lunedì 18 febbraio 2019

Mondiali di Are: monumentale Hirscher


Nella gara di slalom che ha chiuso i Mondiali di sci, tripletta austriaca con Hirscher, Matt e Schwarz. Decimo Gross, 18esimo  Moelgg, 19esimo Vinatzer, 22esimo Razzoli.


Parafrasando i versi di una malinconica canzone del mitico Umberto Bindi:  la festa è finita gli sciatori se ne vanno….” E nonostante l’oro conquistato dall’uomo jet  Dominik  Paris, l’argento dell’indomita Sofia Goggia (unitamente al bronzo nel team event  con Maurberger, Vinatzer, della Mea e Curtoni), malinconico è stato l’addio ai Mondiali di Are in Svezia,  per i nostri alfieri dello slalom. Da “illo tempore” ai mondiali, non si vincono medaglie in questa disciplina.

Nello slalom di ieri ad Are i senatori Moelgg e Gross (è comunque arrivato decimo) hanno faticato e il giovane Vinatzer, solo nella seconda manche ha messo in evidenza il suo talento, recuperando posizioni.
Discorso diverso per l’altro senatore e oro olimpico Razzoli che dopo anni tribolati, si sta impegnando cocciutamente per ritornare grande: la strada imboccata è quella giusta ma è irta di trabocchetti. Ricordiamoci che prima del 22 dicembre in quel di Madonna di Campiglio, con il pettorale 69 il “Razzo” era praticamente fuori dai giochi. Ai mondiali di Are, con il pettorale 22, al primo intermedio della prima manche, aveva timbrato il settimo tempo, poi la beffa del palo in faccia che gli ha spostato la maschera e lo ha penalizzato alquanto; infine le energie lo hanno abbandonato chiudendo al 14esimo posto. La seconda manche è da dimenticare: Razzoli ha smarrito il ritmo andando in confusione tra i pali. Non bene ma la sciata c’è.
I prossimi mondiali si svolgeranno a Cortina nel febbraio 2021. C’è tempo per riflettere e investire per apportare migliorie allo staff organizzativo e alla preparazione e selezione degli atleti. Bisogna cambiare la mentalità e questo è compito della Federazione.


La pista di Are non è difficile, ma soprattutto possiede tratti che rallentano la discesa. La barratura della pista non era da gara mondiale, con neve perfida e con il fondo del tracciato che si è segnato quasi subito, penalizzando molti atleti.
Nessun problema per Hirscher che ha sbaragliato tutti con una prima manche mostruosa e una seconda da manuale. L’Austria, a secco di medaglie d’oro in questo mondiale, grazie al suo devastante alfiere, la conquista alla grande nell’ultima gara. E grazie a un erroraccio di Pinturault, guadagna anche l’argento con  Matt e il bronzo con  Schwarz.

Chi aspettava straordinarie performance da Kristoffersen e Noel è rimasto deluso: il francesino ha chiuso la gara al settimo posto e il norvegese all’ottavo. Kristoffersen nelle interviste di fine gara ha riconosciuto la leadership di Hirscher.

Alcuni flash sulle dichiarazioni dei protagonisti



A fine gara lo sfinimento era chiaramente visibile. "E' stato più un sollievo che un piacere" ha detto a caldo Hirscher. Questo oro significa molto per me, soprattutto perchè frutto di un lavoro di squadra e ora mi rilasso" ha chiosato il superman delle nevi.




"Peccato perché sciavo bene, poi con la maschera spostata dal palo ci vedevo poco e inoltre verso la fine la stanchezza si è fatta sentire.. Nella seconda ho fatto fatica a trovare il ritmo ed ero sempre in ritardo e ci ho messo anche del mio ed è finita come è finita. Questa gara è solo una pausa sulla strada della mia risalita, che continua".



"Non sono soddisfatto della mia gara, non ero in condizioni perfette per via dell’influenza che mi ha assillato nei giorni scorsi. Cercherò di migliorare nella prossima gara"






"Sto meglio mi muovo con più determinazione e ho ritrovato la voglia di sciare". Sono fiducioso per i prossimi appuntamenti".







" Non ho interpretato bene la prima manche ma nella seconda ho cambiato registro e ho fatto il miglior tempo di manche. Sono soddisfatto".

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