lunedì 18 marzo 2019

Slalom di Soldeu: che gara!


L’ultima gara delle finali di Coppa del Mondo di domenica 17 marzo, ha visto l’acuto di Noel, l’appannamento del trio Hirscher, Kristoffersen, Pinturault, la rimonta di un fortissimo Razzoli tornato alla grande nella top ten. 
E’ giusto dedicare questo articolo all’eccezionale prestazione di Giuliano Razzoli nello slalom di Soldeu, remota stazione sciistica situata tra le pieghe dei Pirenei nel principato di Andorra. Cielo blu, pubblico numeroso e pista perfetta con neve mantenuta compatta da secchiate di solfato (ormai è una costante) hanno fatto da contorno a una gara bellissima e ricca di colpi di scena. “Forza Razzo”, l’incitamento del Razzo fan club, è echeggiato anche a Soldeu. Delusi ma mai domi, le giacche blu il “Razzo” lo hanno sempre sostenuto e sono stati tra i pochi a credere nella sua rinascita. 
 
 
Il nuovo rinascimento del Razzo
Diceva Goethe: “come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta”. E questo aforisma ben si adatta a quello che ha fatto Giuliano Razzoli in questi ultimi tre anni, costellati da problemi di salute, infortuni (compresa la rottura di un ginocchio). Non trovava più la forma giusta e le gare si tramutavano in tribolazioni e delusioni, finendo tra le nebbie delle retrovie. 

Un anno fa, incalzato dai media, il “Razzo” disse: “quando mi renderò conto di non essere più competitivo, smetterò. Sono però convinto che con il benessere fisico e con la costanza negli allenamenti, posso avere ancora molte soddisfazioni.”

Il  campione olimpico 2010 (ultimo oro italiano), con grande ostinazione e sacrificio non ha mai mollato, sicuro di riacquistare quelle potenzialità che l’hanno reso forte. Risalire la china dal fondovalle non è stato facile, ma ce l’ha fatta, a dimostrazione che con la fatica e l’impegno abbinate a forza di volontà e serenità, si possono raggiungere risultati straordinari. La prima boccata d’ossigeno l’ha respirata tre mesi fa a Madonna di Campiglio (quinto posto, con pettorale 69), poi ha continuato a incamerare punti abbassando i numeri di pettorale. E’ tornato tra i primi trenta e a Soldeu si affacciato al cancelletto con il pettorale 21. Tutt’altra musica lungo la pista.

Una gara perfetta
La prima manche, Giuliano Razzoli l’ha interpretata in modo pulito, accelerando dove poteva e controllando la discesa (visto quello che è successo a Kranjska Gora) nei punti rischiosi. Qualche difficoltà l’ha incontrata in presenza delle doppie, ma in complesso ha dimostrato di essere un campione ritrovato. Ha chiuso la manche al 14esimo posto. 



La seconda manche del campione di Villaminozzo è stata da applausi: agilità da ragazzino, velocità nei tratti piani e reattività e potenza (come forse non mai) nei tratti difficili. Ha rallentato solo nel finale, timbrando comunque il terzo tempo e rimontando otto posizioni piazzandosi al sesto posto, a 24 centesimi dal podio. Grande Razzo, che non ha mai perso la speranza di veder realizzato il suo sogno di tornare tra i grandi. Ora è 18esimo nella classifica di specialità, un’iniezione di fiducia in vista della prossima stagione.

Giuliano Razzoli a fine gara si è presentato raggiante ai media: “sono felice perché sono di nuovo veloce e posso competere con i primi. Ritornare dal basso dopo l’infortunio è stato difficile, ma ci ho sempre creduto”.  Incalzato sull’interpretazione della gara il Razzo risponde: “potevo rischiare di più? Forse, ma va bene così e continuerò a lavorare per migliorarmi ancora”. Poi ha chiosato: “vecchietto? Mi vedrete ancora. Comunque il bravissimo Vinatzer è il nostro futuro”.

Per quanto riguarda gli altri italiani in gara delusione per la seconda manche di Moelgg (12esimo), Gross con un ginocchio da ricostruire stringe i denti e chiude al 16esimo posto dietro un positivo Vinatzer. Razzoli tornerà nella sua Razzolo dove abbraccerà mamma Tiziana e papà Antonio. E i tortelli sono assicurati. 




ORDINE D’ARRIVO SLALOM DI SOLDEU (fonte FISI)

1 NOEL Clement FRA 54.21 54.75 1:48.96
2 FELLER Manuel AUT 55.89 53.25 1:49.14 +0.18
3 YULE Daniel SUI 55.16 54.63 1:49.79 +0.83
4 ZENHAEUSERN Ramon SUI 55.05 54.77 1:49.82 +0.86
5 KRISTOFFERSEN Henrik NOR 55.61 54.33 1:49.94 +0.98
6 RAZZOLI Giuliano ITA 56.35 53.68 +1:50.03 +1.07 
7 NEUREUTHER Felix GER 55.88 54.18 1:50.06 +1.10
8 PINTURAULT Alexis FRA 55.62 54.46 1:50.08 +1.12
9 MUFFAT-JEANDET Victor FRA 56.06 54.09 1:50.15 +1.19
10 RODES Istok CRO 57.50 52.74 1:50.24 +1.28
11 HIRSCHBUEHL Christian AUT 55.98 54.30 1:50.28 +1.32
12 MOELGG Manfred ITA 55.73 54.72 1:50.45 +1.49 
12 RYDING Dave GBR 56.33 54.12 1:50.45 +1.49
14 HIRSCHER Marcel AUT 55.64 54.94 +1:50.58 +1.62
15 VINATZER Alex ITA 56.84 53.88 1:50.72 +1.76 
16 GROSS Stefano ITA 56.25 54.60 1:50.85 +1.89 
17 LIZEROUX Julien FRA 56.59 54.38 1:50.97 +2.01
17 MEILLARD Loic SUI 56.95 54.02 +1:50.97 +2.01
19 HADALIN Stefan SLO 57.38 53.76 1:51.14 +2.18
20 MATT Michael AUT 56.68 54.59 +1:51.27 +2.31
21 KOLEGA Elias CRO 57.68 53.81 1:51.49 +2.53
22 DIGRUBER Marc AUT 56.85 54.68 1:51.53 +2.57
23 POPOV Albert BUL 57.40 54.78 1:52.18 +3.22






Nessun commento:

Posta un commento