domenica 12 gennaio 2020

Show svizzero sulla Chuenisbärgli


Nello slalom di Adelboden di oggi, ancora Yule sul gradino più alto del podio. Secondo un nervosissimo Kristoffersen, terzo l’austriaco Schwarz. Azzurri molto in ombra si salvano solo Gross 19° e Maurberger 20°.


Ad Adelboden, località turistica dell’Oberland Bernese, Le gare di Coppa del Mondo di di sci alpino (gigante e slalom speciale) si svolgono fin dal 1967 ma l’inno nazionale svizzero è risuonato ai piedi della terribile pista Chuenisbärgli solo nel 2008 con la vittoria in gigante di Marc Berthod davanti al compagno di squadra Daniel Albrecht.

A distanza di 12 anni oggi domenica 12 gennaio, la fanfara scudocrociata ha di nuovo suonato l’inno nazionale per la splendida vittoria in slalom speciale di Daniel Yule, la seconda dopo quella ottenuta a Madonna di Campiglio.  Al traguardo mi sono sentito un guerriero” ha dichiarato il giovane campione svizzero ai microfoni della RSI.

 


La gara

La prima manche che ha infiammato quasi 40.000 spettatori, ha visto quattro atleti svizzeri nei primi cinque posti. Yule (1°), Zenhäusern (3°), Nef (4°), Meillard (5°). L’unico “straniero” era il francese Noel (2°).

Yule, il cui skiman è italiano, ha costruito la sua vittoria nella prima manche accumulando un buon vantaggio, che poi ha sapientemente amministrato nel secondo run.

 Bizzarra la prima manche (solo ottavo) del norvegese Kristoffersen che al traguardo si cimenta in scatti di rabbia. Per il vikingo val bene il detto “chi è colpa del suo mal pianga se stesso”. Ma Kristoffersen è in ogni caso un campione, infatti, nella seconda manche rimonta con veemenza e acciuffa il secondo posto sul podio, rimanendo altresì in testa alla classifica di specialità. Kristoffersen è abbonato ai secondi posti e pensare che in questa edizione della Coppa del Mondo non c’è Hirscher a oscurargli il sole. Quindi deve fare una riflessione sulla sua interpretazione delle gare. 

 

 

Il francese Noel, che incanta con il suo tipo di sciata, nella seconda manche esagera nell’attacco, scivola nella tratto centrale ed esce.

L’elvetico Zenhaeusern scende con potenza inusuale, ma sul muro si addormenta e il sogno del podio sfuma. L’austriaco Schwarz mette in fila i vari Muffat-Jeandet, Strasser, Pinturault(un po’ in ombra), Meillard

 


Facciamo gli auguri a Manfred Moelgg infortunatosi nel corso dello slalom gigante di ieri sabato 11 gennaio. La diagnosi parla di rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Manny Moelgg sarà operato oggi stesso all’ospedale di Bressanone. Considerando la gravità dell’infortunio e l’età del nostro campione (38 anni a giugno) il prosieguo della sua carriera potrebbe essere a rischio. Purtroppo questa stagione è finita, aspettiamo la previsione sui tempi di recupero e la decisione del campione sul suo futuro sportivo.


 

DEBACLE ITALIA

 Amara Adelboden! Si contava su prove maiuscole del vetarno Gross (primo ad Adelboden nel 2015), del giovane talento Vinatzer, del bravo Maurberger e perché no anche di Razzoli, quarto ad Adelboden nel 2015.

Grande delusione per Gross, che per il rotto della cuffia rientra nei trenta nel primo run, riscattandosi nella seconda manche con una prova più solida, recuperando nove posizioni e chiudendo al 19esimo posto. Maurberger, apparso stanco nella seconda manche, si ferma al 20esimo, mentre Vinatzer partito a tutta, ha fatto sognare con ottimi tempi nella prima frazione della prima manche, poi inforca e fine della festa. Prove opache anche per Sala, Tonetti e Bacher che non hanno terminato la prima manche.

 

 

Giornata da dimenticare per Giuliano Razzoli, il quale, come ultimamente gli accade, si stacca dal cancelletto con buone intenzioni, poi nella seconda parte e sul muro, si esibisce in una passeggiata tranquilla tra i paletti. Il Razzo sta raccogliendo una serie negativa di risultati e, a parte i problemi con il set up dei materiali, sembra mancargli la grinta e la velocità nei tratti della pista a lui congeniali. La sua lentezza gli preclude la partecipazione alla seconda manche. Che succede Giuliano? Domenica prossima c’è lo slalom di Wengen dove aspettiamo segnali di risveglio.

 

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