Un viaggio a Baratti e Populonia è un’esperienza unica, tra paesaggi marini mozzafiato e antiche rovine etrusche. Andarci in inverno, quando la calca estiva è un lontano ricordo, l’esperienza si tramuta in pura poesia, lasciando un’impronta indelebile nei ricordi.
Se in estate il turismo mordi e fuggi assalta il fragile territorio del Golfo di Baratti (parcheggi sold out, spiaggia e pineta affollate, necropoli invase e la rocca di Populonia assediata), in inverno la musica cambia. Cala il silenzio, un silenzio “eterno” che sembra evocare antiche presenze etrusche. Silenzio e pace che abbiamo trovato anche all’agricampeggio “Podere etrusco”, meravigliosamente affacciato sul Golfo di Baratti.
Il golfo degli Etruschi
Il Golfo di Baratti, situato lungo la pittoresca Costa degli Etruschi, è una gemma nascosta che incanta i visitatori con la sua combinazione di bellezze naturali e storiche. Questa baia, dalla forma semicircolare, incorniciata da colline verdi e bagnata dalle acque cristalline del Mar Tirreno, è un luogo ricco di fascino e interesse naturalistico e storico.
Tutt’intorno si snoda un reticolo di sentieri che s’intrufolano
nella fitta vegetazione mediterranea e a volte offrono scorci che non hanno
eguali sulla costa e sulle isole dell’Arcipelago
Toscano.
Storia Antica e
Archeologia
Ma a rendere davvero straordinario il Golfo di Baratti è il suo importante patrimonio storico costituito dal Parco Archeologico di Baratti e Populonia.
“Pupluna”,
antica e popolosa città etrusca (l’unica costruita sulla costa), era famosa per
la sua attività metallurgica, in particolare per la produzione di ferro.
Il Parco archeologico è articolato in due aree di visita: Baratti (necropoli: celebre quella di San Cerbone) e Populonia, che domina il golfo (acropoli: mura etrusche e diverse tombe a tumulo). Entrambi i siti danno la possibilità di esplorare emergenze archeologiche uniche e ammirare reperti e manufatti che testimoniano la ricchezza culturale e commerciale etrusca di questa zona.
Sinfonia di bellezze
La pineta di Baratti è un incanto. Nel nostro approccio invernale abbiamo camminato, senza incontrare nessuno, in una sorta di atelier naturale, popolato di eleganti e odorosi pini, spesso dalle forme contorte. Siamo poi passati sulla spiaggia deserta avvolta nella sua magia e passo dopo passo, soli soletti, abbiamo ammirato il mare increspato e la bellezza del golfo. La pace e l’armonia sembravano trasudare da ogni granello di sabbia, da ogni residuo della lavorazione del ferro. A fare da contorno, dalla parte opposta alla strada, le tombe etrusche e in alto sulla collina il suggestivo borgo di Populonia.
La passeggiata è continuata sul sentiero lungomare, passando dalla cappella di San Cerbone e continuando fino al porticciolo di Baratti e alla zona del Baratti Diving.
Dopo l’ultimo
parcheggio, l’accesso a Baratti è consentito solo a mezzi con larghezza di 2
metri. Quindi niente camper. Siamo saliti a Populonia a piedi, salendo per la
strada imersa in un bosco di lecci che ancora nasconde le tracce della città
etrusca
Il borgo di Populonia è una meraviglia
La star del borgo è la Rocca degli Appiani (XV secolo) costruita come parte del sistema difensivo della Repubblica di Pisa, e la si ammira ancora integra e scenografica unitamente alle mura di cinta del borgo. Si accede al cuore di Populonia (inserito nella lista dei Borghi più Belli d’Italia) attraversando una porta medioevale che immette sulla pittoresca via principale. Qui si affacciano case antiche e sobrie, botteghe di souvenir che conferiscono al borgo un’atmosfera davvero suggestiva.
Nel borgo c’è anche un piccolo e interessante museo (Museo Etrusco di Populonia), che raccoglie i reperti archeologici della collezione privata Gasparri.
In fondo alla strada principale di Populonia c’è una
piazzetta che accoglie la piccola chiesa di Santa Croce risalente al XIII
secolo.
A Populonia una sosta culinaria va fatta alla “Taverna di Populonia” (tel 0565 29541) con ampio giardino e servizio ai tavoli, piatti caldi e freddi tipici toscani, con degustazione di vini. Aperto tutto l’anno; da novembre a febbraio solo sabato e domenica.
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