Notte bianca ?.
Notte rosa ?. No, notte scura! Questa singolare e genuina festa paesana, ideata
dall’estroso artista Giovanni Lindo Ferretti, va in scena venerdì 18 agosto a Cerreto Alpi, minuscolo borgo di pietra
sperduto fra i monti dell’Alto Appennino reggiano, nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Quel borgo tra i monti
“Sette case. Sette case addossate e nient’altro: più
due strade di sassi, un cortile che chiamano piazza, e uno stagno e un canale,
e montagne fin quanto ne vuoi”. Così lo scrittore Silvio d’Arzo descriveva Cerreto Alpi, il paese (privo di
strada fino agli anni 50) che ha sofferto
del male comune a tutti gli Appennini, lo spopolamento dovuto all’esodo delle
nuove generazioni in virtù delle scarse prospettive di lavoro in loco.
Eppure in
questo borgo, dimora di pastori e cavatori di sassi, nel 2003 si è verificata
un’inversione di tendenza grazie alla caparbia volontà di un gruppo di giovani a
non abbandonare il paese natio, formando una cooperativa di comunità dal nome
avventuroso, “I Briganti di Cerreto”. Gli affiliati hanno messo in campo una
serie di attività legate alla forestazione, al commercio di prodotti tipici, ai
servizi ambientali per il monitoraggio del territorio, ai corsi didattici sui
temi ambientali e al turismo di comunità, assai diffuso all’estero, che
permette al turista di entrare in diretto contatto con gli abitanti. E così il
borgo di Cerreto Alpi è tornato a vivere e il suo antico volto di pietra è ora
oggetto di curiosità e ammirazione.
Grazie ai
progetti de “I Briganti” i turisti,
oltre ad apprezzare le incontaminate e straordinarie bellezze di questo lembo
del Parco Nazionale dell’Appennino
tosco-emiliano, possono
pernottare nelle abitazioni private o, in modo ancor più suggestivo, in un
antico mulino ad acqua perfettamente restaurato, situato sulle sponde del
“neonato” fiume Secchia. La cooperativa organizza una serie di attività
sportive: trekking, gite a cavallo, nordik walking, canyoning, ciaspolate in
inverno e feste a tema, con gustoso sottofondo di sapori autentici.
Cerreto Alpi è anche al
centro di un contesto paesaggistico veramente straordinario ricco di percorsi
escursionistici in grado di soddisfare anche gli sportivi più esigenti. Non
distante dal paese ci sono il lago Pranda e più in alto quello del Cerreto adagiato
ai piedi del monte La Nuda (1.893 m). Dall’altra parte svettano i massicci
dell’Alpe di Succiso (2.017 m), il monte Alto (1.904 m) e il Casarola (1.979
m). Non distante dal paese si apre la profonda forra degli “Schiocchi” del
Secchia, uno dei luoghi più affascinanti e selvaggi della montagna reggiana.
La notte scura
E’
una suggestiva full immersion nell’atmosfera d’altri tempi, quando
l’illuminazione pubblica del paese non esisteva. La sera del 18 agosto, dunque,
a Cerreto Alpi non si accenderanno
le luci, si cenerà nei cortili e nelle aie a lume di candela, si parlerà
sottovoce, si ascolteranno le “fole” come accadeva un tempo, si guarderanno le
stelle, si visiteranno a lume di candela gli angoli più caratteristici del
paese. Un’atmosfera di silenzio e mistero che con fuochi e magia avvolgerà il
borgo.
In
realtà la festa inizierà nel pomeriggio con l’apertura del mercatino di
prodotti tipici, merenda a base di frittelle di castagne e animazione per
bambini. Il pomeriggio è anche l’occasione per scoprire il borgo passeggiando
nelle strette strade selciate dove si affacciano antichi edifici in pietra
abbelliti da pregevoli portali, sbucando da sottopassi in aie e corti
lastricate, incontrando innumerevoli maestà, immagini votive scolpite in marmo
di Carrara. In posizione dominante si trova la seicentesca chiesa di San Giovanni Battista e
intorno al paese una ghirlanda di boschi incorniciati dalle cime dei monti. La festa continuerà anche nella giornata di sabato.
Dopo
le ore 12 di venerdì il paese sarà off limits per i mezzi a motore. Da Cerreto
Laghi (8,6 km) sarà in funzione un servizio gratuito di navetta.
Gente di
montagna
Cerreto Alpi annovera tra i suoi residenti personaggi celebri: in
passato Silvio d'Arzo ( pseudonimo
di Ezio Comparoni), talento letterario del 900 deceduto a soli 32 anni che qui
ha ambientato il suo romanzo “Casa d’altri”, pubblicato postumo e che Montale
definì “il racconto perfetto”. Altro cerretano che tuttora vi abita e alleva
cavalli, è Giovanni Lindo Ferretti, cantautore e scrittore ex leader della
band CCCP, rappresentante del punk folk rock italiano. Giovanni Lindo Ferretti (che ho anche intervistato) è una figura
unica nel suo genere, controversa, originale ed estrema, una sorta di “mahatma
del nostro tempo”. Nel corso della festa “La notte scura” si potrà visitare il
museo ospitato nella sua casa.
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