Dopo Wengen,
il francese vince anche a Kitzbuhel lasciandosi alle spalle ancora una volta
Hirscher. Prova non brillante di Kristoffersen e degli italiani. Si salva
l’irriducibile Giuliano Razzoli (14esimo) ormai a un passo dai piani alti.
“Lo sci è divertimento, basta una spruzzata
di neve, un paio di sci ai piedi ed è fatta (parole di Alberto Tomba). Va
bene per un gradevole svago domenicale, ma per le competizioni di neve ce ne
vuole tanta. E a Kitzbuhel, regina
del Tirolo settentrionale, la coltre bianca ha raggiunto in questi giorni i due
metri e una copiosa nevicata ha accompagnato la gara di slalom andata in scena sulla
mitica “Ganslern”, assediata da 40.000 appassionati di sci.
Questa pista
non è vertiginosa come la parallela “Streif” dove ieri ha trionfato in discesa
libera un mostruoso Dominik Paris,
ma declina un percorso discontinuo e variegato, popolato di dossi che la
rendono difficile. Se poi la tracciatura è spigolosa e infida nella
combinazione delle porte (come nella prima manche odierna) per gli sciatori
diventa difficile trovare il giusto ritmo. Lo spettacolo però è garantito e le
sorprese non mancano: così è stato anche oggi.
Noel abbraccia Pinturault |
Non
è certo una sorpresa il francesino dei Vosgi Clément Noël, solido sugli sci ed elegante nei movimenti: secondo
nella prima manche e primo nella seconda, il giovane campione, ha lanciato con
decisione il guanto di sfida a Hirscher
per l’immediato futuro della leadership nello slalom. Ne vedremo delle belle.
Nella
prima manche le sorprese sono state le prestazioni deludenti di Hirscher (nono) e di Kristoffersen (undicesimo), gli
inarrivabili secondo i pronostici, e il primo posto dell’allampanato Zenhaeusern.
Gli
italiani escono come birilli: prima Moelgg
poi Gross e più avanti Vinatzer. Si salvano Maurberger e Tonetti.
Giuliano Razzoli, nel bene e nel male, questa pista
la conosce bene: ha lasciato il cancelletto senza timore, ha sciato in
scioltezza nella parte alta, in quella centrale ha frenato per non correre
rischi (ha pensato ai punti) e ha ripreso vivacità nel finale chiudendo la
manche al 15esimo posto. All’arrivo il “Razzo”
sorride e saluta gli amici del fan club che l’hanno seguito anche a Kitzbuhel.
Il Razzo sorridente affiancato dalla sorella Margherita dal padre Antonio e da amiche del fan club |
“Il
tracciato era difficile però sono andato bene. Nella parte centrale potevo spingere
di più, sono comunque soddisfatto”. Così ha commentato la manche Giuliano Razzoli.
La
seconda manche è stata spettacolare e il pubblico aspettava le reazioni di Hirscher e Kristoffersen: il primo ha sciorinato una grande rimonta, piazzandosi
al primo posto, il secondo con una buona prestazione si è illuso di agguantare
un posto sul podio. Ma il finale per entrambi è stato diverso: Noël con una discesa perfetta balza in
testa (2° Hirscher) e Pinturault
sopravanza Kristoffersen (quarto).
Dei
tre azzurri in gara, il migliore è Giuliano
Razzoli che fa una bella manche, sciando con giudizio. Verso la fine ha
commesso un piccolo errore che lo ha penalizzato. Termina la gara al 14esimo
posto incamerando altri punti.
Il suo obiettivo, impensabile un mese fa, sono
i Mondiali di Are in Svezia, ma pare l’abbia raggiunto. “ Ho fatto un altro passo avanti per quanto riguarda i pettorali e sono
contento. Peccato per quell’errorino verso la fine della manche. Sono contento
che la tenuta fisica e la fiducia stanno crescendo. ”. Questo mi ha detto
Giuliano Razzoli poco fa al telefono.
Altrochè viale del tramonto: poco più di un
mese fa a Campiglio aveva il pettorale 69, oggi il 24 a Schladming
(martedi) il 21. Che dire… un bel terno… Forza Razzo.
Nessun commento:
Posta un commento