Rocambolesca gara di slalom a Wengen: clamorosa vittoria del norvegese Braathen (rimonta 28 posizioni), Yule secondo. Esulta l’Italia con uno strepitoso Razzoli (3°). In ginocchio Kristoffersen e gli altri favoriti.
La tre giorni di sci dedicata alla Coppa del Mondo sulla terribile pista Männlichen/Jungfrau di Wengen si è conclusa oggi con una rocambolesca gara di slalom.
Meteo ottimo e pista ben preparata, ciò nonostante, la temperatura non certo invernale, ha obbligato gli organizzatori a trattare il tracciato con acqua e sale. La pista ne ha risentito e specie nella seconda manche ha creato diversi problemi agli atleti.
L’andamento tranquillo della prima manche, dominata da un Kristoffersen decisamente super, non presupponeva quanto sarebbe successo nel corso del secondo run.
Dalle ore 13,30 in poi è stato un susseguirsi di discese con diversi colpi di scena che hanno ribaltato i pronostici. Certamente le condizioni della pista segnata hanno condizionato l’andamento della gara.
E così, errori, sganciamento di sci, perdita di bastoncini e rallentamenti inspiegabili, hanno messo in ombra atleti che si trovavano tra i primi dieci nella manche precedente, come i vari Feller, Foss-Solevag, Noel, Schwarz.
…
Quella lacrima sul viso…
Lacrime di gioia per Giuliano Razzoli che sale al terzo posto del podio dopo il secondo del 2016; lacrime di commozione per il papà Antonio, per le sorelle e per gli amici del fan Club presenti a Wengen.
Lacrime di gioia per il giovane vincitore Braathen (pettorale 31 che recupera 28 posizioni) Lacrime amare per il furetto Kristoffersen che sbaglia in vista del traguardo, vanificando una vittoria strasicura; lacrime amare per uno strepitosoe Vinatzer che perde uno sci quando stava andando sicuramente in testa.
Razzoli:
un fuoriclasse ritrovato
Che sia qualche goccia del suo aceto balsamico messa sulle tempie a ridare vita alle sue ultime performance? Battuta a parte, oggi il “Razzo” (il soprannome torna ad essere calzante) nella prima manche si è staccato dal cancelletto con il pettorale 19 esibendo una prestazione immensa. Un errore lo stava spiazzando, ma il Razzoli attuale è potente e anche agile, e così ha terminato la manche in nona posizione (… la nona sinfonia del Razzo…).
Nella
seconda manche l’olimpionico Razzoli
ha disputato una gara eccezionale (in certi momenti scia meglio degli anni
migliori) mettendo in mostra classe, equilibrio e testa.
Grande “Razzo” che con quattro piazzamenti consecutivi nella top-10 raggiunge il 4° posto nella classifica dello slalom, avvicinandosi all’obiettivo delle Olimpiadi di Pechino.
Le
dichiarazioni di Razzoli alla stampa
A proposito della seconda
manche Giuliano Razzoli l’ha descritta così: “E’ stata una manche molto bella: ho
lasciato qualcosa nella parte alta come hanno fatto molti altri; la pista era
segnata e, non mi sono fidato, poi ho sciato in scioltezza”.
“Questo podio lo dedico a tutti quelli che mi hanno sostenuto e a tutti quelli che mi hanno dato fiducia”. Naturalmente anche alla mia famiglia e agli amici del fan club oggi qui presenti”.
Nessun commento:
Posta un commento