giovedì 27 giugno 2019

Milano/Cortina: “habemus Olimpiadi invernali”

I Giochi Olimpici Invernali 2026 si svolgeranno in Italia. Lo ha sancito la votazione dei membri del CIO riuniti a Losanna, che ha preferito con 47 voti la candidatura congiunta di Milano/Cortina a quella svedese di Stoccolma/Are che si è fermata a 34 voti.


Le votazioni si sono svolte il 24 giugno a porte chiuse allo Swiss Tech Convention Center di Losanna,  capitale olimpica e sede del CIO da più di un secolo. Alla lettura del verdetto la delegazione italiana è letteralmente esplosa con salti di gioia e abbracci per questo grande risultato che “premia un intero paese che ha lavorato insieme con l'ambizione di riuscire e di offrire al mondo un evento sportivo memorabile” (da un tweet del premier Giuseppe Conte). "È una giornata storica e la vittoria di tutti gli italiani. Sono l'Italia, il futuro e lo sport che vince " (gli ha fatto eco il vice premier Matteo Salvini).




Una grande occasione
I Giochi Olimpici Invernali e Paralimpici tornano dunque in Italia, settanta anni dopo Cortina e vent'anni dopo Torino. Un sogno che si realizza dopo mesi di impegnativo lavoro che ha visto in campo il sindaco di Milano Sala, il presidente della Lombardia Fontana e quello del Veneto Zaia. Una collaborazione su un progetto unitario che ha superato le differenze politiche e che al contempo ha coinvolto positivamente anche il mondo economico. 


Secondo uno studio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia l’impatto economico delle Olimpiadi, sarà di oltre 1 miliardo di euro, tra spese e investimenti, e quasi 14mila posti di lavoro. Gli organizzatori promettono che sarà una competizione eco-responsabile e che si eviteranno gli errori di Torino 2006.

I Giochi Olimpici Invernali  saranno una grande occasione non solo dal punto di vista sportivo ma anche per lo sviluppo della promozione internazionale dei territori coinvolti e per migliorare l’offerta culturale e il turismo di qualità. 


Un palcoscenico universale di emozioni
I palcoscenici italici che ospiteranno gli eventi non hanno eguali al mondo: Milano, Verona, Cortina, le Dolomiti (patrimonio Unesco), le Alpi Retiche; un concentrato di bellezze che dal 6 al 22 febbraio 2026 faranno da contorno alle gare che richiameranno migliaia di appassionati degli sport invernali e semplici turisti provenienti da tutto il mondo. Grandioso sarà l’effetto mediatico delle trasmissioni tv.



Ci pensate alle “medal aree” poste all’ombra delle guglie gotiche del Duomo di Milano, o ai piedi delle Tofane ? O ancora assistere alla cerimonia di chiusura dei Giochi nel catino della millenaria Arena di Verona ?

Le gare dei Giochi Olimpici Invernali 2026 saranno divise  fra tre regioni: Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige. Le competizioni di sci alpino, per esempio, si terranno a Bormio sulla pista Stelvio (per gli uomini) e a Cortina d’Ampezzo, sulla Olympia delle Tofane (per le donne).
A Livigno, nelle aree Mottolino, Sitas-Tagliede e Carosello 3000 andranno in scena gli eventi di snowboard e freestyle. A Cortina d’Ampezzo, sulla pista Eugenio Monti si svolgeranno le gare di bob, slittino e skeleton, mentre nello storico Stadio Olimpico del Ghiaccio, si assisterà alle gare di curling. Anterselva, in Alto Adige, sarà la sede del biathlon. Baselga di Pinè, Tesero e Predazzo (in Trentino) ospiteranno le gare di pattinaggio di velocità, sci di fondo e salto con gli sci.


I villaggi olimpici saranno tre: il principale a Milano, nella zona di Porta romana, il secondo, temporaneo, a Cortina d’Ampezzo, nella frazione di Fiames, mentre il terzo sarà allestito a Livigno.

 
A Milano, oltre San Siro (dove si svolgerà la cerimonia d’apertura - nel vecchio o nuovo stadio ?), i luoghi interessati dalle Olimpiadi saranno: il Mediolanum Forum di Assago, che per l’occasione verrà ristrutturato, ospiterà le gare di pattinaggio e short track;  il PalaSharp di Lampugnano e il nuovo palazzetto che sorgerà a Santa Giulia, ospiteranno le gare di hockey.




Felicità…

A Losanna, scene di giubilo hanno coinvolto i pezzi da novanta della delegazione italiana compreso l’imperturbabile presidente del Coni Giovanni Malagò. Balli e canti (Sala e Fontana hanno cantato “O mia bella Madunina”) e festeggiamenti per tutta la notte nella graziosa città svizzera affacciata sul lago Lemano.
Chissà, forse sul palco del CIO a Losanna, l’intervento delle nostre fuoriclasse Sofia Goggia e Michela Moioli ha fatto breccia sugli indecisi  per la votazione. Grazie al contributo delle due fantastiche atlete, della giovanissima campionessa di short track Elisa Confortola (accompagnata sul palco da Alberto Tomba) con il suo discorso “il Sogno”, e dal super video di presentazione della Balich Worldwide Shows di Marco Balich, il sogno italiano è diventato realtà.




Delegazione italiana a Losanna
Oltre alle atlete con medaglia olimpica  Arianna Fontana, Sofia Goggia, Michela Moioli, erano presenti:
Alberto Tomba, Armin Zoeggeler, Manuela Di Centa, Diana Bianchedi, Aldo Montano, Antonio Rossi, Giuseppe Abbagnale (presidente della federazione canottaggio), Alessandra Sensini (vice presidente Coni), Carlo Mornati (segretario generare del Coni) e il presidente del Comitato italiano paralimpico (Cip) Luca Pancall.
hinappi@oasport.it


Scene di giubilo anche a Milano in piazza Gae Aulenti e campane a festa a Cortina !!
Anche  Giuliano Razzoli, medaglia olimpica a Vancouver 2010 (dopo di lui in slalom speciale nessun italiano l’ha più vinta) è felice che i Giochi Olimpici Invernali 2026 vengano organizzati in Italia.

Dovrò gareggiare fino al 2026… “ ha detto sorridendo. Ma l’anagrafe è impietosa.

Razzoli, 34 anni, sta bene, ben consapevole, dopo l’ottima stagione, di essere di nuovo competitivo. Dopo un breve periodo di vacanza è già al lavoro per preparare la prossima stagione. Qualche giorno fa era sulle nevi dello Stelvio. 

In classifica ora si trova al 18esimo e il suo obiettivo è di arrivare nei primi 15.
non so dove potrò arrivare ma ci proverò… Avvicinarmi a Noel (e sorride)? … Tenterò.. in questo sport di scontato non c’è nulla”.

Una domanda mi sorge spontanea: vista la presenza a Losanna di medaglisti olimpici, come mai non è stato chiamato anche Giuliano Razzoli?

«Una medaglia non è meglio di un’altra, sono tutte straordinarie. Certo, quella di Giuliano Razzoli è stata particolare».
«L’oro di Vancouver nello slalom ha fatto esaltare l’Italia intera, poi è arrivata dallo sci alpino che è comunque la disciplina che ha maggiore visibilità. Un oro indescrivibile».
Parole del colonnello Mosso (da intervista de La Stampa) che nel 2018 ha lasciato il comando del Centro sportivo Esercito.




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