Lunedì
25 marzo a Castel Firmiano, Reinhold
Messner e la figlia Magdalena hanno presentato alla stampa la nuova mostra
temporanea “Vite e storie di montagna” e gli eventi che andranno in scena
nell’estate 2019 nelle suggestive location dei Messner Mountain Museum.
E’
dal 2006 che partecipo alla conferenza stampa annuale organizzata dagli MMM (Messner Mountain Museum), ma questa ha avuto uno
sviluppo speciale, quasi teatrale. L’incontro si è svolto nella suggestiva sala
che ospita la mostra temporanea 2019 che analizza il rapporto tra uomo e
montagna attraverso le peculiari e straordinarie opere del pittore Edward Harrison Compton, il grande
plastico con i 14 Ottomila di Wolfang
Pusch e le immagini digitali di grandi montagne realizzate dall’agenzia
spaziale tedesca Deutschen Zentrum fur
Luft und Raumfahrt.
LA CONFERENZA CHE NON TI ASPETTI
La
conferenza ha preso il via con l’apparizione dal soppalco che sovrasta la sala
espositiva, di Magdalena Messner,
figlia del grande alpinista. Magdalena non si “arrampica” ma ha preso il posto
del padre (impegnato a creare film e scrivere libri) nel dirigere i sei Messner Mountain Museum. “li sento miei, per quello che rappresentano,
la storia, la cultura, l’arte, la montagna” (un estratto da una mia
intervista).
Tornando
alla conferenza, Magdalena ha
argomentato le peculiarità e la filosofia della mostra temporanea e ha
presentato gli eventi estivi dei musei che introdurranno una novità, un mix: a Firmiano visita al museo e teatro,
mentre nel castello di Brunico (Museo Ripa) un incontro tra i
popoli delle montagne e la musica. Il tutto grazie al coinvolgimento di giovani
artisti. Magdalena ha infine annunciato una novità che riguarda il MMCorones (su Plan de Corones), la cui
visita (con lo stesso biglietto) è abbinata a quella del nuovissimo museo Lumen
dedicato alla fotografia: un’attrazione unica ed eccitante.
REINHOLD MESSNER
Dopo
Magdalena ecco Reinhold Messner, particolarmente sorridente, che subito ha stigmatizzato
il fatto di apprezzare l’arrivo di “aria di
gioventù” nei suoi musei. Per Messner il coinvolgimento delle nuove
generazioni è imprescindibile, come il fatto che giovani artisti abbiano
accettato di esibirsi, significa che il museo viene percepito come possibilità
di raccontare la montagna in un altro modo.
Parlando
della mostra, Messner ha affrontato
il tema delle montagne che ancora possono offrire agli alpinisti sfide fuori
dalla norma. L’alpinismo è sempre stato legato al “possibile” o
all’”impossibile”: ora è anche sport e turismo grazie alle nuove tecnologie, ma
i giovani, come dice Messner, devono
reinventarsi l’alpinismo e mettere l’impossibile come loro obiettivo.
LE RAGAZZE DEL BINNEN-I
Reinhold Messner alla fine saluta i numerosi
giornalisti convenuti e lascia spazio ai giovani. Si affacciano al soppalco le
ragazze del Binnen-I, un collettivo di recitazione che a
partire il primo giugno, sul prato del castello di Firmiano, intende inaugurare “l’impossibile”, mettendo in scena la
prima della "FanesAusSagen".
La trama dell’opera teatrale racconta il mito dei Fanes, leggendario e mite popolo che viveva nel cuore delle Dolomiti.
Altre date dello spettacolo:
4-5-7-8-11-12-14-15 giugno.
DALL’ALTO ADIGE AL SUD AMERICA, LA CONVIVENZA IN MUSICA
Alle
ragazze, solari e simpatiche, sono subentrati i rappresentanti del “Vino Rosso”,
una band musicale altoatesina che si esibirà il 10 agosto nel castello di Brunico.
Condivideranno il palco del Mountain
Music Festival con altri gruppi musicali, alcuni provenienti dal Sud America. “La musica è il linguaggio universale che unisce culture, persone e modi
di vivere e di pensare. Noi vogliamo creare qualcosa di nuovo tra la musica e
il mondo della montagna”: hanno detto i ragazzi del “Vino Rosso”.
VIDEO INTERVISTA
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