“ Volli, e volli sempre, e
fortissimamente volli"(V
Alfieri) aforisma che ben si adatta a Reinhold Messner, non solo per le sue
imprese al limite dell’incredibile ma anche per la completata realizzazione
della “cordata” di musei dedicati alla montagna. Il motore che dà energia ai
cinque satelliti è il MMM a Castel Firmian che a dieci anni dall’apertura (Pasqua
2006) è diventato, sul tema montagna, il punto d’incontro di maggior successo a
livello mondiale.
Il 12 aprile, nella splendida
cornice di Castel Firmian, si è tenuta la tradizionale conferenza stampa di
inizio stagione del Messner Mountain Museum che compie i primi 10 anni di vita.
In contemporanea, alla presenza della stampa e delle autorità altoatesine, Reinhold Messner
e la figlia Magdalena hanno
inaugurato il nuovo cinema. Si tratta di una struttura di 23 tonnellate che pare
fluttuare nell’aria e la cui sagoma simula una camera oscura. Questa nuova
installazione é opera dell’architetto Werner
Tscholl, lo stesso che ha realizzato gli allestimenti dell’intero museo.
All’interno del cinema i visitatori potranno assistere, all’inizio di ogni ora,
ad un filmato coprodotto da Reinhold
Messner della durata di 45 minuti. Inoltre, è stata presentata
ufficialmente la nuova mostra temporanea, “Eiger-Direttissima 1966” che
si accompagna a quella fissa intitolata “la montagna nella pittura”. Le mostre
sono visitabili nella sala dei Cavalieri.
MMM Firmian “la montagna
incantata”
Quella
che Messner considera la sua più grande impresa, il suo 15esimo “ottomila”per
intenderci, è la realizzazione, all’interno della possente cinta muraria di Castel Firmiano, del “capocordata” dei Messner
Mountain Museum. L’idea era ambiziosa ma Messner dovette fare i conti con una
variegata e forte opposizione al progetto. Nel frattempo, valutata la
possibilità di perdere la battaglia, il caparbio Reinhold pensò di frazionare il suo progetto
realizzando i musei di Monte Rite, Juval e Solda.
Poi, vinte tutte le resistenze, riuscì a realizzare il suo sogno: il “museo dei musei”.
Da qui inizia l’itinerario di visita che, secondo Messner, deve dare l’idea di
una gita in montagna, dove a volte può capitare di sbagliare sentiero e
l’intreccio di scale e scalette che formano una sorta di labirinto, creano
questa situazione. La
camminata su e giù per torri e bastioni illustra e fa conoscere in successione le montagne sacre e inviolate, i misteri della grotta di “Re Laurino”, l’attrezzatura donata da famosi scalatori e la malìa delle statue bronzee che animano “il palcoscenico degli dei”. Infine l’ultima tappa mostra la fragilità delle montagne che sgretolandosi si trasformano in deserti.
camminata su e giù per torri e bastioni illustra e fa conoscere in successione le montagne sacre e inviolate, i misteri della grotta di “Re Laurino”, l’attrezzatura donata da famosi scalatori e la malìa delle statue bronzee che animano “il palcoscenico degli dei”. Infine l’ultima tappa mostra la fragilità delle montagne che sgretolandosi si trasformano in deserti.
Lungo
tutto il percorso numerosi sono i pannelli informativi, suggellati da frasi ad
effetto, citate da viaggiatori e filosofi. La visita, che può sembrare
faticosa, regala emozioni
ad ogni passo, genera riflessioni e concede viste panoramiche di grande
bellezza. Tappe finali lo shop del museo e
la locanda del castello, con le sue terrazze all’aperto per un semplice
brindisi con vini locali o per gustare piatti della tradizione sudtirolese.
Ciascuno
degli altri musei,
tutti allestiti in location mozzafiato, presenta un’idea diversa della
montagna, manifestandosi anche come metafora della vita del grande alpinista, re degli 8000.
MMM Juval, in val Venosta e all’imbocco della val Senales: i temi trattati, il mito e la sacralità della
montagna
MMM Ortles, a Solda: dedicato al mondo dei ghiacci
MMM Ripa, nel castello di Brunico: rivolto alla vita e alle tradizioni dei
popoli di montagna.
MMM Corones (inaugurato nel luglio 2015), sul Plan de Corones: dedicato
all’alpinismo tradizionale.
MMM Dolomites, sul monte Rite in Cadore: incentrato sull’elemento roccia e
all’alpinismo dolomitico.
“Il
successo è sempre stato figlio dell’audacia” ( diceva Voltaire) e Reinhold Messner ne sa qualcosa.
VIDEO INTERVISTA
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