Mentre stanno terminando le celebrazioni per Leonardo Da Vinci, sono
già iniziate quelle dedicate al
Cinquecentenario di Raffaello Sanzio, che si estenderanno a tutto il 2020. Le
varie mostre sono un’occasione per scoprire o riscoprire le Marche, una delle regioni Best In Travel 2020
per Lonely Planet.
In una recente
conferenza, il critico d’arte Antonio
Paolucci si è così espresso: “Cosa sarebbe stato di Raffaello senza Urbino?
Raffaello è stato questo, un artista capace di catturare i colori delle
stagioni e i sorrisi dei bambini. Tutto ciò gli è stato dato da Urbino”. “La
frequentazione della raffinata corte dei Montefeltro”, ha continuato il
Paolucci, “gli ha permesso di diventare il più grande artista che il mondo
abbia mai avuto”.
La breve vita
artistica di Raffaello (morì nel
1520 a soli 37 anni) fu influenzata da due grandi artisti dell’epoca, Piero della Francesca e il Perugino, imprimendo, tuttavia, una sua
personalissima concezione dell’arte,
fondata su armonia, bellezza ed equilibrio.
Sulle orme di Raffaello
La
Regione Marche, recentemente nominata da Best in Travel 2020 ( l’annuale
classifica di Lonely Planet), la seconda regione al mondo da visitare
tra le dieci migliori e unica destinazione italiana per il 2020, partendo da Urbino, città natale di Raffaello Sanzio (1483-1520) nonché
Patrimonio Unesco, vuole, attraverso la vita e le opere del grande artista
rinascimentale, portare i visitatori alla scoperta di un territorio ricco di
fascino, storia e tradizioni culturali ed eno-gastronomiche.
E quale miglior
modo di farlo se non partendo da una mostra impossibile allestita
nell’aeroporto Falconara Marittima intitolato proprio al “divin pittore”. L’esposizione
Raffaello Una mostra impossibile
(visitabile fino al 6 gennaio), ideata e curata da Renato Parascandolo e con la direzione
scientifica di Ferdinando Bologna,
presenta 45 dipinti di Raffaello (
compreso l’affresco La Scuola di Atene) riprodotti in scala 1:1 e riuniti insieme,
permettendo così di ammirare in un unico allestimento opere disseminate in 17
paesi diversi.
La mostra racconta la
carriera artistica del grande pittore, affiancando riproduzioni di opere
provenienti dai maggiori musei del mondo: dagli Uffizi di Firenze, ai Musei Vaticani, dalla Pinacoteca di Brera a Milano alla Galleria Borghese a Roma,
passando per il Louvre a Parigi, il Prado a Madrid e la Gemäldegalerie a Berlino, per arrivare a all’Ermitage
a San Pietroburgo e alla National Gallery di Washington, solo per citarne alcuni - che
conservano capolavori assoluti come la Madonna Conestabile,
la Madonna di Terranuova, lo Sposalizio della Vergine, la Madonna
del Cardellino, la Deposizione, il Ritratto di Baldassare
Castiglione e tanti altri fino ad arrivare alle Stanze Vaticane
per cui Raffaello giunse a Roma
ingaggiato da papa Giulio II.
Lo scopo e l’obiettivo
della mostra e della regione Marche è quello di rivolgersi
prevalentemente ai giovani e a quanti non frequentano abitualmente i musei e le
esposizioni d’arte, permettendo a un pubblico vasto e allargato di
avvicinarsi ai più grandi autori della storia dell’arte - in questo caso a
Raffaello - attraverso riproduzioni delle loro opere ad altissima
definizione e a grandezza naturale.
Nel Palazzo Ducale
Anche Urbino
celebra Raffaello con la mostra “Raffaello e gli amici
di Urbino” (fino al 19 gennaio 2020) a Palazzo Ducale, organizzata dal Polo Museale delle Marche, diretto da Peter Aufreiter, con la collaborazione
del Comune di Urbino e della Regione Marche e curata da Barbara Agosti e Silvia
Ginzburg. Due capolavori conservati dal museo marchigiano, “La Muta” e
“Santa Caterina di Alessandria” verranno messi a confronto con opere di altri
artisti contemporanei e conterranei di Raffaello,
come il Perugino, Girolamo Genga e Luca Signorelli.
Altre mostre dedicate al Cinquecentenario di Raffaello Sanzio andranno in scena nel 2020 a Milano, Roma, Londra, Parigi, Berlino e in Russia.
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