Sulla pista di Gurgl nell’Otzal, tripletta austriaca con Feller, Schwarz, Matt. Per l’Italia grande recupero di Kastlunger (13esimo), delude Vinatzer (26esimo), Razzoli inforca.
La località di Obergurgl-Hochgurgl, situata all’estremità della valle Ötztal, è salita alla ribalta ospitando per la prima volta un’emozionante gara di slalom di Coppa del Mondo. Questa località del Tirolo, abbracciata da montagne che superano i 3000 metri, vanta uno dei comprensori sciistici più straordinari delle Alpi
Prima della gara c’era
attesa per le prove dei soliti noti: Kristoffersen,
che in questa stagione cercherà di conquistare il suo quarto titolo; Noel, oro olimpico a Pechino, che deve riemergere da gare
opache.
Occhi puntati sugli
austriaci Feller e Schwarz , su Ryding e sul greco Alexandros Ioannis Ginnis (argento a Pechino).
Non hanno partecipato, Lucas Braathen che si è dimesso dalla carriera di sciatore e Pinturault, che si sta dedicando a G e super G.
La nostra squadra
Sono partiti in sette: Alex Vinatzer, Tommaso Sala, Giuliano Razzoli, Stefano Gross, Tobias Kastlunger, Simon Maurberger e Matteo Canins. Alla vigilia della gara c’era ottimismo da parte dei tecnici e anche degli atleti. Voglia di fare per Vinatzer, più prudente Sala, reduce da un infortunio e con poco allenamento sugli sci. I veterani Razzoli (suo l’ultimo podio italiano in quel di Wengen nel 2022) e Gross con la loro esperienza, pronti a mettersi in gioco.
Ma veniamo alla gara
La prima manche è
stata caratterizzata dalla prova da “alieno” di Feller, dalle risposte poco convincenti di Kristoffersen, Noel, Zenhaeusern e compagnia bella. Certo in pochi
centesimi c’è stata una bella concentrazione di atleti e un posto sul podio era
alla portata.
Le speranze non corrispondono alla realtà. Vinatzer irriconoscibile, Sala prudente per i suoi problemi fisici, Gross combina un pasticcio alle ultime porte, Razzoli, forse tradito da un segno sulla pista, non tiene la linea e inforca nel tratto più ripido. Si salva Kastlunger con una prova volitiva, chiudendo la gara al 13esimo posto. Gli altri tutti fuori.
La seconda manche, tracciata dall’italiano Costazza, ha reso il percorso più avvincente e, come spesso accade in slalom, l’inversione dei trenta atleti e le condizioni della pista hanno sfavorito i big. Sintetizzando: Kristoffersen ha pasticciato molto, ha cercato di recuperare nel finale, ma inutilmente (molto nervoso anche nei confronti degli ambientalisti che hanno inscenato un siparietto colorando la neve). Noel irriconoscibile con errori a ripetizione. E’ uscito di scena Meillard e in difficoltà anche il connazionale Zenhaeusern. Il finale è tutto austriaco.
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