Un breve viaggio nella
“Food Valley” per il Festival del Prosciutto (6-15 settembre), una grande
kermesse fatta di cultura e buon cibo per celebrare il regale salume e per
apprezzare le peculiari bellezze del territorio. E, non ultimo, fate un salto al "Rural Festival" (7-8 settembre) di Rivalta di Lesignano de' Bagni.
Le strade che da Parma solcano a nord la grassa pianura
fino al Po e quelle che a sud ricamano i vellutati rigonfiamenti collinari,
sono lastricate di storia, arte e sapori. Che sia il Culatello, il Parmigiano
Reggiano, il Salame di Felino o il Prosciutto
di Parma percorrere questi itinerari del gusto è un’esperienza consigliabile a
prescindere dalla scelta.
Settembre, ad esempio, è il mese giusto per lasciarsi sedurre dalla “Strada del Prosciutto”, il salume la cui fama ha da tempo varcato i confini europei e al quale viene dedicato un brioso e gustoso festival in quel di Langhirano.
Torrechiara val bene una sosta
Settembre, ad esempio, è il mese giusto per lasciarsi sedurre dalla “Strada del Prosciutto”, il salume la cui fama ha da tempo varcato i confini europei e al quale viene dedicato un brioso e gustoso festival in quel di Langhirano.
Torrechiara val bene una sosta
Partendo da Parma, bella e raffinata città d’arte, si fa rotta verso sud in direzione di Langhirano . Dopo aver superato la borgata di Pilastro (14 km da Parma) ecco imporsi su un piedistallo collinare, il geometrico profilo del castello di Torrechiara, la cui bionda tonalità dei mattoni delle mura contrasta con il verde mantello dei vigneti che lo circondano. Maestoso e perfettamente conservato, questo monumento è un orgoglio dell’Italia castellana.
Pier Maria de’ Rossi, conte di San
Secondo e Berceto, valoroso condottiero e abile politico, lo
volle imponente, solido e al tempo stesso signorile, creando così un
singolare connubio tra forza ed estetica. Più che al fragore delle armi, la
storia della rocca, edificata tra il 1448 e il 1460, è legata alla delicata
storia d’amore tra Pier Maria de’ Rossi e Bianca Pellegrini d’Arluno. Entrambi
sposati si conobbero a Milano alla corte degli Sforza alleati dei De’ Rossi
valoroso. Tra i due fu subito amore che si consumò, prima nel castello di Roccabianca (uno dei trenta che Pier
Maria possedeva), poi, e per sempre, nell’alcova turrita di Torrechiara.
Per
raggiungere il parcheggio (c’è anche un’area camper) più prossimo al castello,
bisogna attraversare la pittoresca piazza del paese di Torrechiara, poi a piedi
si raggiunge il complesso medioevale circondato da uno spesso involucro di tre
giri di mura.
Varcato il portone d’ingresso i visitatori compiono un salto a ritroso nel tempo tra robuste torri, cammini di ronda e panoramiche logge da cui lo sguarda spazia sul sereno paesaggio della Val Parma. Regala sorprese anche l'interno del castello con la ricchezza delle sale affrescate, principalmente a temi naturalistici, fantastici e grotteschi. Una meraviglia é la leggendaria Camera d'Oro dove protagonista degli affreschi di Benedetto Bembo é Bianca Pellegrini che "va pellegrina per aprichi colli su cui svettano torri e castelli in cerca dell'amato Pier Maria".
La sala è anche un gioiello di decorazione tardo-gotica con terrecotte a stampo, un tempo dorate, stemmi con le iniziali intrecciate dei due amanti, stucchi policromi e putti alati. Vale la pena soffermarsi anche nel salone degli Acrobati affrescato da Cesare Baglione. La visita al castello regala momenti e atmosfere dal fascino antico così come il borgo fuori le mura che ha mantenuto intatto l’aspetto medioevale nelle case (all’interno ci sono cantine che vendono eccellenti vini locali) e nella chiesetta di San Lorenzo.
Verso Langhirano
Una serie di rettilinei della SP665,
separano Torrechiara da Langhirano; ma esiste una piacevole alternativa (molto
apprezzata dai ciclisti) che partendo dal parcheggio del castello si arrampica
sul dorso delle colline ricamate dai vigneti. Questo bucolico percorso domina
dall’alto il castello di Torrechiara e la Val Parma, e attraversa il regno
della Malvasia e del Sauvignon, vini leggeri e frizzanti che possono essere
degustati e acquistati nelle numerose aziende vinicole di Casatico. Tra le
cantine segnaliamo la Lamoretti che oltre a produrre squisiti
vini, offre un affaccio spettacolare sui vigneti e sulla mole turrita di
Torrechiara. Da Casatico la strada scende repentina e si ricongiunge alla direttrice principale per Langhirano.
