Tra i borghi più suggestivi della montagna reggiana c’è sicuramente Cecciola, un piccolo gioiello sconosciuto ai più, ma che vale la pena scoprire e visitare. Noi ci siamo tornati dopo molti anni con un itinerario ricco di sorprese lungo le valli dell’Enza, della Lonza e dei Cavalieri.
Sempre più, in questo persistente periodo di emergenza sanitaria, “mettiamo il naso fuori casa” per visitare l’Italia in lungo e in largo, alla scoperta di mille realtà, spesso situate appena fuori dalle mete più note. E’ la rivincita della cosiddetta Italia minore che in realtà minore non è.
Il borgo di Cecciola è una di queste realtà, una piccola perla incastonata nell’alta Valle dell’Enza (l’antica “Valle dei Cavalieri”), a ridosso dell’Alpe di Succiso (2.016 m), considerato l’angolo più suggestivo e integro del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.
Partendo da San Polo d’Enza (22 km da Reggio Emilia), percorriamo la Sp513 che fiancheggia la riva dx del fiume Enza. La valle attraversata declina paesaggi di grande interesse ambientale, paesaggistico e storico; strada facendo sono diversi i motivi per compiere interessanti deviazioni. Da Ciano d’Enza(fraz del comune di Canossa), per esempio, si sale al castello di Rossena e poi agli affascinanti ruderi di Canossa. Da Cerezzola, piccolo borgo che presenta pregevoli elementi di architettura rurale, si devia per il magnifico altopiano di Trinità per poi riscendere in valle e riprendere la Sp513.
Superato il paese di Vetto d’Enza, si devia per la SP57 che risale la bucolica e poco conosciuta valle della Lonza, che dispiega amene vedute sul Monte Ventasso (1.727 m) e fugaci scorci sulla Pietra di Bismantova. La valle della Lonza ospita due borghi che meritano di essere visitati: Gottano di Sopra e Gazzolo.
Gazzolo |
Gottano |
La Valle dei Cavalieri
Ripresa la direttrice principale arriviamo a Ramiseto (frazione del comune di Ventasso), punto di partenza per raggiungere le zone occupate dall’incantevole lago Calamone (escursioni in estate e sci alpino in inverno) e dal suggestivo altopiano di Pratizzano (trekking in estate e sci di fondo e ciaspole in inverno).
lago Calamone |
Da Ramiseto, la carrozzabile diretta al Passo del Lagastrello (1.198 m), serpeggia attraverso il rasserenante paesaggio dell’alta valle dell’Enza, spartiacque tra la provincia reggiana e quella parmense. Questo territorio è chiamato anche “valle dei Cavalieri”, un tempo consorteria di paesi soggetta al dominio di Parma. In questo singolare angolo dell’Appennino (sul versante reggiano), fanno parte di quella comunità i borghi di Castagneto, Cecciola, Miscoso e Succiso, tutti accomunati da una peculiare architettura.
Cecciola, il borgo delle castagne
Fino all’alba degli anni 2000, lo spopolamento del paese sembrava essere irreversibile e l’incuria e il degrado erano ben visibili sulle antiche abitazioni. Ma la gente di montagna è tosta e così i pochi abitanti rimasti, si sono impegnati nel recupero delle antiche strutture abitative del borgo.
In particolare, grazie anche a interventi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, si è provveduto al recupero di edifici da adibire all’accoglienza e alle attività di animazione e promozione turistica, che sono gestite dal Centro turistico rurale. E’ stato anche allestito un negozio ( https://www.agriappennino.it ) che vende, a partire dai prodotti ricavati dalle castagne, prelibatezze tipiche locali, e ha a disposizione materiale informativo a scopo turistico.
Il borgo di Cecciola è da sempre legato al mondo delle castagne, che svolgeva un ruolo importante per il sostentamento e l’economia degli abitanti. I castagneti venivano curati come giardini e i “metati” (strutture per l’essicazione) erano parte integrante dell’abitazione. Una di queste peculiari strutture è stata ristrutturata e tra ottobre e novembre viene messa in funzione e l’aroma delle castagne si diffonde nel borgo.
Per le vie del borgo
Osservate dalla strada provinciale, le case di Cecciola sembrano abbracciate l’una all’altra; era una caratteristica dei borghi montani avere le abitazioni, una vicina all’altra, collegate da portici e sottopassi per difendersi dagli agenti atmosferici.
A Cecciola, niente bar, ristoranti e vetrine di negozi: qui tutto è avvolto da un’atmosfera silenziosa sospesa nel tempo. Partendo da via Orti (la più vicina al parcheggio) si cammina per stretti viottoli, si attraversano archi e sottopassi che, in alcuni casi, incorniciano il crinale dell’Alpe di Succiso.
Cecciola è un punto di riferimento importante per gli appassionati di escursionismo. Da qui, infatti partono diversi itinerari che puntano al cuore della valle, ricca di faggete e castagneti, e verso le alte terre (partendo da Succiso Nuovo) dell’Alpe di Succiso, un magnifico e autentico wilderness.
Mangiare (bene) nei dintorni di Cecciola
Lugolo (4,7 km da Cecciola provenendo da Ramiseto):
Bar Trattoria
Andrella
Miscoso (4,7 km da Cecciola) Via della
Pianella: Ristorante la Montanara
(tel 0522 892103 – ci si può fermare anche in camper
Succiso Nuovo (5,2 km da Cecciola): Agriturismo Valle dei Cavalieri - Cooperativa di Comunità – cucina ottima e pecorino prodotto dall’azienda - L’agriturismo è anche punto informativo del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano - possibilità di sosta camper
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