mercoledì 4 settembre 2019

Langhirano, in nome del Prosciutto Re



Un breve viaggio nella “Food Valley” per il Festival del Prosciutto (6-15 settembre), una grande kermesse fatta di cultura e buon cibo per celebrare il regale salume e per apprezzare le peculiari bellezze del territorio. E, non ultimo, fate un salto al "Rural Festival" (7-8 settembre) di Rivalta di Lesignano de' Bagni.
Le strade che da Parma solcano a nord la grassa pianura fino al Po e quelle che a sud ricamano i vellutati rigonfiamenti collinari, sono lastricate di storia, arte e sapori. Che sia il Culatello, il Parmigiano Reggiano, il Salame di Felino  o il Prosciutto di Parma percorrere questi itinerari del gusto è un’esperienza consigliabile a prescindere dalla scelta. 

Settembre, ad esempio, è il mese giusto per lasciarsi sedurre dalla “Strada del Prosciutto”, il salume la cui fama ha da tempo varcato i confini europei e al quale viene dedicato un brioso e gustoso festival  in quel di Langhirano

 Torrechiara val bene una sosta

Partendo da Parma, bella e raffinata città d’arte, si fa rotta verso sud in direzione di Langhirano . Dopo aver superato la borgata di Pilastro (14 km da Parma) ecco imporsi su un piedistallo collinare, il geometrico profilo del castello di Torrechiara, la cui bionda tonalità dei mattoni delle mura contrasta con il verde mantello dei vigneti che lo circondano. Maestoso e perfettamente conservato, questo monumento è un orgoglio dell’Italia castellana.

Pier Maria de’ Rossi, conte di San Secondo e Berceto, valoroso condottiero e abile politico,  lo  volle imponente, solido e al tempo stesso signorile, creando così un singolare connubio tra forza ed estetica. Più che al fragore delle armi, la storia della rocca, edificata tra il 1448 e il 1460, è legata alla delicata storia d’amore tra Pier Maria de’ Rossi e Bianca Pellegrini d’Arluno. Entrambi sposati si conobbero a Milano alla corte degli Sforza alleati dei De’ Rossi valoroso. Tra i due fu subito amore che si consumò, prima nel castello di Roccabianca (uno dei trenta che Pier Maria possedeva), poi, e per sempre, nell’alcova turrita di Torrechiara.

Per raggiungere il parcheggio (c’è anche un’area camper) più prossimo al castello, bisogna attraversare la pittoresca piazza del paese di Torrechiara, poi a piedi si raggiunge il complesso medioevale circondato da uno spesso involucro di tre giri di mura. 
Varcato il portone d’ingresso i visitatori compiono un salto a ritroso nel tempo tra robuste torri, cammini di ronda e panoramiche logge da cui lo sguarda spazia sul sereno paesaggio della Val Parma. Regala sorprese anche l'interno del castello con la ricchezza delle sale affrescate, principalmente a temi naturalistici, fantastici e grotteschi. Una meraviglia é la leggendaria Camera d'Oro dove protagonista degli affreschi di Benedetto Bembo é Bianca Pellegrini che "va pellegrina per aprichi colli su cui svettano torri e castelli in cerca dell'amato Pier Maria".



La sala è anche un gioiello di decorazione tardo-gotica con terrecotte a stampo, un tempo dorate, stemmi con le iniziali intrecciate dei due amanti, stucchi policromi e putti alati. Vale la pena soffermarsi anche nel salone degli Acrobati affrescato da Cesare Baglione. La visita al castello regala momenti e atmosfere dal fascino antico così come il borgo fuori le mura che ha mantenuto intatto l’aspetto medioevale nelle case (all’interno ci sono cantine che vendono eccellenti vini locali) e nella chiesetta di San Lorenzo. 

Verso Langhirano 
Una serie di rettilinei della SP665, separano Torrechiara da Langhirano; ma esiste una piacevole alternativa (molto apprezzata dai ciclisti) che partendo dal parcheggio del castello si arrampica sul dorso delle colline ricamate dai vigneti. Questo bucolico percorso domina dall’alto il castello di Torrechiara e la Val Parma, e attraversa il regno della Malvasia e del Sauvignon, vini leggeri e frizzanti che possono essere degustati e acquistati nelle numerose aziende vinicole di Casatico. Tra le cantine segnaliamo la Lamoretti che oltre a produrre squisiti vini, offre un affaccio spettacolare sui vigneti e sulla mole turrita di Torrechiara. Da Casatico la strada scende repentina e si ricongiunge alla direttrice principale per Langhirano.


