Nello slalom di Wengen ancora dominio dei norvegesi: primo Kristoffersen, terzo Braathen. Secondo lo svizzero Meillard. Positiva l’Italia con Sala e Vinatzer in top ten. In sofferenza Razzoli 26°.
Dopo la spettacolare due giorni dedicati alla velocità, oggi a Wengen è andato in scena la gara di slalom speciale. Lo slalom è l’ultimo appuntamento di un week end di gare di velocità (supercombinata e discesa) svoltesi venerdì e sabato ai piedi del magnifico massiccio della Jungfrau.
Mentre il palcoscenico delle gare di velocità è stata la “Lauberhorn”, la pista da discesa più lunga del mondo, quello dello slalom è la “Männlichen”, il cui muro ospita performance straordinarie.
WENGEN OGGI
Oggi cielo grigio su Wengen,
scarsa visibilità in alto, nevicata incombente; pista salata e fondo cedevole.
A dominare la prima parte della gara sono stati Meillard, Kristoffersen e Braathen, seguiti da Strasser (era partito con il pettorale 2), Mcgrath e Sala.
Meillard |
Il
mix di difficili condizioni della pista e del percorso tortuoso ed estremamente
impegnativo, è stato fatale a molti “artisti” dello slalom. In 30 non hanno
raggiunto il traguardo. Tra questi Feller.
Seconda manche, il festival norvegese
Una fitta nevicata ha accompagnato lo svolgimento della seconda manche dello slalom di Wengen. Il finale è stato estremamente emozionante, con un Kristoffersen strepitoso. La sua seconda manche è stata perfetta (gli sci di Hirscher sembrano funzionare) togliendo l’illusione della vittoria al bravissimo Meillard e relegando al terzo posto il leggiadro e forte connazionale Braathen.
Nello slalom vince chi sfrutta meglio, oltre alla velocità, la forza di gravità e Kristoffersen oggi ha fatto un capolavoro, conquistando il 30esimo successo in Coppa del Mondo e il pettorale rosso di leader dello slalom.
Niente da fare per il podio per il tedesco Linus Strasser (quarto), davanti a Mcgrath, a Noel (tempi duri per il francese) e a Schwarz.
L’Italia
c’è
Nell’odissea della prima manche, quattro gli azzurri che hanno avuto accesso al secondo round: Sala (6°), Vinatzer (13esimo), Razzoli 23esimo
e Maurberger 24esimo.
Viste le condizioni della pista, ci si aspettava nella seconda manche una grande rimonta (gli ultimi saranno i primi), non è andata proprio così, ma ci si deve accontentare con due italici protagonisti in top ten: Sala ottavo e Vinatzer decimo.
Sala ha effettuato una prima manche al risparmio con
una prova giudiziosa, per non giocarsi la seconda manche, dove ha messo in
mostra la sua regolarità che gli ha fruttato un ottimo ottavo posto. Tuttavia,
per puntare al podio deve liberare i cavalli e correre dei rischi.
I cavalli li ha liberati Vinatzer, che dopo i rischi corsi nella prima manche, nella seconda è stato un funambolo. Il giovane talento gardesano, dopo il quarto posto ad Adelboden, sembra aver archiviato il periodo delle inforcate, ritrovando fiducia nelle sue potenzialità. Se continua così nelle prossime gare ci darà delle grosse soddisfazioni.
Comunque vada, a Giuliano Razzoli il sorriso non manca mai |
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