Adelboden, quarto slalom di Coppa del Mondo. Vince Schwarz, fuori Kristoffersen, Vinatzer inforca, fuori Razzoli. Il “vecchio” Moelgg (14/o) salva l’Italia.
La prima manche, vinta da un perfetto Noel ha lasciato subito l’amaro in bocca a noi italiani. Si contava molto sulla prova del giovane Vinatzer e il suo avvio determinato dal cancelletto ha illuso. Il suo stile è impareggiabile, ma i passaggi millimetrici intorno ai paletti questa volta lo hanno tradito e così ha inforcato e nemmeno se n’è accorto. E’ la seconda inforcata con quella di Zagabria, ma il ragazzo è tosto e lo è anche mentalmente: sicuramente si rifarà nella prossima gara a Wengen.
Il “treno” di atleti dietro a Noel è composto da Muffat-Jeandet, Meillard e Schwarz. Lo svizzero Zenhaeusern si piazza decimo mentre sono state sottotono le prove di Kristoffersen, Pinturault e Yule.
Il primo azzurro è stato l’intramontabile Manfred Moelgg (quasi 39 anni) che su questo difficile tracciato, che taglia le gambe, è arrivato 14esimo, posto che ha mantenuto anche nella terribile seconda manche (a soli 96 centesimi dal vincitore Schwarz).
E gli altri della squadra azzurra (che diciamolo, non è per niente carburata)? Partiti con pettorali oltre il 20 hanno svolto il loro compitino: Maurberger 25esimo, Tonetti 27esimo, Razzoli 28esimo, Sala 29esimo. Delude Gross che si ferma alla prima manche in compagnia di Liberatore e Kastlunger.
Seconda manche
La disposizione delle porte nella seconda manche, effettuata dall’allenatore svedese Masdal, è stata diabolica. I trabocchetti posti lungo la pista hanno messo a dura prova gambe e fiato e tanti sono stati gli errori. Ne ha fatto le spese anche Kristoffersen che conferma il suo stato precario di forma e di tecnica. Non è per niente all’orizzonte l’erede di Hirscher (foto significativa).E’ stata una seconda manche al cardiopalma con stravolgimenti nella classifica. Noel arretra di molto lasciando la vittoria a Schwarz, seguito sul podio da Strasser (sempre più positivo) e dal redivivo Ryding.
Per gli azzurri la seconda manche, a parte Moelgg(14°) e Maurberger (18°) è stata una Caporetto: l’uscita incomprensibile di Razzoli (non stava andando male) e gli errori gravissimi di Sala e Tonetti (che hanno comunque concluso la gara ma con enorme ritardo) non confortano per niente.
L'incredulo Razzoli |
Chapeau a Marta Bassino che ha conquistato uno splendido secondo posto nel Gigante di St Anton..
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