La Svizzera è un paese fantastico, ordinato e sicuro,
gli manca solo il mare. Eppure, é in grado di offrire mete bellissime adatte
anche alle famiglie. E se state cercando un posto dove “tornar bambini”, questo
è Maienfeld nel Cantone dei Grigioni.
Il villaggio di Maienfeld lo si può raggiungere con uno
spettacolare percorso in treno, partendo da Tirano, passando per Sankt Moritz e Coira; oppure in auto, camper e moto attraverso la panoramiche
strade del passo del Bernina e del San Bernardino.
In treno: rosso naturalmente
Si parte da
Tirano con il trenino rosso per Sankt
Moritz (comodo
perché ferma in tutte le stazioni e in caso di sosta si può prendere quello
successivo) oppure con il Bernina
Express (a prenotazione obbligatoria). Qualunque sia la scelta, il
viaggio regala panorami unici ed emozioni a non finire.
Già l’inizio non è male: con il treno che lentamente
sferraglia per Tirano passando accanto al Santuario
della Madonna di Tirano. Poi,
superato il confine svizzero, il vermiglio convoglio comincia a salire (arriva
a superare una pendenza del 70% senza cremagliera) passando in rassegna alcuni
tra i paesaggi più spettacolari dell’arco alpino. Dal viadotto elicoidale di Brusio alle gallerie
elicoidali dell’Alp di Grüm; dal Bernina
pass al ghiacciaio Morteratsch. Dopo 2 ore e
trenta di viaggio si raggiunge la stazione di Pontresina dove si cambia treno.
La linea dell’Albula
(per la descrizione cliccate Qui) per Coira è un tracciato incredibile costellato di arditi viadotti
(spettacolare quello di Landwasser)
e gallerie elicoidali, superando un dislivello di 1000 metri, anche in questo
caso senza l’ausilio della cremagliera. Due ore di pura adrenalina e si arriva
a Coira. Poi, dal capoluogo dei
Grigioni in 20 minuti di treno regionale si raggiunge Maienfeld, la patria di Heidi.
In auto, camper e moto
Si
può scegliere tra due itinerari, altrettanto spettacolari e divertenti. Da
Bellinzona per l’A13, si percorre la dolce val Mesolcina salendo al passo del San
Bernardino (in alternativa c’è il tunnel) poi si entra nelle strette gole
della Viamala
seguendo il corso del Reno Posteriore.
La direttrice stradale per Maienfeld
(via Thusis e Coira) regala paesaggi di straordinaria bellezza.
L’altro
itinerario che porta al paese di Heidi
segue stanzialmente il percorso del trenino rosso (Poschiavo, passo del
Bernina, Diavolezza) fino a Pontresina: da qui o si segue il percorso che a Thusis si raccorda con quello
precedente, oppure si punta su Davos per
le strade 27 e 28 che attraversano paesaggi di grande suggestione.
A casa di Heidi
L’area turistica dei Grigioni, ribattezzata Heidiland, comprende la nota località termale
di Bad Ragaz, del monte Pizol e del lago Walen, luoghi idilliaci che hanno fatto da sfondo alla storia Heidi l’orfanella
più famosa della Svizzera.
La sua autrice, Johanna Spiry, da bambina era solita trascorrere le vacanze in un solitario maso nei pressi del villaggio di Oberrofels (oggi é Heididorf) poco distante da Maienfeld. I romanzi di Heidi sono diventati un classico della letteratura infantile tra i più letti al mondo e la storia è stata riprodotta in cartoni animati, in serie televisive e in una dozzina di film
La sua autrice, Johanna Spiry, da bambina era solita trascorrere le vacanze in un solitario maso nei pressi del villaggio di Oberrofels (oggi é Heididorf) poco distante da Maienfeld. I romanzi di Heidi sono diventati un classico della letteratura infantile tra i più letti al mondo e la storia è stata riprodotta in cartoni animati, in serie televisive e in una dozzina di film
L’ultimo
film su Heidi
Il Cantone
dei Grigioni è stato ancora una volta protagonista del set di Heidi. Le
scene ambientate in montagna sono state girate durante l’estate del 2014 nello
splendido e incontaminato Parco di
Beverin - 370 km2 e 11 villaggi - che unisce zone linguistiche e culturali
molto diverse ma unite dal comune denominatore della salvaguardia del
paesaggio. Fulcro delle riprese è stata l’area attorno al laghetto alpino “Lai
da Vons” che si affaccia sul comune di Sufers, nella valle scavata dal Reno.
