giovedì 7 novembre 2024

A Calestano (PR) per la fiera del tartufo

 
Tra le fiere dedicate al tartufo che vanno in scena sull territorio italiano, merita attenzione quella dedicata al “tartufo uncinato di Fragno” (ultima data domenica 10 novembre) che si svolge a Calestano, affascinante borgo dell’Appennino Parmense.


La Fiera Nazionale del Tartufo di Fragno non è solo occasione per degustare piatti tipici a base di questa prelibatezza, ma anche quella di partecipare a dimostrazioni di ricerca del tartufo, di scoprire il nucleo antico di Calestano ed immergersi nella sua atmosfera autentica. Ne vale la pena: noi a Calestano ci siamo stati nel 2012, in occasione della Fiera del Tartufo (le foto del paese e della festa sono di quel periodo).

Raggiungere Calestano


Per raggiungere Calestano la direttrice stradale più comoda e veloce è quella che da Felino, costeggiando la bellissima Val Baganza, porta a Berceto. Nel nostro viaggio, invece, siamo partiti da Langhirano e abbiamo percorso la dinoccolata SP61, che serpeggia tra prati e ciuffi di bosco con scorci sulla Val Parma

Lungo questa strada, a sud di Langhirano, s’incontra la chiesa di Manzano nella cui canonica ha vissuto e lavorato Emanuele Modica  conosciuto nel mondo artistico come il “pittore della tenda” o  il pittore antimafia. Nella casa museo si ammirano le opere dell’artista, deceduto nel 2023.

Proseguendo sulla Sp61 si passa per Quinzano, si prosegue con ampi panorami per il Passo di Fragno e da qui si scende toccando il mini borgo di Fragno (siamo nella terra del del tartufo nero di Fragno). Più in basso il panorama si apre sul paese di Calestano.


Un po’ di storia

La storia di Calestano risale a tempi antichi, anche se la sua documentazione storica è principalmente legata al Medioevo. Durante questo periodo fece parte dei possedimenti dei vescovi di Parma e in seguito di potenti famiglie nobiliari che gestivano il territorio (I Fieschi e i Tarasconi). Nel corso dei secoli, il paese si sviluppò come centro agricolo e artigianale, mantenendo una forte connessione con le tradizioni locali.

Fiera del Tartufo

Questa fiera è una vetrina per i tartufai locali, presso i quali è possibile acquistare tartufi freschi e degustare piatti tipici a base di tartufo.



Durante l’evento, si può assistere anche a dimostrazioni di ricerca del tartufo con i cani, che è sempre un'esperienza interessante per comprendere come avviene la raccolta di questo prezioso “fungo ipogeo”.

A rendere vivace e saporita la festa, in ogni edizione c’è un ricco calendario di eventi, come degustazioni, escursioni, giochi, mercati, menu ad hoc nei ristoranti e show musicali.



Per le vie del borgo

Basta lasciarsi sedurre dal profumo del “Tuber Uncinatum” (per le creste delle spore ad uncino) e infilarsi tra le bancarelle che presidiano le pittoresche strade lastricate del centro storico di Calestano, annusare il divino tartufo e consultare i menù proposti dalle trattorie. 



Passeggiando per le vie, i vicoli, i passaggi a volta, tra le case in pietra dell’antico borgo, si ammirano angoli suggestivi che narrano la vita rurale di un tempo.



Da vedere la chiesa parrocchiale di origini medioevali ma riveduta nel 1700. L'interno è arricchito da pregevoli dipinti. Di notevole interesse architettonico è il settecentesco Palazzo Coruzzi, con la sua corte impreziosita da eleganti logge.



Il tartufo 


In sintesi, il tartufo nero di Fragno è una vera e propria eccellenza gastronomica che arricchisce il patrimonio culinario dell'Appennino Parmense. Al tartufo uncinato di Fragno è stato dedicato un museo (inaugurato il 15 giugno 2024), che va ad incrementare la lista dei Musei del Cibo della Provincia di Parma.

Il museo del tartufo è alloggiato negli antichi sotterranei del Municipio di Calestano, dove oltre ai vari pannelli informativi, a elementi multimediali e a particolari scenografie (c’è anche la simulazione della ricerca del tartufo) è presente la sala della gastronomia, che propone ricette d’epoca e peculiari abbinamenti.

Dintorni di Calestano

Calestano si trova in posizione panoramica, sulla destra della media valle del torrente Baganza e il mondo collinare che lo circonda, ricco di prati e boschi, offre percorsi escursionistici (a piedi, in bici e a cavallo) attraverso scenari di natura incontaminata.

Sul territorio sono presenti luoghi di grande suggestione, come la singolare catena dei Salti del Diavolo, la Via degli Scalpellini e il castello di Ravarano (pare ospiti alcuni fantasmi). 



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