Neve, nebbia e
spettacolo sulla pista Black di Levi. Il vikingo approfitta di un’incertezza di
Noel e trionfa. Il veterano Moelgg è decimo e il giovane Vnatzer 12esimo. Male
gli altri italiani e prova opaca di Razzoli.
Levi questa mattina si è svegliata sotto
una fitta nevicata accompagnata da una coltre di foschia che ha tolto alla
vista il magico paesaggio lappone. Neve fresca che si è posata sulla pista Black, illuminata dai fari e perfettamente preparata dall’organizzazione. Questa pista non ha mai sedotto i
velocisti: sembra facile ma è complicata da interpretare.
Sicuramente l'ha aggredita bene Kristoffersen,
soprattutto sul muro dove il pur bravo Noel (che nella prima manche era davanti) si è complicato la vita affrontandolo in modo scorretto,
precludendo la vittoria.
La
gara è stata bellissima, con due manche al cardiopalma che hanno sciorinato un’alternanza
di belle prove, con cambi di posizione, sorprese e uscite di scena inattese. Come
quelle del forte Pinturault, di Gross (nella prima manche) e dell’inglese
Ryding che aveva concluso la prima
manche al secondo posto, peraltro con una sciata sontuosa. Senz’altro nella
seconda manche la pista che si è andata via, via deteriorando, qualche problema
lo ha procurato.
Prove
rimarchevoli quelle dello svizzero Yule
che sale sul terzo gradino del podio (settima nella prima manche) e del
connazionale Zenhaeusern, che se
fosse stato più coraggioso sul muro…..chissà…
Il
nostro Moelgg è contento a metà;
bella la sua prima manche interpretata con la consueta dose di esperienza
(arriva sesto), nella seconda manche è meno incisivo e più piantato e non va
oltre il decimo posto finale. Niente male ma “Manni” voleva il podio.
Sorridente è invece il giovane Vinatzer
(campione mondiale juniores) che ha sciato molto bene e veloce, rallentando nel
tratto finale. Meglio non fidarsi su una pista complicata come questa. Il
12esimo posto è un risultato sicuramente positivo.
Fuori
dai giochi tutti gli altri azzurri: Razzoli,
Gross, Tonetti, Maurberger, Liberatore, Sala e Bacher.
Razzoli
Il
“Razzo” ha chiuso la prima manche con un tempo troppo alto (+2.33) per rimanere
nei top 30. La sua è stata una discesa stranamente incolore e ha mostrato di
essere in difficoltà sul muro. L’ho sentito al telefono per capire e mi ha
detto: “Che dire, un insieme di cose, ultimamente
ho tribolato con i materiali e mi sono allenato male. Devo recuperare un po’
per migliorare la condizione per essere al top per le gare di gennaio”.
CHI SARA L’EREDE DI HIRSCHER, KRISTOFFERSEN
O NOEL ?
ALLE
PROSSIME GARE L’ARDUA SENTENZA
Nessun commento:
Posta un commento