Nel “Nacht slalom” di Garmisch-Partenkirchen trionfa Kristoffersen seguito da Feller e Noel. Sorprendente quinto posto per Gross e sesto tempo per Sala. Vinatzer e Razzoli inforcano.
Garmisch-Partenkirchen
Grande presenza di pubblico, ieri 4 gennaio, all’Olympiastadion di Garmisch-Partenkirchen (di epoca hitleriana) per assistere al primo slalom del 2023 di Coppa del Mondo.
La pista “Gudiberg” si trova proprio accanto al trampolino di Garmisch-Partenkirchen ed è una delle piste di slalom più ripide (58%) e difficili della Coppa del Mondo. La gara di mercoledì 4 gennaio si è svolta, nella seconda parte, sotto la luce dei fari, creando ulteriore fascino allo spettacolo.
L’assenza di neve naturale ha impegnato non poco gli organizzatori per rendere praticabile il nervoso tracciato; l’utilizzo di sale per indurire il manto artificiale, a causa delle temperature alte e per la pioggia dei giorni precedenti, non ha dato il risultato che si attendevano.
Spigolature della gara
Già dopo le prime discese la pista presentava buche e solchi che hanno creato problemi a molti atleti. Quando si spinge al limite in queste condizioni l’errore può capitare. E le inforcate non sono mancate: a partire dal favorito Braathen, partito con il pettorale 2 e dai nostri Razzoli e Vinatzer. Ci sono stati anche colpi di scena, come la caduta dell’idolo di casa Linus Strasser, alla fine della seconda manche, lanciato verso il podio. Noel, Feller, Yule, Meillard sono stati eccellenti protagonisti anche nella seconda manche.
In pista la magia si è compiuta (con lo zampino di Hirscher)
Le pessime condizioni della neve non hanno limitato l’irruenza di Henrik Kristoffersen che ha ben sfruttato il pettorale 1, dominando la prima manche con pista intonsa e interpretando la seconda in modo intelligente e perentorio. Il norvegese ha così conquistato la terza vittoria a Garmisch, eguagliando così Alberto Tomba.
Kristoffersen ha festeggiato la sua 29esima vittoria in Coppa del Mondo, utilizzando gli sci Van Deer, creati dal rivale di sempre Marcel Hirscher.
“E’ molto più facile lavorare con Marcel che contro di lui”, ha detto in tono scherzoso il campione norvegese, che è maturato e sembra aver trovato la pace con se stesso.
Tonfi e guizzi italiani
A Garmisch c’erano sette italiani in gara: Giuliano Razzoli, Stefano Gross, Alex Vinatzer, Tommaso Sala, Simon Maurberger, Tobias Kastlunger e l’esordiente Matteo Canins. Solo due hanno superato la prima manche: Tommaso Sala e Stefano Gross.
Alex
Vinatzer, ha inforcato
per la terza volta di seguito e questo è un bel problema in quanto ora è
22esimo nelle liste di partenza.
Complicazione che, con
l’inforcata nella prima manche, coinvolge anche Razzoli che vede allontanarsi la top 15.
Il “Razzo” era intenzionato a scendere con prudenza (con tre secondi la qualifica era raggiungibile), si è trovato in difficoltà con questo tipo di neve e con la visibilità piatta, ha commesso qualche errore e poi è giunta l’inforcata. Peccato, ma sarà pronto per Adelboden.
Un colpo “Gross”
“Beati gli ultimi perché saranno i primi…” Nella seconda manche Stefano Gross (26esimo nella prima) è risorto e con una prova graffiante ha recuperato 21 posizioni conquistando un ottimo quinto posto. Dopo anni di passione “Sabo”, affacciatosi al cancelletto della “Gudiberg” con il pettorale 38, è rientrato finalmente nei 30.
Tommaso Sala, sempre alle prese con il mal di schiena, è lo sciatore italiano più costante e preciso. In decima piazza nella prima manche, la sua sciata è stata efficace anche nella seconda, guadagnando qualche posizione e conquista il sesto posto a soli quattro centesimi da Gross.
Viste le premesse della prima manche, l’Italia dello slalom può essere soddisfatta e presentarsi con le carte in regola alle prossime gare del mese di gennaio: Adelboden (8 gennaio), Wengen (15 gennaio), Kitzbuhel (22 gennaio), Schladming (24 gennaio)
Razzo Fan Club: sempre presente
Amici, familiari e sostenitori, muniti delle ormai storiche pettorine azzurre, sono arrivati a Garmisch in pullman da Villaminozzo per sostenere il loro intramontabile campione Giuliano Razzoli.
Il “Razzo” li ha incontrati prima della gara e dopo lo scambio di battute e del motto “forza Razzo, comunque vada siamo con te”, ecco l’immancabile foto di gruppo.
In attesa della gara, immancabile la “tortellata” accompagnata da lambrusco e malvasia.
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