giovedì 31 gennaio 2019

Schladming: Hirscher-Show


Nella Nigh Race, lo slalom più spettacolare al mondo, dominio assoluto di Marcel Hirscher. Decisamente in ombra gli italiani: si salvano timidamente Moelgg e Vinatzer, in seria impasse Razzoli.


Martedi 29 gennaio, già dal pomeriggio una folla immensa di appassionati dello sci ha invaso lo ski stadium della pista Planai di Schladming per assistere allo slalom degli slalom in notturna.
Tutti aspettavano la prova del giovane Noel (che non è più solo una promessa) che su questa pista nel 2018 giunse sesto e il riscatto dei mostri della specialità Hirscher e Kristoffersen.




Adoro Schladming e il suo scenario di montagne”, ha detto il ragazzino francese, ma il fato avverso sotto forma di inforcata lo attendeva alle prime porte. Gara finita e mormorio dei 50.000 spettatori. Stessa sorte per Kristoffersen che naturalmente si è spazientito.
Lo stato della pista era perfetto e il fondo ha sostanzialmente tenuto anche quando sono scesi atleti con pettorali alti. Che dire, per esempio, del bulgaro Popov sceso con pettorale 46 e che ha chiuso la gara al sesto posto.



Come una furia

Quando Hirscer dal cancelletto si è affacciato sulla vertiginosa Planai, illuminata da milioni di led, il suo sguardo beffardo sembrava dire: “ora ristabilisco le gerarchie”. E così ha fatto sciorinando due manche strepitose che hanno seminato il vuoto alle sue spalle e mandato in delirio la folla immensa di spettatori, in massima parte austriaci. Quella dell’incontenibile Marcel Hirscher, l’idolo di casa, è la 68esima vittoria in Coppa e la decima della stagione. ”Mi diverto sempre su questa pista” è stato il commento dell’austriaco. Solo Pinturault e Yule gli hanno tenuto testa a oltre un secondo.
La Night Race ha offerto ancora una volta uno spettacolo pazzesco e non sono mancate le sorprese,  come le uscite di alcuni dei migliori sciatori e recuperi incredibili dalle retrovie.



Italietta
Nello slalom non andiamo bene: nella prima manche si sono salvati il veterano Moelgg e la giovane promessa Vinatzer. Il primo, con una gara no entusiasmante ha terminato la gara al 12esimo posto, il secondo, con qualche guizzo convincente, ha chiuso al 16esimo posto. Gross, che non è ancora a posto, ha inforcato nella prima manche, prendendo a racchettate i paletti. Non si sono qualificati per il secondo round gli altri a partire da Giuliano Razzoli.
 
Il Razzo non agguanta la qualifica


E non è una questione di forma: l’ha ritrovata e anche la tecnica è buona, ma qualcosa a Schladming, dove è arrivato sesto nel 2015, non ha funzionato. La partenza dal cancelletto è stata aggressiva, poi ha cominciato a dondolare (non alla Razzo) tra i pali senza grinta (pareva non tenessero gli sci – errore nella scelta per il ghiaccio della Planai ? Probabilmente nessuno lo ammetterà). Più oltre, sbattendo contro un paletto ha perso un pezzo da uno sci che serve per attenuare le vibrazioni, e sul muro finale ha commesso un gravissimo errore che gli hanno fatto perdere secondi preziosi e l’accesso alla seconda manche. 

Questo stop non ci voleva e il “Razzo” ne è uscito alquanto amareggiato. “Peccato perché mi sento bene, sto sciando bene e la dimostrazione è la positiva scalata ai pettorali di partenza. Dal 69 al 22 in poche gare è un bel successo” ha dichiarato Giuliano Razzoli.

Questa sera, l’errore e lo scarso feeling con la neve, più che la perdita del pezzo dello sci, non mi hanno aiutato. Comunque, se avete visto bene, nonostante tutto, ho mancato la qualifica per poco”, ha commentato  il “Razzo”.
Il suo obiettivo è scalare la top ten e andare ai mondiali di Are con la forma e la mentalità giusta. “in una gara secca come quella che andrà in scena il 17 febbraio ad Are in Svezia, consapevole delle mie attuali potenzialità, può succedere di tutto. Vedremo”, ha chiosato il campione olimpico a Vancouver 2010.

A Schladming erano presenti amici del Razzo Fan Club





Nessun commento:

Posta un commento