sabato 16 aprile 2016

Buon compleanno MMM Firmian



“ Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli"(V Alfieri) aforisma che ben si adatta a Reinhold Messner, non solo per le sue imprese al limite dell’incredibile ma anche per la completata realizzazione della “cordata” di musei dedicati alla montagna. Il motore che dà energia ai cinque satelliti è il MMM a Castel Firmian che a dieci anni dall’apertura (Pasqua 2006) è diventato, sul tema montagna, il punto d’incontro di maggior successo a livello mondiale.

Il 12 aprile, nella splendida cornice di Castel Firmian, si  è tenuta la tradizionale conferenza stampa di inizio stagione del Messner Mountain Museum che compie i primi 10 anni di vita. In contemporanea, alla presenza della stampa e delle autorità altoatesine, Reinhold Messner e la figlia Magdalena hanno inaugurato il nuovo cinema. Si tratta di una struttura di 23 tonnellate che pare fluttuare nell’aria e la cui sagoma simula una camera oscura. Questa nuova installazione é opera dell’architetto Werner Tscholl, lo stesso che ha realizzato gli allestimenti dell’intero museo. All’interno del cinema i visitatori potranno assistere, all’inizio di ogni ora, ad un filmato coprodotto da Reinhold Messner della durata di 45 minuti. Inoltre, è stata presentata ufficialmente la nuova mostra temporanea, “Eiger-Direttissima 1966” che si accompagna a quella fissa intitolata “la montagna nella pittura”. Le mostre sono visitabili nella sala dei Cavalieri.


MMM Firmian “la montagna incantata”
Quella che Messner considera la sua più grande impresa, il suo 15esimo “ottomila”per intenderci, è la realizzazione, all’interno della possente cinta muraria di Castel Firmiano, del “capocordata” dei Messner Mountain Museum. L’idea era ambiziosa ma Messner dovette fare i conti con una variegata e forte opposizione al progetto. Nel frattempo, valutata la possibilità di perdere la battaglia, il caparbio Reinhold  pensò di frazionare il suo progetto realizzando i musei di Monte Rite, Juval e Solda. Poi, vinte tutte le resistenze, riuscì a realizzare il suo sogno: il “museo dei musei”.

Il grandioso complesso fortilizio di Firmiano (“Schloss Sigmundskron” in tedesco), appartenuto ai vescovi di Trento (dal X secolo) e poi a Sigismondo il Danaroso conte di Tirolo (dal 400), domina la città di Bolzano e la Valle dell’Adige dalle pendici rosso porfido del monte di Mezzo. Il castello è stato rivisitato con sistemi innovativi  dall’architetto Wemer Tscholl  che è riuscito a creare uno straordinario mix tra antico e moderno, dove palpita il peculiare circuito museale che racconta la formazione, la magnificenza e la conquista delle montagne con le grandi ascensioni. Lungo il percorso, l’alpinista più famoso del XX secolo, ha voluto realizzare un itinerario obbligato, una sorta di “kora” (in tibetano: giro intorno alla montagna sacra) che conduce il visitatore alla scoperta del mondo delle montagne e del rapporto di convivenza tra queste e l’uomo. Ha una sua simbologia anche il cortile che appare dopo aver varcato il portone d’ingresso; é disposto leggermente in salita come la china di un monte, é circondato da una scenografia di mura e torri ed é popolato da statue cariche di mistero che danno vita ad un’atmosfera magica.

Da qui inizia l’itinerario di visita che, secondo Messner, deve dare l’idea di  una gita in montagna, dove a volte può capitare di sbagliare sentiero e l’intreccio di scale e scalette che formano una sorta di labirinto, creano questa situazione. La
camminata su e giù per torri e bastioni illustra e fa conoscere in successione le montagne sacre e inviolate, i misteri della grotta di “Re Laurino”,  l’attrezzatura donata da famosi scalatori e la malìa delle statue bronzee che animano “il palcoscenico degli dei”. Infine l’ultima tappa mostra la fragilità delle montagne che sgretolandosi si trasformano in deserti.
Lungo tutto il percorso numerosi sono i pannelli informativi, suggellati da frasi ad effetto, citate da viaggiatori e filosofi. La visita, che può sembrare faticosa, regala emozioni ad ogni passo, genera riflessioni e concede viste panoramiche di grande bellezza. Tappe finali lo shop del museo e  la locanda del castello, con le sue terrazze all’aperto per un semplice brindisi con vini locali  o per gustare   piatti della tradizione sudtirolese.

Ciascuno degli altri musei, tutti allestiti in location mozzafiato, presenta un’idea diversa della montagna, manifestandosi anche come metafora della vita del  grande alpinista, re degli 8000.



MMM Juval, in val Venosta e all’imbocco della val Senales: i temi  trattati, il mito e la sacralità della montagna


MMM Ortles, a Solda: dedicato al mondo dei ghiacci






MMM Ripa, nel castello di Brunico: rivolto alla vita e alle tradizioni dei popoli di montagna.





MMM Corones (inaugurato nel luglio 2015), sul Plan de Corones: dedicato all’alpinismo tradizionale.







 MMM Dolomites, sul monte Rite in Cadore: incentrato sull’elemento roccia e all’alpinismo dolomitico.




“Il successo è sempre stato figlio dell’audacia” ( diceva  Voltaire) e Reinhold Messner ne sa qualcosa. 
VIDEO INTERVISTA







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