venerdì 15 febbraio 2019

Ponente ligure, porta occidentale d'Italia


L’ultimo lembo di Liguria, già in odor di Costa Azzurra, è un cocktail perfetto di mare dai colori cangianti, di natura dalla bellezza straordinaria, di clima dolcissimo e di località che offrono visioni pittoresche e testimonianze quanto mai suggestive del passato.


Ventimiglia, una città, una storia
Sorta come villaggio abitato dai bellicosi Intemeli, con non poche difficoltà fu conquistata dai Romani che la trasformarono in “municipium” con il nome di Albintimilium
Per la sua posizione strategica sulla via per la Gallia, fu un centro (lo storico greco Strabone lo definì “una grande città”) di grande importanza per l’Impero. Di quel periodo storico rimane, nella zona orientale della città, un’importante area archeologica che dopo anni di restauri è di nuovo visitabile.

Ventimiglia, divisa in due zone dal fiume Roja, è una città pittoresca e ricca di attrattive. La parte alta, medioevale, sorge su un rilevo che sporge sul mare, mentre la parte moderna si distende lungo il litorale. Questa zona della città, a parte il traffico convulso dell’arteria principale (corso Genova), è allegra, ricca di negozi di ogni genere e sul lungomare ogni venerdì va in scena un grandioso mercato conosciuto in tutta Europa e diventato negli anni una sorta d’attrazione turistica. A margine della bella passeggiata a mare Oberdan, splendono gli eleganti giardini pubblici realizzati ai primi del Novecento dal paesaggista tedesco Lodovico Winter.




Ventimiglia medioevale
Il vero cuore di Ventimiglia è il borgo medioevale, scenografico e circondato da un possente giro di mura. Dopo una lunga salita a piedi si entra in città da Porta Nuova e in una trama di carruggi, scalinate, passaggi coperti e piazzette dove si perde la cognizione del tempo. I gioielli architettonici non mancano: su tutti la cattedrale dell’Assunta, del XII secolo e ricca d’opere d’arte e la chiesa di San Michele, dell’XI secolo. 


 Nel Forte dell’Annunziata, un museo straordinario
Se ci si trova  nei pressi della cattedrale, con una passeggiata di un quarto d’ora nel cuore del centro storico, lungo la pittoresca via Garibaldi e poi per il luminoso piazzale Funtanin, si arriva al Museo Civico Archeologico. Varcato l’ingresso si accede all’ampia terrazza della fortezza, affacciata su un panorama straordinario: a oriente lo sguardo spazia dalla Ventimiglia moderna alla punta di Sant Ampelio a Bordighera, a occidente sui giardini Hambury, sulla zona delle grotte dei Balzi Rossi fino ad arrivare a Cap Esterel.



La Fortezza dell’Annunziata fu costruita dai Savoia tra il 1831 e il 1836 allo scopo di fortificare il confine occidentale contro la minaccia francese. Dal 1989, la fortezza ospita il MAR, il Museo Civico Archeologico, dedicato a Girolamo Rossi, erudito ventimigliese e grande protagonista dell’archeologia del Ponente Ligure. Visitando le articolate sale del museo si compie un viaggio esperienziale nella storia dell’antica Albintimilium; tra gli innumerevoli reperti presenti nelle varie sale, colpisce per bellezza e raffinatezza la coppa in vetro con ictiocentauro, realizzata con tecnica rarissima nel III secolo d.C. Nel percorso espositivo si scoprono tante altre meraviglie e se si ha l’opportunità di farsi accompagnare dal responsabile del museo, la visita diventa un’esperienza unica e indimenticabile.



