L’ultimo lembo di
Liguria, già in odor di Costa Azzurra, è un cocktail perfetto di mare dai
colori cangianti, di natura dalla bellezza straordinaria, di clima dolcissimo e
di località che offrono visioni pittoresche e testimonianze quanto mai
suggestive del passato.
Ventimiglia, una città, una storia
Sorta
come villaggio abitato dai bellicosi Intemeli,
con non poche difficoltà fu conquistata dai Romani che la trasformarono in “municipium”
con il nome di Albintimilium.
Per la sua posizione strategica sulla via per la Gallia, fu un centro (lo
storico greco Strabone lo definì “una grande città”) di grande importanza per
l’Impero. Di quel periodo storico rimane, nella zona orientale della città, un’importante
area archeologica che dopo anni di restauri è di nuovo visitabile.
Ventimiglia, divisa in due zone dal fiume Roja,
è una città pittoresca e ricca di attrattive. La parte alta, medioevale, sorge
su un rilevo che sporge sul mare, mentre la parte moderna si distende lungo il
litorale. Questa zona della città, a parte il traffico convulso dell’arteria
principale (corso Genova), è allegra, ricca di negozi di ogni genere e sul
lungomare ogni venerdì va in scena un grandioso mercato conosciuto in tutta
Europa e diventato negli anni una sorta d’attrazione turistica. A margine della
bella passeggiata a mare Oberdan, splendono gli eleganti giardini pubblici
realizzati ai primi del Novecento dal paesaggista tedesco Lodovico Winter.
Ventimiglia medioevale
Il
vero cuore di Ventimiglia è il borgo
medioevale, scenografico e circondato da un possente giro di mura. Dopo una
lunga salita a piedi si entra in città da Porta
Nuova e in una trama di carruggi, scalinate, passaggi coperti e piazzette
dove si perde la cognizione del tempo. I gioielli architettonici non mancano: su
tutti la cattedrale dell’Assunta,
del XII secolo e ricca d’opere d’arte e la chiesa di San Michele, dell’XI secolo.
Nel Forte dell’Annunziata, un
museo straordinario
Se
ci si trova nei pressi della cattedrale,
con una passeggiata di un quarto d’ora nel cuore del centro storico, lungo la pittoresca
via Garibaldi e poi per il luminoso
piazzale Funtanin, si arriva al Museo
Civico Archeologico. Varcato l’ingresso si accede all’ampia terrazza
della fortezza, affacciata su un panorama straordinario: a oriente lo sguardo
spazia dalla Ventimiglia moderna alla punta di Sant Ampelio a Bordighera,
a occidente sui giardini Hambury, sulla
zona delle grotte dei Balzi Rossi
fino ad arrivare a Cap Esterel.
La
Fortezza dell’Annunziata fu
costruita dai Savoia tra il 1831 e
il 1836 allo scopo di fortificare il confine occidentale contro la minaccia
francese. Dal 1989, la fortezza ospita il MAR,
il Museo Civico Archeologico,
dedicato a Girolamo Rossi, erudito
ventimigliese e grande protagonista dell’archeologia del Ponente Ligure. Visitando
le articolate sale del museo si compie un viaggio esperienziale nella storia
dell’antica Albintimilium; tra gli innumerevoli reperti presenti nelle varie
sale, colpisce per bellezza e raffinatezza la coppa in vetro con ictiocentauro,
realizzata con tecnica rarissima nel III secolo d.C. Nel percorso espositivo si
scoprono tante altre meraviglie e se si ha l’opportunità di farsi accompagnare
dal responsabile del museo, la visita diventa un’esperienza unica e
indimenticabile.
Giardini Hanbury, tre ore in paradiso
E’
il tempo che occorre (se si vuole si può restare di più) per una full immersion
tra le straordinarie e profumate
bellezze dell’Eden degli Hanbury. Tutto ebbe origine nel 1867 quando sir Thomas Hanbury, commerciante di spezie
con l’Estremo Oriente e appassionato botanico, in vacanza in Costa Azzurra, s’innamorò della
bellezza di Capo Mortola, luogo
ideale per realizzare il suo sogno di creare giardini dove far acclimatare la
macchia mediterranea con specie vegetali provenienti da tutto il mondo.
