Ogni volta che vado a Milano ed esco dalle
ciclopiche volte della Stazione Centrale e mi affaccio sull’ampia
e luminosa Piazza Duca d’Aosta,
inevitabilmente poso lo sguardo sui moderni grattacieli in calcestruzzo e vetro
che presidiano i lati della piazza e gli immediati dintorni. Un edificio su
tutti é il Pirellone,
il grattacielo progettato dall’architetto Giò
Ponti e simbolo del dinamismo lombardo anni 60.
Ma le verticali presenze di piazza Duca d’Aosta e quelle della vicina Piazza della Repubblica non sono niente rispetto a quelle che fanno capolino sullo sfondo oltre i tetti dei palazzi e che tratteggiano il nuovo skyline della metropoli lombarda.
Ma le verticali presenze di piazza Duca d’Aosta e quelle della vicina Piazza della Repubblica non sono niente rispetto a quelle che fanno capolino sullo sfondo oltre i tetti dei palazzi e che tratteggiano il nuovo skyline della metropoli lombarda.
Da
qualche tempo la città della “Madunina”, oltre a lustrare i suoi gioielli
d’arte, che sono numerosissimi e a volte nascosti nella sua austera veste
architettonica, sta modificando il suo volto con interventi all’avanguardia di
riqualificazione urbana di aree che mostravano i segni del tempo. L’ambizioso
progetto Porta Nuova (tra i più
importanti a livello europeo) ha letteralmente
trasformato le aree circostanti i quartieri Garibaldi, Isola e Varesine.
Verso Piazza xxv Aprile
Dalla Stazione Centrale per raggiungere questo avveniristico sito bastano cinque minuti di metrò (M2) scendendo alla stazione di Porta Garibaldi, ma io scelgo un percorso più articolato che, “cammin facendo”, mi porta a scoprire un angolo pittoresco e divertente di Milano.
Dalla Stazione Centrale per raggiungere questo avveniristico sito bastano cinque minuti di metrò (M2) scendendo alla stazione di Porta Garibaldi, ma io scelgo un percorso più articolato che, “cammin facendo”, mi porta a scoprire un angolo pittoresco e divertente di Milano.
Con la M3 in due minuti raggiungo Piazza della Repubblica, una delle più
vaste d’Italia e da qui inizia la passeggiata che in 15 minuti (percorso anche
ciclabile), porta in Piazza XXV Aprile.
Su un lato della piazza, da poco pedonalizzata, sorge l’edificio che fino al
2012 ha ospitato il celebre Teatro
Smeraldo, mentre ora, ad evocare le atmosfere del teatro popolare e
musicale, c’è Eataly
che lo fa attraverso una variegata “musica del gusto”. Attraversato
l’arco ottocentesco di Porta Garibaldi,
m’incammino per Corso Como, tra
vecchie case, vetrine di negozi e ristoranti. La strada, lunga poco più di 200
metri e pedonalizzata, è una suggestiva meta della “Milano da bere” ; milanesi, turisti e vip ci vanno soprattutto alla
sera e affollano
lounge bar, ristoranti e discoteche.
Corso Como |
La
traversa, Via Vincenzo Capelli, è il filo del tempo che unisce la vecchia
Milano di Corso Como con la
futuristica e sopraelevata piazza Gae Aulenti. La raggiungo percorrendo
una suggestiva passerella ciclopedonale che offre una panoramica veduta su palazzi dalle forme slanciate e armoniose,
come la Diamond Tower (detta
anche Diamantone, alta 143 m) dalla forma sfaccettata come un diamante e la Torre Solaria (la torre residenziale più alta d’Italia). Ed
eccomi nella Potsdamer Platz della nuova Milano:
piazza dalla forma circolare e con al centro tre scenografiche fontane,
dove si specchiano le immense facciate di cristallo dei grattacieli. Le fontane
al tramonto si illuminano e con le sinuose panchine in marmo che le coronano
creano uno spazio molto suggestivo. Ammiro anche alcune installazioni
artistiche come le 23 trombe dorate (di Alberto Garutti) e il “Solar tree” (di
Ross Lovegrove) l’albero solare che illumina la piazza.
Piazza Gae Aulenti |
Mi aggiro stupefatto in
questa piazza con lo sguardo all’insù, tra giochi di luce, acciaio, vetro,
sagome curve che svettano a un passo dal cielo. E sempre più in alto punta la
sottile guglia a spirale della Torre Unicredit Progettata dall’archistar argentino Cesar Pelli, la Torre Unicredit è il grattacielo più alto d’Italia (20esimo al
mondo) ed è stato costruito con tecnologia ecosostenibile. In occasione di
particolari eventi si può salire al 25esimo piano da cui si ode un panorama
unico.
Sulla modernissima piazza Gae Aulenti, si affacciano negozi, una libreria con ristorante, un open bar e una gelateria della linea Grom.
Sulla modernissima piazza Gae Aulenti, si affacciano negozi, una libreria con ristorante, un open bar e una gelateria della linea Grom.
Mi
gusto un ottimo gelato e poi di nuovo fuori ad ammirare e fotografare nella
luce del tramonto altri “protagonisti” della “città verticale”, come la coppia
di grattacieli, chiamati “bosco verticale”, progettati da Stefano Boeri. La particolarità di
questi innovativi edifici e che, oltre agli umani ospitano migliaia di piante
di specie diverse tanto da creare una vera foresta, sulle terrazze naturalmente.
Il “ bosco verticale “ ha vinto il
premio “International Highrise Award”, che ogni due anni viene assegnato al
grattacielo più innovativo del mondo.
bosco verticale |
Più
lontano alle spalle del bosco verticale brilla la slanciata
mole di Palazzo Lombardia (nuova sede della
Regione – si sale al belvedere
tutte le domeniche ) e sullo sfondo il vecchio ma sempre attuale Pirellone.
Mi è
piaciuta la nuova Milano e a bordo
del Frecciarossa (preso alla stazione Garibaldi a 5 minuti da Piazza Aulenti),
che in 40 minuti mi riporta a Reggio Emilia, penso: “ Milan l’è un gran Milan” anche nel progettare il suo futuro,
orientato al business ma anche per offrire una migliore vivibilità a cittadini
e turisti.
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