giovedì 1 maggio 2014

Una greenway da Guinness


Ventiquattro km in bici attraverso il Parco costiero del Ponente Ligure, toccando pittoreschi borghi accompagnati dall'inebriante profumo del mare e dei fiori della Riviera.




I sogni si possono realizzare, basta volerlo! E’ accaduto lungo la Riviera dei Fiori, quel meraviglioso lembo di Liguria che s’inarca a Ponente, con la trasformazione dell’ex strada ferrata San Lorenzo al Mare-Ospedaletti, in pista ciclo-pedonale che si fregia del titolo di più bella “greenway” costiera d’Europa e tra le più lunghe del Mediterraneo.

Nato nel 2008 tra dubbi, mugugni e mille difficoltà, questo splendido tracciato si configura come la realizzazione di un progetto di riqualificazione fortemente voluto dalla Regione Liguria e da Area 24 Spa per rendere fruibile un tratto di costa di rara
bellezza, con scorci su scogliere e spiagge che prima erano visibili solo dai finestrini del treno. Il progetto della ciclabile, che prevede l’estensione a est a Finale Ligure e a ovest (questo per ora è un sogno) fino a Mentone, rappresenta un valore aggiunto significativo per il brand turistico del Ponente Ligure e non solo, visto anche nell’ottica di Expo 2015.


Dal 22 marzo 2014,  é stato aperto un nuovo tratto della pista, quello che collega Pian di Poma (a est di Sanremo) a Ospedaletti. Alla cerimonia d’inaugurazione non poteva mancare il “cannibale” Eddy Merckx che nella citata classicissima ciclistica ha lasciato il segno per ben sette volte ed è tuttora imbattuto. Il campione ha percorso il nuovo tratto della ciclabile in compagnia del Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, del Presidente di Area 24 Spa Giuseppe Argirò e dei sindaci di Sanremo e Ospedaletti.


Da Pian di Poma (a poche pedalate dall’accogliente camping Villaggio dei Fiori ) il nastro d’asfalto rosato s’infila nel tunnel di Capo Nero (1750 m di lunghezza) mirabilmente illuminato da luci led e segnato da 50 pannelli (una sorta di museo virtuale) che illustrano la storia della Milano-Sanremo e dei suoi protagonisti. Poi alla fine della galleria la luce, quella radiosa del sole che illumina l’arcuato golfo che accoglie Ospedaletti, dove la ciclopedonale termina a ridosso dell’ex scalo merci.


Doppiato Capo Nero con i mezzi a motore lungo l’Aurelia, a parte un fuggevole sguardo sui signorili edifici ottocenteschi, non si ha infatti un’idea di quanto sia meritevole di visita l’antico borgo di pescatori di Ospedaletti, accovacciato lungo la riva del mare e celato alla vista da filari di rigogliosa vegetazione subtropicale. In paese i parcheggi sono una chimera e la sosta é alquanto difficoltosa. La pista ciclo-pedonale ha risolto il problema e così questa splendida passeggiata, fruibile da pedoni e ciclisti e consigliata alle famiglie, dà la possibilità di ammirare le bellezze di questo pittoresco borgo da una nuova e suggestiva prospettiva.


Sul lungomare di Ospedaletti, rinnovato nell’arredo urbano, tra spiaggette di ciottoli e case color pastello, si gode, infatti, la bellezza del paesaggio e la dolcezza di un clima tra i più miti della Riviera dei Fiori. Non per niente, verso la fine del1800, la la Société Foncière Lyonnaise, una delle prime società immobiliari della Francia, giudicò questa località, per la sua location e per il clima, molto adatta per stabilirvi una stazione turistica invernale ed estiva. Ai margini del raccolto borghetto di pescatori nacque l’Ospedaletti signorile con hotel e imponenti ville, come la Sultana,  che ospitò il primo Casinò d’Italia  (inaugurato nel 1911 e poi chiuso, per regio decreto, nel 1925). 



Immersa ( e pressoché invisibile) in un lussureggiante parco di 14.000 mq, ricco di piante d’alto fusto, palmizi e di essenze di grande pregio botanico, la Sultana vive da oltre mezzo secolo nell’oblio e nella trascuratezza. Percorrendo i viottoli che si staccano da Corso Regina Margherita verso la collina, s’intravedono tra la vegetazione le cupole della grande villa. Notizia recente è l’acquisto di villa Sultana da parte di magnati russi.
Il centro storico di Ospedaletti si riassume nella suggestiva piazzetta di S Erasmo dove s’affaccia l’omonima chiesa ricca di ex voto marinareschi.

A PROPOSITO DI BICICLETTE
Correva l’anno 1976 quando il fuoriclasse della bicicletta  Eddy Merckx vinse per la settima volta la Milano-Sanremo. Dedicata alla Città dei Fiori, la casa produttrice di biciclette Eddy Merckx Cycless  lancerà sul mercato un nuovissimo modello di bici super tecnologica. Il suo nome è “Sanremo 76”e per vederla bisognerà attendere il mese di agosto 2014. Per ovvi motivi le immagini sono segrete: si sa solo che i colori dominanti saranno il rosso,il nero, il grigio e la scritta Sanremo apparirà tre volte, accompagnata dalla bandiera italiana. Il video promozionale verrà girato in quel di Sanremo che naturalmente beneficerà di una sorprendente visibilità, da cogliere naturalmente al volo d parte dei responsabili della promozione turistica










 

 

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