domenica 27 febbraio 2022

Garmisch: questo pazzo, pazzo slalom (anzi due)

 A Garmisch due gare di slalom pazzesche: tra inforcate e colpi di scena doppietta di Kristoffersen. Italiani a corrente alternata: Vinatzer 7° (ieri) oggi 9°;Razzoli 21° (ieri), splendido 6° (oggi).

Archiviati i Giochi Olimpici di Pechino si è ritornati a gareggiare per la Coppa del Mondo 2021/2022. A Garmisch, in Baviera, sulla difficile pista "Gudiberg", sono andate in scena (il 26 e il 27 febbraio) due gare di slalom, dove le sorprese e l’atmosfera magica dello spettacolo non sono mancate.


 PRIMO SLALOM

Nella competizione di sabato 26, il tipo di neve (trattata più volte) presente sulla pista ha messo in difficoltà diversi atleti. Un susseguirsi di inforcate ha caratterizzato entrambe le manche, con vittime di primo piano.  Il “pibe de oro” Noel, la medaglia d’argento Kranjec e poi Foss Solevag, Braathen per citarne alcuni, hanno commesso gravi errori e non hanno terminato la gara.


 Uno dei grandi delusi ai Giochi di Pechino è Henrik Kristoffersen, ma in Coppa del Mondo, nel primo slalom di Garmisch (sabato 26 febbraio) ha trionfato alla grande. Si è rivisto il “vikingo” che duellava qualche anno fa con Hirscher. Alle sue spalle un bravissimo Meillard e un indiavolato Feller. Lo svizzero Fez, grande protagonista nella prima manche, ha mancato il podio uscendo.

 ITALIANI: SI POTEVA FARE DI PIU’

Nella prima manche Razzoli si è trovato in difficoltà sulla parte ripida del tracciato e nella seconda manche non gli è riuscito il recupero subendo il tracciato già segnato. “Ho avuto uno scarso feeling con la neve, e non sono riuscito ad esprimermi come nelle ultime settimane” ha dichiarato  il “Razzo” a fine gara, chiusa al 21esimo posto.


Vinatzer dopo una deludente prima manche, si è scatenato nella seconda (gli accade di sovente) conquistando un ottimo 7° posto finale. Bravo Gross all’11°  e prova positiva anche per Sala (14°). Per il resto della squadra azzurra, buio pesto.

SECONDO SLALOM CON FINALE DA BRIVIDO

Oggi 27 febbraio a  Garmisch c’era il sole e la neve sulla pista era in condizioni migliori rispetto a ieri. La prima manche si è mossa con un certo equilibrio e la neve ghiacciata sembrava frenare un po’ le velleità di  Kristoffersen. Si sono registrate inforcate, la più eclatante quella di Noel (Garmisch terribilis per la medaglia d’oro a Pechino). Buonissime le performance di Meillard, di Strolz, di Zenhaeusern e di Ryding



Ma nella seconda manche la sorte (e gli errori) ha voltato le spalle ai primi tre che erano da podio. Tutti fuori gioco e addio sogni di gloria. Ryding, che è riuscito a rimontare ben 17 posizioni è salito sul secondo gradino del podio, mentre il terzo lo ha occupato Strasser. Kristoffersen, dopo aver rimontato otto posizioni ha ha fatto il bis. Chapeau!


 VINATZER E RAZZOLI IN TOP-10


Dei sette italiani in gara hanno chiuso  il secondo slalom di Garmisch solo in tre: Razzoli (6°), Vinatzer(9°)  e Sala (19°). Razzoli dopo una bella prima manche, nella seconda scia con più sicurezza e in alcuni punti è anche veloce. Il “Razzo” ha confermato uno stato di forma ottimale.

 “Manche difficilissima – ha detto Razzoli agli inviati FISI -, bisognava stare sempre a tempo. Ho fatto una manche ordinata, molto di testa. Ho tirato una frenata troppo pesante nel tratto centrale che mi è costata un po’ troppo. Ora andiamo alla gara di Flachau con il morale alto.

 IL RAZZO FAN CLUB A GARMISCH

Ad assistere alle gare di Garmisch c’erano anche loro, le ragazze e i ragazzi del fan club (oltre ai familiari naturalmente). Sono arrivati venerdì in pullman da Villaminozzo con tanta voglia di divertirsi e di tifare per il loro campione. Per loro è sempre una festa, comunque vada la gara. E' sempre stato così da "illo tempore". Per Giuliano Razzoli la loro rumorosa  e affettuosa presenza in tribuna o nel parterre è un vero toccasana.



 Ieri le pettorine azzurre hanno festeggiato: dal pullman è uscito di tutto: pasta, ragù, pane, salumi, torte, bevande e naturalmente i fornelli per cuocere la pasta e friggere il gnocco, come si addice alla tradizione emiliana. Un’atmosfera unica e allegra e irripetibile, quanto l’esuberanza bavarese.



 

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