Nella gara di
slalom che ha chiuso i Mondiali di sci, tripletta austriaca con Hirscher, Matt
e Schwarz. Decimo Gross, 18esimo Moelgg,
19esimo Vinatzer, 22esimo Razzoli.
Parafrasando
i versi di una malinconica canzone del mitico Umberto Bindi: “la festa è finita gli sciatori se ne vanno….”
E nonostante l’oro conquistato dall’uomo jet
Dominik Paris, l’argento dell’indomita Sofia
Goggia (unitamente al bronzo nel team event con Maurberger, Vinatzer, della Mea e Curtoni), malinconico è stato l’addio ai
Mondiali di Are in Svezia, per i nostri alfieri dello slalom. Da “illo
tempore” ai mondiali, non si vincono medaglie in questa disciplina.
Nello
slalom di ieri ad Are i senatori Moelgg e Gross (è comunque arrivato decimo) hanno faticato e il giovane Vinatzer, solo nella seconda manche ha
messo in evidenza il suo talento, recuperando posizioni.
Discorso
diverso per l’altro senatore e oro olimpico Razzoli che dopo anni tribolati, si sta impegnando cocciutamente per
ritornare grande: la strada imboccata è quella giusta ma è irta di
trabocchetti. Ricordiamoci che prima del 22 dicembre in quel di Madonna di Campiglio, con il pettorale
69 il “Razzo” era praticamente fuori
dai giochi. Ai mondiali di Are, con il pettorale 22, al primo intermedio della
prima manche, aveva timbrato il settimo tempo, poi la beffa del palo in faccia
che gli ha spostato la maschera e lo ha penalizzato alquanto; infine le energie
lo hanno abbandonato chiudendo al 14esimo posto. La seconda manche è da
dimenticare: Razzoli ha smarrito il ritmo andando in confusione tra i pali. Non
bene ma la sciata c’è.
I
prossimi mondiali si svolgeranno a Cortina
nel febbraio 2021. C’è tempo per riflettere e investire per apportare
migliorie allo staff organizzativo e alla preparazione e selezione degli
atleti. Bisogna cambiare la mentalità e questo è compito della Federazione.
La
pista di Are non è difficile, ma soprattutto
possiede tratti che rallentano la discesa. La barratura della pista non era da
gara mondiale, con neve perfida e con il fondo del tracciato che si è segnato
quasi subito, penalizzando molti atleti.
Nessun
problema per Hirscher che ha
sbaragliato tutti con una prima manche mostruosa e una seconda da manuale. L’Austria,
a secco di medaglie d’oro in questo mondiale, grazie al suo devastante alfiere,
la conquista alla grande nell’ultima gara. E grazie a un erroraccio di Pinturault, guadagna anche l’argento con
Matt
e il bronzo con Schwarz.
Chi
aspettava straordinarie performance da Kristoffersen
e Noel è rimasto deluso: il
francesino ha chiuso la gara al settimo posto e il norvegese all’ottavo. Kristoffersen nelle interviste di fine
gara ha riconosciuto la leadership di Hirscher.
Alcuni
flash sulle dichiarazioni dei protagonisti
A fine gara lo sfinimento era chiaramente visibile. "E' stato più un sollievo che un piacere" ha detto a caldo Hirscher. Questo oro significa molto per me, soprattutto perchè frutto di un lavoro di squadra e ora mi rilasso" ha chiosato il superman delle nevi.
"Peccato
perché sciavo bene, poi con la maschera spostata dal palo ci vedevo poco e
inoltre verso la fine la stanchezza si è fatta sentire.. Nella seconda ho fatto
fatica a trovare il ritmo ed ero sempre in ritardo e ci ho messo anche del mio
ed è finita come è finita. Questa gara è solo una pausa sulla strada della mia
risalita, che continua".
"Non sono soddisfatto della mia
gara, non ero in condizioni perfette per via dell’influenza che mi ha assillato nei giorni scorsi.
Cercherò di migliorare nella prossima gara"
"Sto meglio mi muovo con più
determinazione e ho ritrovato la voglia di sciare". Sono fiducioso per i prossimi appuntamenti".
" Non ho interpretato bene la prima manche ma nella seconda ho cambiato registro e ho fatto il miglior
tempo di manche. Sono soddisfatto".
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