giovedì 10 marzo 2022

Colpo grosso di McGrath a Flachau

 

Nello slalom di Flachau trionfa il giovane Atle Lie McGrath, secondo Yule e terzo Noel. Beffato l’austrico Strolz e buio pesto per gli italiani. Solo Razzoli supera la prima manche ma viene beffato da una gobba nella seconda. Grande festa per l’addio di Manfred Moelgg.

Ieri sera a Flachau, località sciistica del salisburghese famosa per le imprese di “Herminator” (Herman Maier), davanti a 10.300 spettatori è andato in scena il penultimo slalom della stagione di Coppa del Mondo 2021/2022. La pista, ben preparata dall’organizzazione, è molto peculiare: oltre a essere non molto ripida si caratterizza per l’infinità di gobbe presenti lungo il percorso. Situazione che ha messo in difficoltà molti atleti.


 Spettacolo e colpi di scena

Nella gara di Flachau è successo di tutto. Kristoffersen che nella prima manche ha commesso un errore gigantesco, rischiando la partecipazione alla seconda manche, all’arrivo ha preso a calci con furia un bidone dell’immondizia e vistosi filmato, se l’è presa con l’operatore dell’ORF.


Atle Lie McGrath all’arrivo ha gettato i bastoncini e si è lasciato andare in gesti felicità. Il 22enne norvegese (sarà l’erede di Kristoffersen ?) ne ha avuto ben donde vista la sua grandissima prestazione che lo ha collocato sul gradino più alto del podio. Questo ragazzino deve essere un esempio per gli altri giovani atleti.

Anche Yule al traguardo, in una sorta di liberazione ha gridato ed esultato per il secondo posto sul podio conquistato. Al terzo posto si è posizionato Noel che ha ritrovato il sorriso. Che dire poi di Strolz, l’atleta plurimedagliato di casa, padrone assoluto della prima manche, ma che nella seconda ha gettato al vento un podio sicuro e finendo quarto.


“Italy  disaster”

Bisogna andare al 2008, in quel di Levi, per assistere alla debacle della squadra di slalom italiana. Il disastro si è verificato di nuovo nello slalom di ieri sera (9 marzo) a Flachau. Tutti fuori e niente punti. Nella prima manche infatti  si è verificata una disfatta: quasi tutti hanno sbagliato nello stesso punto della pista, accumulando ritardi notevoli. Incommentabili le loro prove (che si sentano già in vacanza?). Solamente Razzoli è riuscito a salvarsi dall’ecatombe.


Molto strana la prima manche del “Razzo”: troppo prudente, ingessato e in difficoltà a trovare la posizione e a fine manche era 25° (28° invece Kristoffersen).

 Nella seconda manche si è visto un altro Razzoli, determinato e convincente, che ha guadagnato centesimi nella prima parte, ma nell’ultimo grande dosso a ridosso del traguardo, è incappato in un errore che lo fatto “decollare” e la caduta con le gambe all’aria è stata inevitabile. 


In una situazione del genere (in fase di torsione del corpo) per riprendere l’equilibrio ci voleva Batman (o Hirscher…). Peccato, perché il “Razzo” poteva passare davanti a Kristoffersen e guadagnare qualche posizione e punti. Deluso e incavolato il campione di Razzolo (alla gara erano presenti il padre, la sorella e il nipote) la cui stagione sportiva è stata in ogni caso positiva,  lo rivedremo, insieme a Vinatzer e a Sala, il 20  marzo a Meribel per la gara finale. 

Grande Manfred,un vero signore dello sci

Sulla pista di Flachau il quasi 40enne Manfred Moelgg, vincitore di tre medaglie iridate e tre gare di Coppa del Mondo, ha disputato la sua ultima gara (la 329esima). Ha fermato la sua discesa prima della linea rossa, si è tolto uno sci e ha superato la linea su uno sci solo, fermando il cronometro per l’ultima volta. Ha baciato la neve e poi si è avvicinato al parterre dove lo aspettavano altri atleti che lo hanno inondato di “bolllicine”, mentre i suoi fans giunti a Flachau, lo hanno salutato con un fragoroso applauso.


Moelgg, che è apparso sul grande palcoscenico dello sci  quasi contemporaneamente alla sorella Manuela, ha gareggiato per la prima volta nella Coppa del Mondo a Bormio ed è stato poi incredibilmente costante per 20 anni. Nove presenze olimpiche sono all'attivo dello specialista dello slalom, 16 volte ha partecipato a una Coppa del Mondo: nel 2007 ad Aare (argento) e 2011 a Garmisch-Partenkirchen (bronzo); ci sono state medaglie in slalom, 2013 bronzo a Schladming. Probabilmente il suo più grande successo è stato vincere la Coppa del Mondo di slalom nel 2008, la sua unica piccola sfera di cristallo.


"Grazie a tutti", ha detto un commosso Manni, " potervi salutare tutti in questa straordinaria location, non potrebbe essere migliore”.

GRAZIE GRANDE MANFRED



"Non solo un grande atleta azzurro, Manfred è stato anche un esempio di professionalità e di impegno, un leader silenzioso ma presente, che non ha mai mollato di fronte ai momenti complicati e ai problemi fisici, il tutto condito da un grandissimo amore per il suo sport".

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