Giardini Hanbury, tre ore in paradiso
E’ il tempo che occorre (se si vuole si può restare di più) per una full immersion tra le  straordinarie e profumate bellezze dell’Eden degli Hanbury. Tutto ebbe origine nel 1867 quando sir Thomas Hanbury, commerciante di spezie con l’Estremo Oriente e appassionato botanico, in vacanza in Costa Azzurra, s’innamorò della bellezza di Capo Mortola, luogo ideale per realizzare il suo sogno di creare giardini dove far acclimatare la macchia mediterranea con specie vegetali provenienti da tutto il mondo.
Acquistò ben 18 ettari del promontorio, vi costruì una bellissima villa e con l’aiuto di valenti botanici creò il suo eden. Abbandonati durante la Seconda guerra mondiale (il territorio era disseminato di mine) i giardini furono acquistati nel 1960 dallo Stato italiano e in seguito ceduti all’Università di Genova che ha provveduto a ridare vita a questo straordinario paesaggio

L’eleganza aristocratica di villa Hanbury, i colori di tremila specie di piante, il contorno di macchia mediterranea e di chiome di pini d’Aleppo sullo sfondo marino azzurrissimo, lasciano a bocca aperta. Lungo i percorsi (uno scende e l’altro sale) tra scale di pietra, grotte, fontane, gallerie di piante rampicanti, i rendez-vous con la natura sono di grande fascino: come quelli con la foresta australiana, con il giardino giapponese o con il giardino dei Profumi. E poi ficus, ulivi e palme che convivono con rarità vegetali come il pino delle Canarie o la “Cyca revoluta” sacra ai samurai giapponesi. Non mancano le panchine per languide e inebrianti soste e più in basso vicino alla scogliera (di qui passava l’antico tracciato della Via Iulia Augusta) dove arriva il profumo di Provenza,  c’é un pittoresco punto di ristoro


Unica nota dolente la possibilità di parcheggio, quasi impossibile d’estate, difficile in altri periodi: consigliato è l’utilizzo del bus che impiega 15 minuti da Ventimiglia (linea per Ponte San Luigi). 

Balzi Rossi: sulle tracce della preistoria

Andando verso la Francia, percorrendo l’Aurelia, si arriva ai Balzi Rossi, un tratto di costa segnato da insenature e falesie vertiginose. Al di là del paesaggio, si tratta di una zona che riveste una grande importanza dal punto di vista preistorico, databile al periodo del Paleolitico superiore. Nelle grotte dei Balzi Rossi sono stati ritrovati fossili di animali, resti di sepolture umane e ornamenti e utensili di pietra appartenuti alla cosiddetta razza di “Cro-Magnon” che abitava questi anfratti (una di queste grotte è di proprietà dei Principi di Monaco), ora visitabili attraverso passerelle. Dal piazzale dell’ex frontiera di Ponte San Ludovico (utilizzato anche dai viaggiatori in camper per la visita della vicinissima Mentone) si stacca il sentiero che conduce all’interessante Museo preistorico dei Balzi Rossi che espone reperti raccolti nei vari scavi. 


La passeggiata nell’area dei Balzi Rossi può continuare passando dalla minuscola spiaggia delle “uova” (così chiamata per la forma dei sassi bianchi che la ricoprono) e dagli scogli erosi da un mare limpidissimo. Il sentiero poi prosegue doppiando punta Garavano per arrivare all’omonima e bellissima spiaggia.


 

INFO
Bed an Breakfast a Ventimiglia
Dove mangiare a Ventimiglia

Per chi viaggia in camper
Camping por la Mar (apertura annuale)  Latte di Ventimiglia
Camping Roma   Ventimiglia

Il nostro suggerimento
un camping resort accogliente e rilassante sia per chi viaggia in camper e caravan, sia con auto e moto. Immerso nella natura mediterranea e con affaccio su un mare splendido splendente, questa struttura offre cottage romantici, piazzole super panoramiche e una cucina straordinaria. La struttura si trova a due passi dalla pista ciclabile per Sanremo (a est) e Ospedaletti (a ovest). L’info point (diretto da Silvia) organizza gite a carattere sportivo e altre a tema culturale in Costa Azzurra e nell’interno ligure. Ventimiglia si raggiunge comodamente con il filobus. 








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