Garmisch-Partenkirchen, è una meta
esclusiva e piena di fascino, adagiata ai piedi dello Zugspitze, il "Piccolo Cervino di Baviera". Ed è proprio su questa
montagna che si provano, con o senza gli sci, emozioni e sensazioni
indescrivibili.
A Garmisch-Partenkirchen,
la Cortina di Baviera, è proprio la neve, coccolata come il più prezioso dei
tesori, la fonte e il teatro di ogni attività turistica.Tutto iniziò nel 1936
allorché ospitò i Giochi Olimpici Invernali. Questo evento trasformò Garmisch
in una delle regine europee delle nevi occogliendo ogni anno importanti
manifestazioni legate agli sport bianchi (tra queste anche il Torneo dei
Quattro Trampolini).
I due ex villaggi (furono uniti nel
1935 da Adolf Hitler), Garmisch e Partenkirchen, separati fisicamente
dalla ferrovia per Monaco, hanno comunque mantenuto fisionomie e atmosfere
diverse: più tranquilla e pittoresca Partenkirchen,
esclusiva e ricca di charme Garmisch.
Tutto il bello di Partenkirchen è concentrato nella Ludwigstrasse,incorniciata da antiche case dalle facciate inondate
di affreschi in stile Lüftlmalerei
(affreschi a cielo aperto).
A Garmisch, invece, non si finirebbe mai
di passeggiare in Marienplatz e nel
resto dell’armonioso centro storico, tra case splendidamente affrescate, dove
occhieggiano le vetrine di negozi alla moda e di artigianato. Da non mancare la
sosta in locali tipici (al Kurpark
Pavillon o al Kronner) per
gustare leccornie e piatti tipici. Tra le testimonianze del passato sicuramente
da vedere é la
barocca Neue Pfarrkirche
St. Martin, l’Alte Apotheke,
antica farmacia del 1790 e ,un po’ più defilata, la Alte
Kirche St.Martin,
la più vecchia chiesa di Garmisch,
un gioiellino gotico risalente al 1280 ricco di affreschi.
Emozioni
a un passo dal cielo
Scrutando tra le dirupate pareti dello Zugspitze (2962 m), viene da pensare come sia possibile che una ferrovia arrivi fino a soli 260 metri dall’appuntita vetta. Invece, imitando gli svizzeri che in tema di ferrovie mozzafiato sono maestri, nel 1928 è entrata in servizio una cremagliera che s’inerpica per 19 chilometri fino a 2600 metri, superando un dislivello di 1728 metri. Il viaggio inizia a Garmisch alla Bayerische Zugspitzbahn, a bordo di un trenino che percorre l’incantata valle del Loisach fino Ebsee dove sono in attesa le carrozze della cremagliera che salgono alla vetta.
Il tragitto è assolutamente spettacolare: prima si snoda tra abetaie con scorci sul lago Eibsee, poi s’infila in galleria (4,9 km) con una pendenza del 25%. Quando dalla stazione d’arrivo (sempre in galleria) si esce all’aperto sullo Zugspitzplatt, lo spettacolo che si apre davanti agli occhi è strabiliante; a perdita d’occhio è un susseguirsi di cime che spuntano una dietro l’altra. Più in basso si apre il mare di neve del ghiacciaio, ricamato dalle piste da sci dove danzano sciatori e snowborders. Neve, ghiaccio e luce abbagliante e, come recita una locandina pubblicitaria, “il cielo è veramente blu e la neve più bianca che in qualsiasi altro posto della Baviera “.
A pochi passi dal rifugio SonnAlpin, che offre specialità bavaresi e una terrazza dove crogiolarsi al sole, si staglia una chiesetta, la più alta in quota di Germania, consacrata nel 1981 dall’allora cardinale Ratzinger. Trecento metri più in alto e raggiungibile in funivia, si erge la vetta dello Zugspitze (indicata da una croce dorata), che la Germania condivide con l’Austria.
Il complesso costruito attorno alla
cresta, ospita la stazione a monte della funivia ( qui arriva anche la
Eibseebahn e la Tiroler Zugspitzbahn
proveniente da Ehrwald nel Tirolo austriaco), una mostra sulla storia dello Zugspitze, un negozio di
artigianato e souvenir. Due sono i ristoranti panoramici, il Lounge 2962 e il Gipfelalm (che riproduce una pittoresca birreria bavarese) dove
gustare specialità culinarie come
gulasch di cervo, finferli con
crauti in agrodolce, canederli e marmellata di mirtilli, comodamente seduti
dietro le vetrate.
Il clou di questo luogo in alta quota
è l’ampia terrazza panoramica in parte arditamente sospesa nel vuoto. Qui ci si
perde nella bellezza di un panorama mozzafiato a 360° che abbraccia un numero
impressionante di vette. Se il cielo è terso (noi abbiamo avuto questa fortuna)
aguzzando lo sguardo si possono individuare, il Grossglockner, il Piz
Bernina e laggiù all’orizzonte la
torre della televisione di Monaco di
Baviera. Questa è la magia che offre lo Zugspitze,
il piccolo Cervino di Baviera.
Tutti in
pista
A Garmisch-Partenkirchen
, oltre allo Zugspitze, gli appassionati di
sci possono contare su un comprensorio articolato e piacevole. Tra le piste si
segnala la Gudiberg (viene
utilizzata anche per gare di slalom), la nervosa e spettacolare Kandahar (discesa libera e SG). Poi c’è
l’arena dell’Hausberg adatta ai
principianti, mentre più in quota si trova l’Alpspitze che sciorina piste più impegnative e panorami mozzafiato.
Per una vista da brivido, tolti gli sci, bisogna affacciarsi dalla nuovissima Alpspix Platform, una terrazza a forma
di “x” sospesa nel vuoto.
Gli amanti del fondo e delle passeggiate in mezzo al
silenzio, potranno percorrere lunghe piste
e sentieri che si snodano nel fondovalle, punteggiato di caratteristici fienili di
legno.
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