Nello slalom di Flachau trionfa il giovane Atle Lie McGrath, secondo Yule e terzo Noel. Beffato l’austrico Strolz e buio pesto per gli italiani. Solo Razzoli supera la prima manche ma viene beffato da una gobba nella seconda. Grande festa per l’addio di Manfred Moelgg.
Ieri sera a Flachau, località sciistica del salisburghese famosa per le imprese di “Herminator” (Herman Maier), davanti a 10.300 spettatori è andato in scena il penultimo slalom della stagione di Coppa del Mondo 2021/2022. La pista, ben preparata dall’organizzazione, è molto peculiare: oltre a essere non molto ripida si caratterizza per l’infinità di gobbe presenti lungo il percorso. Situazione che ha messo in difficoltà molti atleti.
Nella gara di Flachau è successo di tutto. Kristoffersen che nella prima manche ha commesso un errore gigantesco, rischiando la partecipazione alla seconda manche, all’arrivo ha preso a calci con furia un bidone dell’immondizia e vistosi filmato, se l’è presa con l’operatore dell’ORF.
Atle Lie McGrath all’arrivo ha gettato i bastoncini e si è lasciato andare in gesti felicità. Il 22enne norvegese (sarà l’erede di Kristoffersen ?) ne ha avuto ben donde vista la sua grandissima prestazione che lo ha collocato sul gradino più alto del podio. Questo ragazzino deve essere un esempio per gli altri giovani atleti.
“Italy disaster”
Bisogna andare al 2008, in quel di Levi, per assistere alla debacle della squadra di slalom italiana. Il disastro si è verificato di nuovo nello slalom di ieri sera (9 marzo) a Flachau. Tutti fuori e niente punti. Nella prima manche infatti si è verificata una disfatta: quasi tutti hanno sbagliato nello stesso punto della pista, accumulando ritardi notevoli. Incommentabili le loro prove (che si sentano già in vacanza?). Solamente Razzoli è riuscito a salvarsi dall’ecatombe.
Molto
strana la prima manche del “Razzo”: troppo
prudente, ingessato e in difficoltà a trovare la posizione e a fine manche era
25° (28° invece Kristoffersen).
In una situazione del genere (in fase di torsione del corpo) per riprendere l’equilibrio ci voleva Batman (o Hirscher…). Peccato, perché il “Razzo” poteva passare davanti a Kristoffersen e guadagnare qualche posizione e punti. Deluso e incavolato il campione di Razzolo (alla gara erano presenti il padre, la sorella e il nipote) la cui stagione sportiva è stata in ogni caso positiva, lo rivedremo, insieme a Vinatzer e a Sala, il 20 marzo a Meribel per la gara finale.
Grande Manfred,un vero signore dello sci
Sulla pista di Flachau il quasi 40enne Manfred Moelgg, vincitore di tre medaglie iridate e tre gare di Coppa del Mondo, ha disputato la sua ultima gara (la 329esima). Ha fermato la sua discesa prima della linea rossa, si è tolto uno sci e ha superato la linea su uno sci solo, fermando il cronometro per l’ultima volta. Ha baciato la neve e poi si è avvicinato al parterre dove lo aspettavano altri atleti che lo hanno inondato di “bolllicine”, mentre i suoi fans giunti a Flachau, lo hanno salutato con un fragoroso applauso.
Moelgg, che è apparso sul grande palcoscenico dello sci quasi contemporaneamente alla sorella Manuela, ha gareggiato per la prima volta nella Coppa del Mondo a Bormio ed è stato poi incredibilmente costante per 20 anni. Nove presenze olimpiche sono all'attivo dello specialista dello slalom, 16 volte ha partecipato a una Coppa del Mondo: nel 2007 ad Aare (argento) e 2011 a Garmisch-Partenkirchen (bronzo); ci sono state medaglie in slalom, 2013 bronzo a Schladming. Probabilmente il suo più grande successo è stato vincere la Coppa del Mondo di slalom nel 2008, la sua unica piccola sfera di cristallo.
GRAZIE
GRANDE MANFRED
"Non solo un grande atleta azzurro, Manfred è stato anche un
esempio di professionalità e di impegno, un leader silenzioso ma presente, che
non ha mai mollato di fronte ai momenti complicati e ai problemi fisici, il tutto
condito da un grandissimo amore per il suo sport".
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