Varcato il portone d’ingresso i visitatori compiono un salto a ritroso nel tempo tra robuste torri, cammini di ronda e panoramiche logge da cui lo sguarda spazia sul sereno paesaggio della Val Parma. Regala sorprese anche l'interno del castello con la ricchezza delle sale affrescate, principalmente a temi naturalistici, fantastici e grotteschi. Una meraviglia é la leggendaria Camera d'Oro dove protagonista degli affreschi di Benedetto Bembo é Bianca Pellegrini che "va pellegrina per aprichi colli su cui svettano torri e castelli in cerca dell'amato Pier Maria".
La sala è anche un gioiello di decorazione tardo-gotica con terrecotte a stampo, un tempo dorate, stemmi con le iniziali intrecciate dei due amanti, stucchi policromi e putti alati. Vale la pena soffermarsi anche nel salone degli Acrobati affrescato da Cesare Baglione. La visita al castello regala momenti e atmosfere dal fascino antico così come il borgo fuori le mura che ha mantenuto intatto l’aspetto medioevale nelle case (all’interno ci sono cantine che vendono eccellenti vini locali) e nella chiesetta di San Lorenzo.
Verso Langhirano
"Langhirano terra del prosciutto", informa il grande cartello posto all'ingresso del paese; prosciutto dolce e delicato, quello "dalle fette rosseggianti che si sciolgono in bocca", come amava dire il giornalista buongustaio Gianni Brera. Langhirano ha costruito le sue fortune sull'industria legata alla stagionatura di questo prezioso salume, il cui inimitabile aroma e la peculiare dolcezza sono dovute al vento proveniente dalla Versilia, che asciuga l'aria e si carica dei profumi delle pinete e dei castagneti.
Una
vera manna per l'operazione di stagionatura che avviene in quei grandi
e anonimi edifici, ben visibili ovunque, dalle numerose finestre alte,
strette e contrapposte. Passeggiare nei grandi saloni foderati di
prosciutti di un'azienda produttrice (durante una visita guidata
organizzata nel contesto del Festival
del Prosciutto, ) é un'esperienza stimolante e gustosa, grazie alla degustazione a fine visita.
La
“pinacoteca del gusto”
A Langhirano, negli edifici dell’ex Foro Boario,
sorge il Museo del prosciutto e dei Salumi di Parma
( uno dei musei
del cibo della provincia di Parma), articolato in otto sezioni
tematiche che propongono un interessante viaggio legato alla storia del
prosciutto partendo dalla fonte, ossia analizzando le diverse razze di suini.
Si passa poi alla conoscenza delle tecniche dell’antica norcineria (attraverso
strumenti di lavoro, antichi documenti e fotografie) e dell’importanza conclamata
del prosciutto nella storia e nella gastronomia. Non mancano interessanti
filmati sulla lavorazione del prosciutto, come non manca la possibilità di
assaggio del prodotto nell’adiacente Museum Shop.
Acquista,
mangia e bevi
lungo quest’itinerario dove storia e sapori vanno
a braccetto, ecco un interessante giro d’indirizzi.
Torrechiara:
Azienda Agricola la Madonnina : suggestiva location con agriturismo, sosta
camper, ristorante, cantina. Nell'ampia sala si possono gustare pietanze della
casa con abbinamenti di sapori molto particolari come polenta e Saba o cioccolata
e vino rosso e non mancano i salumi locali
Casatico:
Azienda Agricola Lamoretti : 21 ettari di
vigneti a ridosso del castello di Torrechiara che la famiglia cura con amore e
passione. Tra tra gli eccellenti vini prodotti si segnalano la Malvasia e il famoso passito “Vino del Campo”.
Langhirano:
Bar52 (via del
Popolo 52 – tel. 0521 861266 ) il posto
giusto per una degustazione prelibata (prosciutto, salame di Felino, culatello
di Zibello, coppa di Parma, formaggi, sottaceti e vini dei Colli)
Prosciutteria
e Bottega dei Sapori di Luigi
Piovani(Via Martiri della Libertà
27) degustazione e vendita di prodotti tipici della Val Parma. E’ assolutamente
necessario chiamare il 335 6664220. Molto apprezzata la vendita online di
prodotti delle migliori “firme”.
Stadirano di
Lesignano Bagni
Il “Vecchio Mulino: (3,5 km da Langhirano
lungo la strada per Lesignano) locanda d’altri tempi dove ancora sono presenti
i macchinari del vecchio mulino. Una turbina mossa dall’acqua del torrente
produce l’energia elettrica sufficiente al fabbisogno della struttura. Nelle
accoglienti salette interne si gustano ottimi salumi, deliziosi tortelli alle
erbette, squisita carne alla piastra e un divino lambrusco; una vera officina
del gusto. Nel parcheggio antistante la locanda c’è posto anche per i camper.
Rural Festival (7-8 settembre)
A pochi chilometri da Langhirano, a Rivalta di Lesignano de' Bagni, va in scena una festa che fa rivivere la più nobile e genuina tradizione contadina. La strada per arrivare a questo luogo bucolico, perso tra le colline, è emozionante. L'evento, che abbiamo vissuto in una precedente edizione, si trasforma in una magica full immersion nel patrimonio rurale autoctono (razze animali, prodotti vegetali e frutti ormai rari) di Emilia Romagna, Toscana e Liguria.
Ecco alcune immagini
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