"Langhirano terra del prosciutto", informa il grande cartello posto all'ingresso del paese; prosciutto dolce e delicato, quello "dalle fette rosseggianti che si sciolgono in bocca", come amava dire il giornalista buongustaio Gianni Brera. Langhirano ha costruito le sue fortune sull'industria legata alla stagionatura di questo prezioso salume, il cui inimitabile aroma e la peculiare dolcezza sono dovute al vento proveniente dalla Versilia, che asciuga l'aria e si carica dei profumi delle pinete e dei castagneti.
Una vera manna per l'operazione di stagionatura che avviene in quei grandi  e anonimi edifici, ben visibili ovunque, dalle numerose finestre alte, strette e contrapposte. Passeggiare nei grandi saloni foderati di prosciutti di un'azienda produttrice (durante una visita guidata organizzata nel contesto del  Festival del Prosciutto, ) é un'esperienza stimolante e gustosa, grazie alla degustazione a fine visita.

La “pinacoteca del gusto”
A Langhirano, negli edifici dell’ex Foro Boario, sorge  il Museo del prosciutto e dei Salumi di Parma ( uno dei musei del cibo della provincia di Parma), articolato in otto sezioni tematiche che propongono un interessante viaggio legato alla storia del prosciutto partendo dalla fonte, ossia analizzando le diverse razze di suini. Si passa poi alla conoscenza delle tecniche dell’antica norcineria (attraverso strumenti di lavoro, antichi documenti e fotografie) e dell’importanza conclamata del prosciutto nella storia e nella gastronomia. Non mancano interessanti filmati sulla lavorazione del prosciutto, come non manca la possibilità di assaggio del prodotto nell’adiacente Museum Shop.


Acquista, mangia e bevi
lungo quest’itinerario dove storia e sapori vanno a braccetto, ecco un interessante giro d’indirizzi.
Torrechiara:
Azienda Agricola la Madonnina  : suggestiva location con agriturismo, sosta camper, ristorante, cantina. Nell'ampia sala si possono gustare pietanze della casa con abbinamenti di sapori molto particolari come polenta e Saba o cioccolata e vino rosso e non mancano i salumi locali

Casatico:
Azienda Agricola Lamoretti : 21 ettari di vigneti a ridosso del castello di Torrechiara che la famiglia cura con amore e passione. Tra tra gli eccellenti vini prodotti si segnalano la Malvasia e  il famoso passito “Vino del Campo”.

Langhirano:
Bar52 (via del Popolo 52 – tel. 0521 861266   ) il posto giusto per una degustazione prelibata (prosciutto, salame di Felino, culatello di Zibello, coppa di Parma, formaggi, sottaceti e vini dei Colli)
Prosciutteria e Bottega dei Sapori  di Luigi Piovani(Via Martiri della Libertà 27) degustazione e vendita di prodotti tipici della Val Parma. E’ assolutamente necessario chiamare il 335 6664220. Molto apprezzata la vendita online di prodotti delle migliori “firme”.
Stadirano di Lesignano Bagni
Il “Vecchio Mulino: (3,5 km da Langhirano lungo la strada per Lesignano) locanda d’altri tempi dove ancora sono presenti i macchinari del vecchio mulino. Una turbina mossa dall’acqua del torrente produce l’energia elettrica sufficiente al fabbisogno della struttura. Nelle accoglienti salette interne si gustano ottimi salumi, deliziosi tortelli alle erbette, squisita carne alla piastra e un divino lambrusco; una vera officina del gusto. Nel parcheggio antistante la locanda c’è posto anche per i camper.

Rural Festival (7-8 settembre)
A pochi chilometri da Langhirano, a Rivalta di Lesignano de' Bagni, va in scena una festa che fa rivivere la più nobile e genuina tradizione contadina. La strada per arrivare a questo luogo bucolico, perso tra le colline, è emozionante. L'evento, che abbiamo vissuto in una precedente edizione, si trasforma in una magica  full immersion nel patrimonio rurale autoctono (razze animali, prodotti vegetali e frutti ormai rari) di Emilia Romagna, Toscana e Liguria.

Ecco alcune immagini

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