mercoledì 12 febbraio 2020

Novellara, alla corte dei Nomadi

A Novellara sabato 15 e domenica 16 febbraio va in scena la 27esima edizione di Nomadincontro, l'evento annuale che tributa l'omaggio al mitico Augusto Daolio e alla intramontabile storia musicale dei Nomadi.



“…Ci sono senz’altro dei posti migliori, ma è il paese dove son nato.” Sono i versi di una canzone (Il Paese -   del 2004) dei Nomadi, e quel paese è Novellara, che per molti ha qualcosa di magico legato alle straordinarie canzoni della famosa e intramontabile band.





Nomadincontro
Proprio a  Novellara, sabato 15 febbraio e domenica 16 arriveranno in molti: chi in auto, chi in moto e chi in camper. E’ il “popolo nomade” che non può mancare all’appuntamento annuale con il Nomadincontro (QUI il programma), una kermesse ricca di eventi e di concerti con location al Teatro Tenda.

E’ l’omaggio che Novellara rende ogni anno ad Augusto Daolio (1947-1992), il vagabondo della musica italiana e la voce storica del complesso, scomparso il 7 ottobre del 1992.

La storia dei Nomadi affascina il pubblico di ogni età e i numerosi fan devono ringraziare Beppe Carletti, il mitico tastierista di Io Vagabondo, che con tenacia ha voluto portare avanti la storia infinita dei Nomadi.

 

Novellara  curiosa
Il Nomadincontro è anche un buon motivo per conoscere Novellara che i Romani chiamarono Nubilaria per via del fenomeno della nebbia che qui come negli altri paesi della Bassa è una insistente presenza. Raggiungere Novellara quando c’è la nebbia, quella fitta, sia che si giunga da Correggio o da Guastalla, è un’impresa. Tutto è grigio, s’intravede qualche casa di campagna o i filari di piante inghiraldate dalla “galaverna”,che crea un paesaggio dall’aspetto etereo. Molti anni fa, in occasione di fitti nebbioni, a Novellara, goliardicamente, avevano messo la nebbia in lattina, mentre nel 2015, in presenza del grande caldo estivo i novellaresi hanno pensato di chiudere l’afa in lattina da distribuire come gadget turistico.

Novellara da scoprire
La storia di Novellara è soprattutto legata alla potente famiglia dei Gonzaga e di questo periodo conserva una “gagliarda” fortezza. All’interno oltre agli uffici comunali (l’attuale sindaco è Elena Carletti, figlia di Beppe) e al teatro ottocentesco, ospita il Museo dei Gonzaga che declina un susseguirsi di sale decorate dove trovano dimora dipinti di Lelio Orsi (nativo di Novellara) e una preziosa raccolta di vasi dell’Antica Farmacia dei Gesuiti. Il sottotetto della fortezza accoglie alcune batterie di botti contenenti il prezioso Aceto Balsamico.



Il cuore di Novellara è caratterizzato dalla scenografica e rinascimentale Piazza Unità d’Italia dominata dalla collegiata di Santo Stefano (costruita su progetto di Lelio Orsi) e circondata da variopinte case sorrette da eleganti portici punteggiati di botteghe storiche.



Dintorni di Novellara
Ad appena 12 km in direzione dell’autostrada del Brennero sorge tra i campi il paese di Reggiolo  dominato da una rocca duecentesca a pianta quadrata con quattro torri agli angoli e il torrione centrale. A poca distanza da Reggiolo sorgono antiche ed eleganti ville di campagna come Villa Fassati e Villa Gorna, mentre in località Bondanazzo (la Bondeno di Matilde di Canossa) ci sono i resti della corte dove nel 1115 morì la Grancontessa.


Assaggi
La cucina reggiana semplice e genuina ha come suo elemento fondamentale  il Parmigiano Reggiano che rappresenta un gustoso condimento e un pasto dall’alto valore nutritivo. Va altresì spolverato anche su un bel piatto di tortelli verdi o di zucca, o su fumanti cappelletti in brodo. 

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