domenica 30 giugno 2013

Triassic land


 I SEGRETI E IL FASCINO PRIMORDIALE DI UN ANGOLO POCO CONOSCIUTO DELL’APPENNINO REGGIANO DA SCOPRIRE E ASSAPORARE CON UN APPROCCIO LENTO COME SI CONVIENE A CHI VIAGGIA IN CAMPER.
Se, come affermava lo scrittore portoghese José Saramago, “il paesaggio è la cosa più abbondante che c’è”, ebbene, l’alta Valle del fiume Secchia, appartenente al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano ne rappresenta un magnifico esempio. 
La sagoma inconfondibile della Pietra di Bismantova, il profondo solco dei “Gessi Triassici”, la singolarità delle Fonti di Poiano, le strade che si perdono nella miriade di sfumature di verde, le rarità botaniche e geologiche, sono fra gli aspetti predominanti di questo territorio. 


Partendo da Reggio nell’Emilia (la “città del Tricolore”), annunciata al casello autostradale dalle spettacolari opere di Santiago Calatrava (il triplice ponte e la stazione Mediopadana dell’A.V.), la strada più breve e diretta di penetrazione nel territorio appenninico, è il contorto tracciato della vetusta statale 63.

 Tuttavia, grazie all’andamento slow del viaggiare in camper, i contorsionismi di questa strada sono un’invitante occasione per godere, da prospettive diverse, di panorami emozionanti. Tutto inizia all’uscita della galleria di “Marola” (una deviazione porta alla bella ed omonima abbazia) con la vista sul castello delle Carpinete (il preferito da Matilde di Canossa), sul maestoso anfiteatro appenninico e, poco prima di Felina, sull’inconfondibile profilo della Pietra di Bismantova

Castelnuovo ne’ Monti, la prima tappa, distesa in una verde conca all’ombra di tre verdeggianti colli, é la capitale incontrastata dell’Appennino Reggiano. Di origini antiche con il nome di Castrum Novum, il paesone conserva  un nucleo storico che mantiene intatta l’atmosfera di un tempo, regalando scorci pittoreschi su intime piazzette e strette viuzze, dove si trovano interessanti botteghe di prodotti tipici. 

Nel XVII secolo il paese veniva descritto come “il porto di mare tra i monti”, perché al locale mercato del lunedì confluivano i prodotti provenienti dalla vicina costa tirrenica, facilmente raggiungibile attraverso il Passo del Cerreto. Il monumento più significativo di
 di Castelnuovo ne’ Monti è la Pieve di Santa Maria, di origini romaniche che sorge su un’altura alla periferia orientale del paese.

 Camera con vista ai piedi del “Purgatorio”
La Pietra di Bismantova, arenaceo e tozzo monolite, ricordata da Dante Alighieri nella Divina Commedia (nel IV Canto del Purgatorio), si erge solitaria e imperiosa su boscosi colli e campi coltivati. Nei pressi dell’ospedale di Castelnuovo ne’ Monti (periferia est) si stacca una ripida strada (seguire poi la specifica deviazione) che in tre chilometri approda su un panoramico piazzale situato alla base della strapiombante parete sud della Pietra. Il parcheggio, base di partenza di varie escursioni, per il viaggiatore in camper si trasforma in una magnifica camera con vista. La sommità della montagna del Purgatorio (1047 m) é “espugnabile” attraverso un facile sentiero (15 minuti) che inizia nei pressi del minuscolo eremo benedettino (ora non in funzione) addossato alla falesia calcarea, oppure aggredendola con chiodi, fune e moschettoni per una delle cinquanta “vie” d’arrampicata libera (tra le più importanti del nord Italia). Il pianoro sommitale ( 1047 m), dove un tempo sorgeva un castello bizantino, é popolato da vaste zone prative intervallate da macchie boschive. Il panorama che si apre dall’alto sulle cime appenniniche e su quelle alpine, toglie il fiato. Gratificante per i panorami che offre è anche la strada che gira intorno al Monte da percorrere in bici o in camper.
Un tuffo nel triassico
Il tratto di strada (la provinciale 108) che, lasciata la Pietra, piomba nel profondo del “triassico” fendendo campi coltivati a foraggio (da queste parti si produce il miglior parmigiano reggiano della montagna), è stupendo. Al termine della discesa si arriva al ponte del Pianello che attraversa il fiume Secchia e qui, tra la macchia e il greto del fiume si raggiungono facilmente alcuni slarghi ideali per una sosta diurna a diretto contatto con la natura.
Dal punto di vista paesaggistico e geologico questo luogo è stupefacente. Il paesaggio fluviale, le strapiombanti pareti di gesso del Monte Rosso, del Monte Merlo e della Pianellina (dove non è raro rinvenire cristalli di quarzo nero), il verde dei boschi e l’arcuata sagoma del monte Ventasso che domina la scena, formano un unicum spettacolare. La zona dei Gessi Triassici con le sue rocce e le grotte carsiche, ha 200 milioni di anni di vita e rappresenta un’emergenza geologica pressoché unica nell’Italia settentrionale.
Dal ponte di Pianello, andando sulla sinistra orografica del Secchia (affluente di dx del Po) merita percorrere il “Sentiero dei gessi
triassici” che oltre alla bellezza bucolica del sito che attraversa, offre incontri ravvicinati (soprattutto in primavera) con rarità botaniche come la “ononis rotundifolia” e “l’artemisia lanata”.
Le Fonti Poiano

