domenica 1 dicembre 2019

Benvenuti a Torino sulle orme di Pelagio Palagi


C’è tempo fino al 9 febbraio 2020 per visitare a Palazzo Reale di Torino la mostra dedicata alla creatività di Pelagio Palagi. I preziosi disegni dell’eclettico artista bolognese (architetto, disegnatore e pittore) vi guideranno nella bellezza e nella scoperta del meraviglioso patrimonio artistico della reggia sabauda.

Forse non tutti sanno che molte delle meraviglie della reggia reale di Piazza Castello, che peraltro lasciano a bocca aperta i visitatori di tutto il mondo, sono state create grazie ai disegni e ai progetti di Pelagio Palagi.



Tutto ebbe inizio intorno al 1832, quando Carlo Alberto, salito da poco al trono del Regno di Sardegna, chiamò a Torino l’architetto Pelagio Palagi, affidandogli il compito di “pittore preposto alla decorazione dei Reali Palazzi”. Il “designer” dei Savoia “rinfrescò” la residenza reale applicando una nuova e più complessa visione  del neoclassicismo, creando una serie notevole di capolavori.

Sagoma palagiana richiama l'attenzione sulle opere che hanno un corrispondente disegno nella Mostra


L’idea di una mostra su Pelagio Palagi
Tre anni fa ai Musei Reali, per il restauro della Cappella privata di Carlo Alberto, uno dei gioielli di Pelagio Palagi e ora riaperta al pubblico, sono stati esaminati i disegni e i bozzetti dello stesso artista, messi a disposizione dalla Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Vista la disponibilità dell’Archiginnasio e dell’Università di Bologna è nata poi l’idea di mettere insieme una serie più estesa di disegni di Pelagio Palagi allo scopo di allestire ai Musei Reali una mostra e un percorso ad hoc, con l’intento di creare un rapporto stretto tra l‘invenzione (i disegni) e la realizzazione (le opere realmente realizzate).

La mostra, chiamata “Memoria e invenzione nel Palazzo Reale”, curata da Giorgio Careddu, Franco Gualano e Lorenza Santa dei Musei Reali, con la collaborazione di Marinella Pigozzi dell’Università di Bologna, è stata inaugurata il 9 novembre e proseguirà fino al 9 febbraio 2020. Punto focale della mostra sono i 31 fogli prestati dalla Biblioteca dell’Archiginasio di Bologna ed esposti nello “Spazio Scoperte” della Galleria Sabauda.

L’itinerario palagiano
Il percorso di visita ai Musei Reali prevede anche tappe negli ambienti dove Pelagio Palagi è intervenuto e dove simpatiche sagome “palagiane” richiamano l’attenzione del visitatore sulle opere che hanno un corrispondente disegno nella mostra.

Scalone d'onore

Dall’atrio del Palazzo Reale, basta salire il maestoso scalone d’onore ed ecco prorompere la bellezza del Salone della Guardia Svizzera. Rinnovato su disegno di Pelagio Palagi, questo ambiente appare impressionante per altezza e grandezza e sfolgorante per stucchi, decorazioni e affreschi. Soffermarsi ammirati sui dettagli, è d’obbligo: come sul grande camino, i candelabri a gas e sulle bocche di calore.

Salone della Guardia Svizzera
Lasciato il Salone della Guardia Svizzera si accede alla Galleria della Sindone (da non perdere la visita della Cappella della Sacra Sindone, capolavoro barocco del Guarini e fresca di restauro. Attraversato il suggestivo corridoio della Galleria Sabauda inizia il percorso di visita delle sale di rappresentanza e dell’appartamento reale. Ognuna di esse regala sensazioni di meraviglia in un  susseguirsi di pareti decorate, camini in marmo, porte dorate, dipinti, arazzi, arredi di altissima fattura,

Una delle sale dell'appartamento reale
L’apoteosi si ha nella sfolgorante Sala del Trono  e nel sontuoso Salone da Ballo, l’opera massima di Pelagio Palagi.

Il fascino della Sala del Trono

Salone da Ballo, autentico capolavoro di Pelagio Palagi

Il grande artista mise la sua firma anche sugli arredi dell’Armeria Reale (tra le più ricche al mondo) la cui visita emoziona per la scenografia e per la mole di armi e armature esposte.  

Armeria Reale
Fa parte della visita ai Musei Reali anche la magnifica Scala delle Forbici, capolavoro del barocco piemontese (opera di Filippo Juvarra, autore della facciata di Palazzo Madama), che da accesso all’appartamento di Maria Adelaide e Vittorio Emanuele II dove ancora tutto profuma dell’atmosfera regale.

Il genio di Pelagio Palagi ha forgiato anche la cancellata verde oro che separa la Piazzetta Reale da Piazza Castello e la statua dedicata al Conte Verde (Amedeo VI di Savoia) che troneggia in Piazza Palazzo di Città, nel cuore del “Quadrilatero” di Torino.

























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