Nello slalom di Kitzbuhel, oggi 22 gennaio, ha vinto lo svizzero Yule, incredibile secondo posto per l’intramontabile Ryding; terzo l’habituè del podio Braathen. Male l’Italia, assente Giuliano Razzoli.
Circondata dall’imponente cornice di montagne del Wilder Kaiser, del Kitzbuheler Horn e dell’Hahnenkamm, Kitzbuhel, è la località sciistica più affascinante e mondana dell’Austria. Finalmente è arrivata la neve, l’atmosfera oggi era magica e dopo le due discese, di venerdì 20 e sabato 21, sulla leggendaria “Streif”, oggi è toccato allo slalom sull’adiacente “Ganslern”, oggi perfetta, ghiacciata e dura.
Ventimila spettatori
(tra questi il terminator Schwarzenegger) stipati sulle tribune e lungo la
pista, hanno assistito a uno spettacolo entusiasmante, messo in scena dalle
stelle dello sci, che hanno gareggiato per un montepremi di un milione di euro.
Previsioni smentite
I pronostici della vigilia mettevano in “pole”, per il podio, i magnifici tre di Wengen: Kristoffersen, Meillard, Braathen, ma i “rodei” tra i paletti stretti sono imprevedibili e così è stato anche a Kitzbuhel.
Feller, leader della prima manche, non al top della condizione, ha mancato la vittoria davanti al pubblico di casa, uscendo subito dopo aver varcato il cancelletto di partenza. Yule, che dopo la vittoria sulla 3Tre a Campiglio si era un po’ eclissato, settimo nella prima manche, ha sfoderato una strepitosa rimonta nella seconda, vincendo la gara e bissando il successo del 2020.
Il favorito Kristoffersen si è piazzato al 14esimo posto nella prima e con una bella rimonta nella seconda si è guadagnato la quinta piazza (un po’ poco per l’HK). L’altro “norge” Braathen (non il solito veloce Braathen) con un po’ di fortuna ha occupato il terzo gradino del podio, riconquistando il pettorale rosso di leader della specialità.
I “grandi” un po’ in ombra
I grandi nomi della
prima manche, Meillard, Noel, Zenhauesern, hanno visto con il binocolo la top 5, nella seconda.
Solo Strasser ha resistito chiudendo
in quarta posizione.
La vera sorpresa dello slalom di Kitzbuhel è stato il “vecchio” Ryding, 16esimo nella prima "run", ha compiuto un miracolo rimontando 14 posizioni e conquistando il secondo posto sul podio. Lo sciatore inglese, classe 1986, sulla “Ganslern” aveva trionfato nel 2022. Grande prestazione.
Italia “pollice verso”
Sei azzurri al cancelletto di partenza: Vinatzer (pettorale 12), Sala (15), Gross (27), Maurberger (34), Kastlunger (54), Canins (61). Hanno concluso la gara Sala con il 13esimo posto (non il solito Sala, problemi di materiali ?), Gross 26esimo e Maurberger 28esimo. Gli altri sciatori, out.
La situazione della nostra punta di diamante, il gardenese Vinatzer, è piuttosto complicata. Dopo essere partito con la solita pericolosa irruenza, è caduto rovinosamente nella prima manche.
Vinatzer anche nel 2022, sulla “Ganslern”, al comando nella prima manche, ha sbagliato all’inizio della seconda, abbandonando così i sogni di gloria. Certamente nello slalom by night di Schladming, non avrà un pettorale favorevole. Vedremo: il giovane campione deve risorgere.
Non ci voleva!
Giuliano
Razzoli oggi non si è affacciato al cancelletto della pista “Ganslern”
di Kitzbuhel. La sua schiena, che
nel corso della sua lunga carriera gli ha spesso creato problemi, è tornata a
bloccarsi.
Gli era già capitato a fine
novembre e inizio dicembre (aveva saltato la gara in Val d’Isere) e durante gli
allenamenti di venerdì si è palesato improvviso il riacutizzarsi del dolore.
“Meglio fermarsi, per evitare
problemi maggiori”: ha detto sconsolato il “Razzo”.
Il campione olimpico 2010, mirava a un buon risultato (in vista delle convocazioni per il mondiali) nella gara di Kitzbuehel, su una pista che gli ha regalato soddisfazioni (due volte sul podio al terzo posto e poi un quarto).
Ma della “Ganslern”, Giuliano Razzoli custodisce anche un ricordo terribile. Il 24 gennaio 2016, su questa pista era partito con il pettorale 1 (era al top della forma), ma quasi subito, in prossimità di un’insidiosa doppia, in una torsione, il legamento crociato del ginocchio sinistro ha fatto “crac”. Stagione finita.
Per Giuliano Razzoli lo slalom di Kitzbuhel avrebbe dovuto essere il più importante della stagione 2022/2023 e, ironia della sorte, avrebbe trovato una pista ghiacciata e dura, condizioni ideali per la sua potenza muscolare e per la sua sciata.
Kitz 2019 |
Un vero peccato per il morale del
veterano campione di slalom, che dovrà sottoporsi per l’ennesima volta alle
cure. Qualcuno ha detto che il curriculum sanitario di Giuliano Razzoli è degno di un “Highlander” dello sport.
In forse la sua partecipazione
allo slalom in notturna di Schladming del
24 gennaio.
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