mercoledì 20 novembre 2024

I primi 200 anni del Museo Egizio di Torino


 ll Museo Egizio di Torino, il secondo per importanza al mondo dopo quello del Cairo,  celebra il suo 200esimo anniversario con una grande festa, il "Festival 200.  


Il Museo Egizio è uno dei luoghi iconici di Torino e tappa irrinunciabile per chi visita questa sorprendente metropoli. Certo, il Museo Egizio si può visitare in versione digitalizzata, ma entrare fisicamente nelle sue sale produce emozioni ineguagliabili.


Com'è cambiato il Museo Egizio
La prima volta che abbiamo visitato (erano gli anni 90) il Museo Egizio, la collezione era sistemata su un piano e in una situazione abbastanza disordinata, peraltro, in condivisione con la Galleria Sabauda. Quindi bisognava fare ordine, e soprattutto trovare nuovi spazi espositivi.

Nel corso degli anni così è stato. Il “work in progress” è stato evidente, soprattutto negli anni successivi alle Olimpiadi Invernali di Torino del 2006. “Deus ex machina” dell’operazione di trasformazione, è stato il direttore Christian Greco coadiuvato da uno spumeggiante team di giovani egittologi.

Christian Greco - foto dal web

La ristrutturazione è durata 5 anni e nel 2015 il Museo Egizio ha riaperto al pubblico nella sua veste più splendente (noi l’abbiamo “rivisitato” nel 2019) e razionale, occupando 5 piani dell’imponente palazzo barocco del Collegio dei Nobili. Molto gradita dai visitatori è la differenziazione fra percorsi per adulti e bambini, facilitando la fruizione del ricco percorso museale, che ripercorre la storia dal 4000 a.C. al 700 d.C.

Entrando nel Museo, la sensazione di stupore inizia nelle sale del piano terra (l’allestimento è del grande scenografo Dante Ferretti), popolate da monumentali statue. (QUI la descrizione esauriente del museo).


Il Bicentenario e il nuovo look del Museo 

Il Museo Egizio cambia di nuovo il look, con nuovi e prestigiosi allestimenti all’insegna dell’innovazione e di tecnologie avanzate per migliorare la fruizione delle collezioni. ”Un museo che non deve essere solo un contenitore di capolavori, ma un luogo inserito nel tessuto sociale”. In altri termini “un luogo di incontri, scambi e cultura”: parole del direttore Christian Greco

Oggi, 20 novembre 2024, primo giorno dei festeggiamenti per il bicentenario, alle ore 12, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato il primo visitatore ad ammirare i nuovi allestimenti. "Magnifico museo", ha detto il Presidente.



La Galleria dei Re, sorprenderà i visitatori con un nuovo allestimento scenografico, curato dallo studio Oma di Rotterdam, che rispetto alla penombra (creata da Dante Ferretti) che avvolgeva le grandi statue, è più luminoso e inoltre permette di ammirare le statue più da vivino. Ci sarà Ramses II e intorno i faraoni esposti in senso cronologico.

Galleria dei Re ancora incompiuta

Con il titolo “Materia.Forma del tempo” si inaugura il nuovo e peculiare allestimento permanente del Museo Egizio, che riunisce oltre seimila reperti tra legni, vasi e pigmenti provenienti dai depositi. L’allestimento pone dunque al primo posto la “materialità, il contesto di provenienza e le funzioni degli oggetti per ricostruirne una biografia approfondita” (Evelina Christillin –Presidente del Museo e Christian Greco –direttore)

L’accesso alla Piazza egizia (l’allestimento sarà completato nel 2025), alla libreria, al giardino, all’ipogeo e alla cappella rupestre di Ellesija sarà gratuito, offrendo così un’esperienza culturale accessibile a tutti. Il Tempio nubiano di Ellesija, fu donato dal presidente egiziano Nasser nel 1966, in segno di gratitudine per l'aiuto italiano per salvare Assuan dalle acque della nuova diga. 

Ellesija

Un altro allestimento è dedicato al corredo funebre di Nefertari, leggendaria sposa del faraone Ramses II. 


Torino val bene una visita… e forse di più..


L’ex capitale sabauda e d’Italia, adagiata all’ombra delle Alpi e accarezzata dal Po e dalla Dora Riparia, sfoggia un’insospettabile vocazione turistica. STREPITOSA, nei suoi palazzi vestiti a festa come si addice a una città dal passato regale; SORPRENDENTE, nell’ultramoderno fermento edilizio e con i simboli della Torino industriale trasformati in moderni centri di cultura e di shopping; DELIZIOSA, con i suoi caffè storici; EFFERVESCENTE, nelle manifestazioni di rilevanza mondiale, che spaziano dall’arte al design,dal cinema allo sport e alle prelibatezze della tavola.

Nel periodo natalizio, l’intrigante illuminazione notturna  che accarezza i monumenti e i ponti sul Po, dona a Torino un’atmosfera dal sapore vagamente parigino.


Torino possiede un’infinità di cose da vedere e scoprire e ci vogliono almeno 2 giorni di permanenza.


Ecco un itinerario suggerito per sfruttare al meglio il tempo (facendo una scelta sui musei da visitare):

GIORNO 1: centro storico



-   Il Polo Reale (Palazzo Reale, Palazzo Madama, Galleria Sabauda,        Duomo e Cappella della Sindone, Piazza Castello)

-    Mole Antonelliana (con il museo del Cinema)

-  Piazza San Carlo (con sosta in uno dei caffè storici –Torino o Baratti&Milano)

-    Le vie dello shopping (Via Roma, via Garibaldi, via Po)

  

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GIORNO  2:



-      Il Quadrilatero Romano

-      I murales di Borgo Campidoglio

-      Le installazioni moderne di Corso Mediterraneo

-      Monte dei Capuccini

-      Eataly Torino Lingotto

-      Il Valentino

-   Giro dei caffè storici (tra questi il Bicerin dove andava il Conte di Cavour per gustare il “bicerin”, bevanda calda a base di cioccolato, caffè e crema di latte)

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