Show svizzero sulla Chuenisbärgli
Nello slalom di Adelboden di oggi, ancora Yule sul gradino più alto del
podio. Secondo un nervosissimo Kristoffersen, terzo l’austriaco Schwarz.
Azzurri molto in ombra si salvano solo Gross 19° e Maurberger 20°.
Ad Adelboden,
località
turistica dell’Oberland Bernese, Le gare di Coppa del Mondo di di
sci alpino (gigante e slalom speciale) si svolgono fin dal 1967 ma l’inno
nazionale svizzero è risuonato ai piedi della terribile pista Chuenisbärgli solo nel 2008 con la vittoria in gigante di Marc Berthod davanti al compagno di squadra Daniel Albrecht.
A distanza di 12 anni oggi domenica 12 gennaio, la
fanfara scudocrociata ha di nuovo suonato l’inno nazionale per la splendida
vittoria in slalom speciale di Daniel Yule, la seconda dopo quella ottenuta a Madonna di Campiglio. “Al traguardo mi sono sentito un guerriero”
ha dichiarato il giovane campione svizzero ai microfoni della RSI.
La gara
La prima manche che ha infiammato quasi 40.000
spettatori, ha visto quattro atleti svizzeri nei primi cinque posti. Yule (1°), Zenhäusern (3°),
Nef (4°), Meillard (5°). L’unico “straniero”
era il francese Noel
(2°).
Yule, il cui skiman è italiano, ha costruito la sua
vittoria nella prima manche accumulando un buon vantaggio, che poi ha
sapientemente amministrato nel secondo run.
Bizzarra la prima manche (solo ottavo) del norvegese
Kristoffersen che al traguardo si cimenta in scatti di rabbia. Per
il vikingo val bene il detto “chi è colpa del suo mal pianga se stesso”. Ma Kristoffersen è in ogni caso un campione, infatti, nella seconda
manche rimonta con veemenza e acciuffa il secondo posto sul podio, rimanendo
altresì in testa alla classifica di specialità. Kristoffersen è abbonato ai secondi posti e pensare che in questa
edizione della Coppa del Mondo non c’è Hirscher a oscurargli il sole. Quindi
deve fare una riflessione sulla sua interpretazione delle gare.
Il francese Noel, che incanta con il suo tipo di sciata, nella seconda manche esagera
nell’attacco, scivola nella tratto centrale ed esce.
L’elvetico Zenhaeusern scende con potenza inusuale, ma sul muro si addormenta e il sogno del
podio sfuma. L’austriaco Schwarz mette in fila i vari Muffat-Jeandet, Strasser, Pinturault(un po’ in ombra), Meillard.
Facciamo gli auguri a Manfred Moelgg infortunatosi nel corso dello slalom gigante di
ieri sabato 11 gennaio. La diagnosi parla di rottura del legamento crociato del
ginocchio destro. Manny
Moelgg sarà operato oggi stesso all’ospedale
di Bressanone. Considerando la gravità dell’infortunio e l’età del nostro
campione (38 anni a giugno) il prosieguo della sua carriera potrebbe essere a
rischio. Purtroppo questa stagione è finita, aspettiamo la previsione sui tempi
di recupero e la decisione del campione sul suo futuro sportivo.
DEBACLE ITALIA
Amara Adelboden! Si contava su prove maiuscole del vetarno Gross (primo ad Adelboden nel 2015), del giovane talento Vinatzer, del bravo Maurberger e perché no anche di Razzoli, quarto
ad Adelboden nel 2015.
Grande delusione per Gross, che per il rotto della cuffia rientra nei trenta nel primo run, riscattandosi
nella seconda manche con una prova più solida, recuperando nove posizioni e
chiudendo al 19esimo posto. Maurberger, apparso stanco nella seconda manche, si ferma al 20esimo, mentre Vinatzer partito a tutta, ha fatto sognare con ottimi tempi
nella prima frazione della prima manche, poi inforca e fine della festa. Prove
opache anche per Sala, Tonetti e Bacher che non hanno terminato la prima manche.
Giornata da dimenticare per Giuliano Razzoli, il quale, come ultimamente gli accade, si stacca
dal cancelletto con buone intenzioni, poi nella seconda parte e sul muro, si
esibisce in una passeggiata tranquilla tra i paletti. Il Razzo sta raccogliendo una serie negativa di risultati e,
a parte i problemi con il set up dei materiali, sembra mancargli la grinta e la
velocità nei tratti della pista a lui congeniali. La sua lentezza gli preclude
la partecipazione alla seconda manche. Che succede Giuliano? Domenica prossima
c’è lo slalom di Wengen dove aspettiamo segnali di risveglio.
Nessun commento:
Posta un commento