Sulla destra orografica del fiume Secchia, parte la pista carrozzabile di 6 chilometri che, fiancheggiando il corso del fiume, unisce il ponte del Pianello con quello di Gatta. Nei punti più panoramici del pianeggiante percorso, fruibile anche in bici, sono state allestite frequenti piazzole di sosta, con panche e tavole informative. In breve si raggiunge l’ombreggiato parcheggio delle Fonti di Poiano adiacente al bar ristoro dove si può effettuare anche la sosta notturna.
L’area occupata dalle risorgive termali di Poiano, parte integrante della zona dei “Gessi Triassici” e del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, è un luogo agreste ideale per momenti di relax e ricco di spunti d’interesse geologico-ambientale. Dalle viscere cavernose del boscoso e dirupato spartiacque tra il Secchia e il torrente Lucola, sgorga copiosa (600 litri al secondo)da cinque bocche l’acqua “salsa” ad alto contenuto di bicarbonato-solfato-cloruro di sodio, creando gorgoglianti ruscelli che in parte alimentano un suggestivo laghetto popolato di canneti. E’ un peccato che una simile preziosa risorsa non sia sfruttata per scopi
terapeutici. La zona delle sorgenti è attraversata da ponticelli e sentieri attrezzati ed è base di partenza del “sentiero dei partigiani” che sale sulla dorsale boscosa fino al solitario villaggio di Poiano.
Dopo le passeggiate e il relax non bisogna mancare la visita al Ristoro delle Fonti per gustare tortelli, gnocco fritto e salame, con le fette tagliate grosse. 
Se avete ancora qualche giorno a disposizione, il consiglio è di salire verso le “alte terre” (strada per Sologno, Minozzo, Villaminozzo e Febbio dove non è difficile incontrare il camper di Giuliano Razzoli, (medaglia d’oro di slalom a Vancouver 2010) dominate dall’alpe di Cusna (2121 m) dove altre magnifiche bellezze incalzano. Non rimane dunque che dirigere la prua del camper verso questa nuova “frontiera” dell’open air.


Soste
Nel territorio preso in considerazione non sono presenti aree di sosta attrezzate; tuttavia, non esistono problemi per la sosta libera. I comuni di Castelnuovo ne’ Monti e Villaminozzo e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, in virtù della consapevolezza che il camper rappresenti una grande occasione per lo sviluppo economico del territorio, stanno predisponendo progetti per la realizzazione di aree di sosta specifiche.
Situazione attuale:
Castelnuovo ne’ Monti: punto sosta nella zona sportiva (periferia est del paese) 
Pietra di Bismantova: punto sosta (anche notturno – no luglio e agosto) in piazzale Dante, a pagamento nei giorni festivi. Gessi Triassici: vari punti sosta a ridosso del greto del fiume Secchia. Le carrarecce d’accesso si trovano dopo il ponte, a destra, in direzione di Villaminozzo. Fonti di Poiano: punto sosta anche notturno nel parcheggio situato nei pressi del bar- ristoro “Le Fonti”(tel. 0522 802031 –cucina tipica reggiana)
Cooperativa agrituristica “Il Ginepro”( tel. 0522 611088 – www.ilginepro.coop ) collocata in un ambiente naturale di struggente bellezza in località  Ginepreto a 3 km dalla Pietra di Bismantova. Idilliaco punto sosta e cucina tipica reggiana – vendita prodotti tipici ed artigianato – passeggiate a cavallo –nordic walking
Camping: Cervarezza Terme, camping 4 stelle  “Le Fonti”, Via Santa Lucia,1 – tel. 0522 890126 – www.campinglefonti.com   apertura annuale – dotato di camper service. La struttura si trova a  11 km da Castelnuovo ne’Monti (16 dalla zona dei Gessi Triassici) lungo la SS63 in direzione Passo del Cerreto.
Alpe di Cusna: camping “Febbio 2000”, località Rescadore, tel. 0522 800323-apertura annuale. Dista 20 km dalle Fonti di Poiano e si raggiunge percorrendo la SP 9 per Villaminozzo e Alpe di Cusna.

