mercoledì 16 febbraio 2022

Slalom olimpico di Beijing, oro per Noel

Con una sontuosa seconda manche, Clément Noel si tinge d’oro nello slalom olimpico di Yanqing. Italia in chiaro-scuro: Razzoli 8°, Sala 11°, Vinatzer out.


Clément Noel
è campione olimpico di slalom. Dal sesto posto del primo run si è catapultato nel secondo con una prova straordinaria. Una consacrazione quasi logica per il francese, il cui talento e velocità tra i pali stretti sono universalmente riconosciuti. “Chapeau” dunque per il giovane campione dei Vosgi che è riuscito a tenere a bada un indiavolato Kristoffersen che si è dovuto accontentare della medaglia di legno.

Chapeau” anche per l’austriaco Strolz, la cui favola olimpica continua conquistando l’argento dopo l’oro in combinata. Medaglia di bronzo per il norvegese Foss-Solevaag.

L’ITALIA NON “S’E’  DESTA”.

Dal trio italico: il veterano (il Razzo), il meno giovane (Sala) e il più giovane (Vinatzer) ci si aspettava di più e il podio non era una chimera.

Giuliano Razzoli, vincitore dell’oro a Vancouver, ha chiuso la prima manche al 12° posto e la seconda all’ottavo posto, a soli 26 centesimi dal bronzo olimpico. Questo sta a significare che, rispetto al passato, c’è una “falange” compatta di atleti racchiusa in tempi minimi; nello slalom, come abbiamo più volte detto, tutto può accadere, tra fortuna, sfortuna, errori, uscite. Ancora una volta, dopo la Vancouver del “Razzo”, nessuna medaglia nello slalom per la squadra azzurra maschile.


Il voler strafare di Alex Vinatzer (il talento comunque c’è) che lo porta a commettere errori, l’ha penalizzato nella prima manche; poi, “repetita non juvat” nella seconda è uscito a poche porte dal traguardo. “Sono deluso. Non sono riuscito a prendere il giusto ritmo ed è mancato il giusto feeling con la neve”. Ha commentato Alex.


Tommaso Sala, ottavo dopo una prima brillante manche, nella seconda scende con andamento stranamente più lento chiudendo all’11esimo posto. “Sono felice di essere qua.Sto bene e in questa gara ci ho creduto, peccato che nella seconda manche nel tratto in alto ho perso il ritmo”: le parole di Sala.


RAZZOLI IL MIGLIORE DEGLI ITALIANI

Il 37enne Giuliano Razzoli da Razzolo, in questa stagione sta facendo faville. Sta sciando benissimo e va forte anche nei tratti più ripidi. Qualcuno dice che la sua sciata non è moderna, ma è pulita ed efficace, frutto del faticoso lavoro svolto dopo i tanti acciacchi e infortuni.


In questo slalom olimpico, proprio per le sue condizioni fisiche e tecniche ottimali, Razzoli ci credeva. Il pettorale 18 non lo ha certo favorito, ma ha lottato alla pari con gli atleti molto più giovincelli. In alcuni tratti della pista forse doveva rischiare di più e nelle curve essere più preciso. Questo con il senno di poi.

Razzoli alla stampa


Un commosso Razzoli ha dichiarato ai microfoni:
“E' stato bello provarci, ci sono andato vicino ma non abbastanza”. 

Ho fatto una bella seconda manche, ho sciato bene fino al traguardo, tirando, rischiando, senza sbagliare, ma quell'appoggio all'inizio mi è costato caro. 

E' stato bello essere qua, era un sogno finire con una medaglia olimpica. Ma lo sport è questo, ti insegna a credere nei sogni e io ci ho creduto, fa un po' male ma devo essere fiero del lavoro che ho fatto e di come ho sciato in questa stagione. Sapevo che questa era la mia ultima Olimpiade e ho dato il meglio".

 Nella medaglia ci hanno creduto anche i suoi familiari e gli amici del fan club riuniti alle 3 di questa mattina davanti al maxischermo nella sala polivalente dell’antica Pieve di Minozzo. Hanno seguito trepidanti l’emozionante gara e un po’ di delusione per il finale c’è stata. “Ma comunque sia andata è stato un successo”. A 37 anni il Razzo in fila ne ha messi parecchi.


E non è finita, perché dopo questa stagione Giuliano Razzoli continuerà a calcare le piste di Coppa del Mondo.

 


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