Acquistò
ben 18 ettari
del promontorio, vi costruì una bellissima villa e con l’aiuto di valenti
botanici creò il suo eden. Abbandonati durante la Seconda guerra mondiale (il
territorio era disseminato di mine) i giardini furono acquistati nel 1960 dallo
Stato italiano e in seguito ceduti all’Università di Genova che ha provveduto a
ridare vita a questo straordinario paesaggio
L’eleganza
aristocratica di villa Hanbury, i
colori di tremila specie di piante, il contorno di macchia mediterranea e di
chiome di pini d’Aleppo sullo sfondo marino azzurrissimo, lasciano a bocca
aperta. Lungo i percorsi (uno scende e l’altro sale) tra scale di pietra,
grotte, fontane, gallerie di piante rampicanti, i rendez-vous con la natura
sono di grande fascino: come quelli con la foresta australiana, con il giardino
giapponese o con il giardino dei Profumi. E poi ficus, ulivi e palme che
convivono con rarità vegetali come il pino delle Canarie o la “Cyca revoluta” sacra ai
samurai giapponesi. Non mancano le panchine per languide e inebrianti soste e
più in basso vicino alla scogliera (di qui passava l’antico tracciato della Via
Iulia Augusta) dove arriva il profumo di Provenza, c’é un pittoresco punto di ristoro.
Unica
nota dolente la possibilità di parcheggio, quasi impossibile d’estate,
difficile in altri periodi: consigliato è l’utilizzo del bus che impiega 15
minuti da Ventimiglia (linea per
Ponte San Luigi).
Balzi Rossi: sulle tracce della preistoria
Andando
verso la Francia, percorrendo l’Aurelia, si arriva ai Balzi Rossi, un tratto di costa segnato da insenature e falesie
vertiginose. Al di là del paesaggio, si tratta di una zona che riveste una
grande importanza dal punto di vista preistorico, databile al periodo del
Paleolitico superiore. Nelle grotte dei Balzi
Rossi sono stati ritrovati fossili di animali, resti di sepolture umane e
ornamenti e utensili di pietra appartenuti alla cosiddetta razza di “Cro-Magnon”
che abitava questi anfratti (una di queste grotte è di proprietà dei Principi
di Monaco), ora visitabili attraverso passerelle. Dal piazzale dell’ex
frontiera di Ponte San Ludovico
(utilizzato anche dai viaggiatori in camper per la visita della vicinissima Mentone) si stacca il sentiero che
conduce all’interessante Museo
preistorico dei Balzi Rossi che espone reperti raccolti nei vari scavi.
La
passeggiata nell’area dei Balzi Rossi
può continuare passando dalla minuscola spiaggia delle “uova” (così chiamata
per la forma dei sassi bianchi che la ricoprono) e dagli scogli erosi da un
mare limpidissimo. Il sentiero poi prosegue doppiando punta Garavano per arrivare all’omonima e
bellissima spiaggia.
INFO
Bed
an Breakfast a Ventimiglia
Dove
mangiare a Ventimiglia
Per chi viaggia in camper
Camping por la Mar (apertura
annuale) Latte di Ventimiglia
Camping
Roma Ventimiglia
Il
nostro suggerimento
Villaggio dei Fiori Sanremo
un
camping resort accogliente e rilassante sia per chi viaggia in camper e caravan, sia con auto e moto. Immerso nella natura mediterranea e con affaccio su un
mare splendido splendente, questa struttura offre cottage romantici, piazzole super panoramiche
e una cucina straordinaria. La struttura si trova a due passi dalla pista ciclabile per Sanremo (a est) e Ospedaletti (a ovest). L’info point (diretto da Silvia) organizza
gite a carattere sportivo e altre a tema culturale in Costa Azzurra e nell’interno
ligure. Ventimiglia si raggiunge comodamente con il filobus.
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