 Informazioni utili:
IAT di Castelnuovo ne’ Monti, via Roma 33/c, tel. 0522 810430
L’Appennino reggiano in rete: www.appenninoreggiano.it

Eventi: a fine settembre a Castelnuovo ne’ Monti, Antica Fiera di San Michele
On the road in camper, una scelta di libertà.
Una ventina d’anni fa una prestigiosa rivista di turismo (quello classico) così definiva il camper: <<…. È il frutto di quella genialità umana che viene fuori di fronte alle necessità; è uno straordinario esempio di pragmatismo abitativo….. Pensare che una famiglia di 4 persone, magari anche con l’amico a quattro zampe al seguito, possa vivere in 12 metri quadrati o poco più, per due o più settimane, sembra difficile….>>.

Invece si può ed è anche bello. Andare “on the road” con il camper fa sì che tutto assuma un sapore diverso: quello della libertà, perché ogni giorno ci si può abbandonare all’emozione del viaggio, attirati per esempio, da una spiaggia solitaria, da panorami mozzafiato, dal patrimonio architettonico anche dei piccoli borghi o semplicemente da una festa di paese. L’importante è seguire la propria voglia di scoperta, assaporando il piacere di decidere anche all’ultimo momento di fermarsi, di allungare una tappa o di fare una deviazione. Le opportunità per godere di questo modo d’interpretare la vacanza sono molteplici ed appaganti per la famiglia (per i bambini viaggiare in camper è al tempo stesso divertimento e formazione), per i giovani e per le coppie.
Il camper (integrali, profilati, mansardati, van) è il sogno di molti, purtroppo non alla portata di tutti. L’alternativa, per sperimentare le straordinarie peculiarità dell’abitar viaggiando è il noleggio. Per le varie opportunità basta consultare il web. 


Hanno detto sul viaggiare in camper
Giuliano Razzoli (campione olimpico di slalom speciale a Vancouver 2010)
<< il camper, ovunque io vada in Europa, mi fa sentire come a casa assaporando un’atmosfera familiare che mi tranquillizza prima delle gare. Viaggiare in camper è un’esperienza bellissima. E poi, nell’intimo della dinette, gustare insieme agli amici e ai familiari i tortelli di mia mamma e il parmigiano reggiano; è fantastico.

Rheinold Messner (alpinista, esploratore, scrittore)
Intervistato dal sottoscritto, ad una domanda specifica ha così risposto: << Il camperista è un viaggiatore che si porta la casa dietro ed ha il vantaggio di non avere orari; va, e se gli piace e si può, si ferma.  E’ un turista con grande libertà che può vivere la cultura perché è più vicino a tutto rispetto a chi va in hotel o arriva con il treno e deve poi organizzarsi. Proprio per il camperista è appropriato il detto tibetano “kalipé”, che significa andare con passo lento, perché può viaggiare con tranquillità e senza stress. Il camper l’ho utilizzato una volta, ma non guidavo io. Un’esperienza interessante. Alla base di Castel Juval(una delle sedi dei Mountain Messner Museum) in Val Venosta il parcheggio è di mia proprietà e il camperista può sostare tranquillo.




sosta nel "triassico"
veduta di Castelnuovo ne' Monti
la pista dei Gessi Triassici
la porta d'ingresso al Parco Nazionale nei pressi delle Fonti


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