martedì 27 febbraio 2024

Manuel Feller, dominatore dello slalom di Palisades Tahoe


A Palisades Tahoe (Olympic Valley) trionfo di Feller: secondo Noel, terzo Strasser. Grande rimonta nella seconda manche di Vinatzer che finisce sesto.


Palisades Tahoe
è una famosa stazione sciistica californiana situata nella Olympic Valley (giochi olimpici del 1960) tra i rilievi della Sierra Nevada. In realtà era conosciuta come “Squaw Valley”, poi nel 2021 cambiò nome a causa delle caratteristiche dispregiative della parola “squaw”.

 A 7 miglia da Palisades Tahoe si distende il grande e magnifico Lago Tahoe. Da queste parti ci siamo passati in camper nel 1986, provenienti da San Francisco (distante 200 miglia) e diretti a Reno (città ricca di storia e fascino), in Nevada, per andare alla scoperta dei luoghi legati al Far West, come nella vicina Carson City).


 Palisades Tahoe è il più grande complesso sciistico della California, noto per le numerose piste servite da moderni impianti (tra questi la funivia Squaw Valley Tramway e il funitel ) che attirano 600.000 sciatori all’anno. Tra i monti circostanti c’è il Granite Chief che sfiora i 3000 metri.


Slalom 2024 di Coppa del Mondo a Palisades Tahoe

Ventiquattro ore dopo lo slalom gigante, vinto per la decima volta dallo svizzero (forse non è svizzero, ma di origini aliene) Odermatt, sulle nevi californiane è andato in scena l’ottavo slalom tra i paletti stretti.

Domenica 25 febbraio giornata splendida in quel di Palisades Tahoe, tanto sole neve ottima sulla pista  “Red Dog” e grande folla sulle tribune.


Strasser, signoreggia nella prima manche

Nella prima manche, disegnata dai tecnici svizzeri, c’è stato il dominio assoluto di Linus Strasser. L’imprendibile tedesco ha bruciato le ambizioni di Noel e Feller. Distanti dai primi gli svizzeri e i norvegesi: Steen Olsen addirittura non si è qualificato per la seconda manche.

Linus Strasser

 Ottimo il 7° posto di Tommaso Sala e Alex Vinatzer.  Si sono qualificati anche Gross e Kastlunger.

Stefano Gross

Giuliano Razzoli, reduce da problemi fisici e a corto di preparazione sugli sci, ci ha provato, ma il suo andamento è stato estremamente lento e impacciato. Non poteva dare di più il “vecchio” Razzo che ha accumulato un ritardo di 4″59.

Razzoli al cancelletto

 Seconda manche: un’altra storia

La difficile e molto tecnica tracciatura croata della pista, ha movimentato l’andamento della seconda manche. Cinque protagonisti non l’hanno portata a termine (tra questi lo svizzero Yule) e altri cinque hanno chiuso a quasi 2 secondi di distacco da Manuel Feller, che nella seconda manche aveva inserito il turbo.


 La seconda manche dell’austriaco è stata un capolavoro, a conferma del suo stato di forma. Feller si è aggiudicato quattro slalom di Coppa del Mondo (uno in meno di Hirscher) in una stagione e ha già una mano sulla coppa di specialità.

Sulla “Red Dog” di Palisades Tahoe, nulla hanno potuto Noel (secondo) e Strasser (terzo), altro candidato alla coppa di specialità ma che non è riuscito a contrastare la prova di Feller.

Clement Noel

Hanno deluso ancora una volta per Kristoffersen (8°) che in slalom non vince più, e  Meillard. Il norvegese McGrath, nonostante una grande rimonta che gli ha fatto guadagnare il 12esimo posto, non è più performante come prima.

 Vinatzer s’è desto

 Finalmente Vinatzer! Sulla pista californiana Alex ha sfoderato  la sua classe. Dopo una prima manche così, così, nella seconda ha trovato il giusto ritmo e potenza recuperando ben 10 posizioni, centrando uno splendido sesto posto. Sorridente il gardenese e soddisfatto della sua prova che sicuramente è un’iniezione di fiducia.


 Delusione per la prova Tommaso Sala, che con una serie di errori  ha perso ben 16 posizioni (era settimo nella prima manche) chiudendo al 23esimo.

Buona la prova di Stefano Gross, che nella seconda manche  si è dato un gran daffare recuperando 7 posizioni. Qualche errore gli ha fatto perdere velocità e si è dovuto accontentare del 19esimo posto

Gara da dimenticare invece per Tobias Kastlunger che ha abbandonato per un imperdonabile errore sulla tripla.

“Razzo non c’è…”

Per Giuliano Razzoli questa stagione sciistica è stata deludente, compromessa dalla cattive condizioni fisiche. Ha speso molto tempo e sforzi per rigenerarsi, ma il dolore alla schiena lo inchioda: eppure stringe i denti e ci prova scendere in pista.

Nelle poche gare disputate, tuttavia, non è riuscito a qualificarsi per le seconde manche e anche nello slalom di Palisades Tahoe si è visto un Razzoli in difficoltà.


 Il campione olimpico a Vancouver 2010, alla soglia dei 40 anni, non ci sta: lo sci, fin dal lontano 2006, è stato il suo pane (il suo delizioso aceto balsamico lo cura a Razzolo) vuol chiudere la sua altalenante ma splendida carriera, con una prova che lo tenga a contatto con l’elite del circo bianco.

Per testare il suo stato fisico Giuliano Razzoli ha a disposizione due gare: ad Aspen, in Colorado (domenica 3 marzo) e a Kranjska Gora, in Slovenia (domenica 10 marzo), dove ci sarà il suo affezionato fan club che arriverà in pullman da Villaminozzo.




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