur”
Una manciata di chilometri separa il lago di Sainte-Croix dal borgo più interessante della zona. E’ Moustiers-Sainte-Marie il cui nucleo storico è abbarbicato su una collina cui fanno da sfondo rocce strapiombanti.
Per le vie del borgo tra abitazioni di pietra, scalinate e archi, si trovano i laboratori degli artigiani della ceramica e le botteghe di prodotti alimentari. Imperdibile la passeggiata fino solitaria chiesetta di Notre Dame de Beauvoir. Il panorama sull’abitato di Moustiers, dominato dal campanile della chiesa madre, è da incorniciare.
Moustiers: Aire-Camping-Car-Park, Chemin de Quinson -
A quindici chilometri da Moustiers sulla strada per il Plateu di Valensole, ecco Riez, qualificato come “village de caractere”, secondo la suggestiva denominazione francese. Il centro storico del villaggio è permeato di atmosfera antica: passeggiando si ammirano colonne romane (la zona era attraversata dalla Via Domitia), bastioni medioevali, passaggi coperti, viuzze, case antiche e all’ombra dei platani lavatoi e fontane scenografiche.
Valensole: magica tavolozza
Se le motivazioni paesaggistiche del Verdon giustificano e valgono il viaggio nell’Haute Provence, le distese violette di lavanda e quelle gialle dei girasoli del Plateau di Valensole, ne rappresentano la degna e profumata conclusione.
Valensole è diventato nel tempo un’icona dell’art de vivre alla francese per i viaggiatori di tutto il mondo.
Qui le distese di lavanda e girasoli ondeggiano fino all’orizzonte e sono una delizia per gli occhi e per l’olfatto. Attratti dalle intense tonalità dei colori i turisti, attraverso percorsi agresti, entrano nei campi per cimentarsi estasiati in safari fotografici e in memorabili selfie in questo paesaggio alla Van Gogh. L’altopiano è un autentico e meraviglioso set.
Magia e suggestione della lavanda, che cela un lungo lavoro di preparazione. Occorre più di un quintale di fiori e gambi per ottenere un chilogrammo di essenza. Per saperne di più sull’arte della distillazione abbiamo visitato la distilleria Angelvin.
Valensole: Camping
les-lavandes
Abbiamo visitato anche Valensole, il villaggio della lavanda piccolo e pittoresco. Edificato su una collina attorno alla Torre dell’Orologio e alla chiesa di Saint Blase. Il villaggio è un tripudio di colori: l’intonaco dorato delle case, le tinte delle vetrine delle botteghe, le sfumature dei tanti prodotti (immancabili i sacchetti di lavanda) e dei souvenir.
Il ritorno
Il
“vero viaggio è il ritorno”: ma chissà perché, quando lo descrivo perdo la
meraviglia dell’andata e mi esercito nella sintesi.
Dall’altopiano
di Valensole siamo passati nella Valle della Durance (per la D15 e la D4 – per
evitare l’autoroute). Sisteron è accarezzato dal fiume Durance, ha come sfondo
le Rocher de la Baume, possiede una scenografica cittadella e un centro storico
pittoresco.
Sisteron: Camping Prés Haute
Da Sisteron abbiamo seguito il corso della Durance fino al bellissimo Lago di Serre-Poncon, costeggiandone la “rive droite”. Questo bacino artificiale, cinto dai monti e veramente suggestivo e ben attrezzato.
Belvedere sul Lac de Serre Poncon |
Attraversato il ponte di Savines-le-Lac abbiamo raggiunto Briancon (meritevole di visita), risalendo l’alta valle della Durance e poi il Colle del Monginevro, uno dei passi più belli tra Italia e Francia.
La fortezza delle Salettes a Briancon |
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