L’ente del turismo Viamala propone un’escursione guidata sul set che si
conclude al Rifugio Cufercal dove gustare dolci e
sorseggiare un buona tazza di tè. Consigliato è anche il pernottamento al
rifugio a quota 2.385 metri, gestito dal Club Alpino Svizzero, per sperimentare
il risveglio all’alba sull’alpe.
Guarda il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=mRIdl59cTTQ&feature=youtu.be
Dove le caprette fanno ciao
Dalla stazione di Maienfeld,
dove si trova l’ufficio informazioni, parte un suggestivo percorso che porta al
villaggio di Heididorf, dove i
visitatori possono ammirare la casetta, risalente al XIX secolo, al cui interno
(entrata a pagamento) è stato ricreato l’ambiente in cui vissero Heidi e il nonno.
Ci sono anche un piccolo museo dedicato alla scrittrice Johanna Spiry (1827-1901) dalla cui penna nel 1880 uscì il famoso personaggio, un mini ufficio postale e l’immancabile recinto delle caprette.
Sempre nel museo, sono conservati gli accessori originali utilizzati per il film Heidi del 2016 e la filmografia completa dal 1910 ad oggi.
In un’ora e mezza di cammino per un’erta mulattiera, si può raggiungere l’alpeggio identificato come la casa del nonno di Heidi; altrimenti, in minor tempo, attraversando bucolici prati si raggiunge il ristorante/hotel Heidihof (possiede un parcheggio dove arrivano anche i camper) e, proseguendo ancora si arriva alla Heidibrunnen (la fontana monumento di Heidi).
Anche l’Engadina rende omaggio all’orfanella dalle gote rosse. D’estate si può percorrere con tutta la famiglia il Sentiero dei fiori di Heidi, una via tematica, lunga 2 km, che dalla funicolare Chantarella di Sankt Moritz, scende alla baita di Heidi (quella originale del film del 1952 di Luigi Comencini) e da qui a Salastrains “toccando” ben 200 varietà di fiori.
Ci sono anche un piccolo museo dedicato alla scrittrice Johanna Spiry (1827-1901) dalla cui penna nel 1880 uscì il famoso personaggio, un mini ufficio postale e l’immancabile recinto delle caprette.
Sempre nel museo, sono conservati gli accessori originali utilizzati per il film Heidi del 2016 e la filmografia completa dal 1910 ad oggi.
In un’ora e mezza di cammino per un’erta mulattiera, si può raggiungere l’alpeggio identificato come la casa del nonno di Heidi; altrimenti, in minor tempo, attraversando bucolici prati si raggiunge il ristorante/hotel Heidihof (possiede un parcheggio dove arrivano anche i camper) e, proseguendo ancora si arriva alla Heidibrunnen (la fontana monumento di Heidi).
Anche l’Engadina rende omaggio all’orfanella dalle gote rosse. D’estate si può percorrere con tutta la famiglia il Sentiero dei fiori di Heidi, una via tematica, lunga 2 km, che dalla funicolare Chantarella di Sankt Moritz, scende alla baita di Heidi (quella originale del film del 1952 di Luigi Comencini) e da qui a Salastrains “toccando” ben 200 varietà di fiori.
NOTIZIE UTILI
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100 200 30 (non eliminare “00” iniziale)
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Heidi uno dei libri più tradotti dopo la Bibbia e Don Chisciotte (foto Keystone) |
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