martedì 24 dicembre 2019

2020, l’anno di Raffaello Sanzio


Mentre  stanno terminando  le celebrazioni per Leonardo Da Vinci, sono già iniziate quelle  dedicate al Cinquecentenario di Raffaello Sanzio, che si estenderanno a tutto il 2020. Le varie mostre sono un’occasione per scoprire o riscoprire  le Marche, una delle regioni  Best In Travel 2020  per Lonely Planet.


In una recente conferenza, il critico d’arte Antonio Paolucci si è così espresso: “Cosa sarebbe stato di Raffaello senza Urbino? Raffaello è stato questo, un artista capace di catturare i colori delle stagioni e i sorrisi dei bambini. Tutto ciò gli è stato dato da Urbino”. “La frequentazione della raffinata corte dei Montefeltro”, ha continuato il Paolucci, “gli ha permesso di diventare il più grande artista che il mondo abbia mai avuto”.
La breve vita artistica di Raffaello (morì nel 1520 a soli 37 anni) fu influenzata da due grandi artisti dell’epoca, Piero della Francesca e il Perugino, imprimendo, tuttavia, una sua personalissima concezione  dell’arte, fondata su armonia, bellezza ed equilibrio.

 Sulle orme di Raffaello
La Regione Marche, recentemente nominata da Best in Travel 2020 ( l’annuale classifica di Lonely Planet), la seconda regione al mondo da visitare tra le dieci migliori e unica destinazione italiana per il 2020, partendo da Urbino, città natale di Raffaello Sanzio (1483-1520) nonché Patrimonio Unesco, vuole, attraverso la vita e le opere del grande artista rinascimentale, portare i visitatori alla scoperta di un territorio ricco di fascino, storia e tradizioni culturali ed eno-gastronomiche.



E quale miglior modo di farlo se non partendo da una  mostra impossibile allestita nell’aeroporto Falconara Marittima intitolato proprio al “divin pittore”.  L’esposizione  Raffaello Una mostra impossibile (visitabile fino al 6 gennaio), ideata e curata da Renato Parascandolo e con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna, presenta 45 dipinti di Raffaello ( compreso l’affresco La Scuola di Atene)  riprodotti in scala 1:1 e riuniti insieme, permettendo così di ammirare in un unico allestimento opere disseminate in 17 paesi diversi.



La mostra racconta la carriera artistica del grande pittore, affiancando riproduzioni di opere provenienti dai maggiori musei del mondo: dagli Uffizi di Firenze, ai Musei Vaticani, dalla Pinacoteca di Brera a Milano alla Galleria Borghese a Roma, passando per il Louvre a Parigi, il Prado a Madrid e la Gemäldegalerie a Berlino, per arrivare a all’Ermitage a San Pietroburgo e alla National Gallery di Washington, solo per citarne alcuni - che conservano capolavori assoluti come la Madonna Conestabile, la Madonna di Terranuova, lo Sposalizio della Vergine, la Madonna del Cardellino, la Deposizione, il Ritratto di Baldassare Castiglione e tanti altri fino ad arrivare alle Stanze Vaticane per cui Raffaello giunse a Roma ingaggiato da papa Giulio II.

Lo scopo e l’obiettivo della mostra e della regione Marche è quello di rivolgersi prevalentemente ai giovani e a quanti non frequentano abitualmente i musei e le esposizioni d’arte, permettendo a un pubblico vasto e allargato di avvicinarsi ai più grandi autori della storia dell’arte - in questo caso a Raffaello - attraverso riproduzioni delle loro opere ad altissima definizione e a grandezza naturale.



Nel Palazzo Ducale


Anche Urbino celebra Raffaello con la mostra “Raffaello e gli amici di Urbino” (fino al 19 gennaio 2020) a Palazzo Ducale, organizzata dal Polo Museale delle Marche, diretto da Peter Aufreiter, con la collaborazione del Comune di Urbino e della Regione Marche e curata da Barbara Agosti e Silvia Ginzburg. Due capolavori conservati dal museo marchigiano, “La Muta” e “Santa Caterina di Alessandria” verranno messi a confronto con opere di altri artisti contemporanei e conterranei di Raffaello, come il Perugino, Girolamo Genga e Luca Signorelli.

Altre mostre dedicate al Cinquecentenario di Raffaello Sanzio andranno in scena nel 2020  a Milano, Roma, Londra, Parigi, Berlino e in Russia.





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