sabato 26 gennaio 2019

A Kitzbuhel, Noël concede il bis


Dopo Wengen, il francese vince anche a Kitzbuhel lasciandosi alle spalle ancora una volta Hirscher. Prova non brillante di Kristoffersen e degli italiani. Si salva l’irriducibile Giuliano Razzoli (14esimo) ormai a un passo dai piani alti. 


Lo sci è divertimento, basta una spruzzata di neve, un paio di sci ai piedi ed è fatta (parole di Alberto Tomba). Va bene per un gradevole svago domenicale, ma per le competizioni di neve ce ne vuole tanta. E a Kitzbuhel, regina del Tirolo settentrionale, la coltre bianca ha raggiunto in questi giorni i due metri e una copiosa nevicata ha accompagnato la gara di slalom andata in scena sulla mitica “Ganslern”, assediata da 40.000 appassionati di sci.

Questa pista non è vertiginosa come la parallela “Streif” dove ieri ha trionfato in discesa libera un mostruoso Dominik Paris, ma declina un percorso discontinuo e variegato, popolato di dossi che la rendono difficile. Se poi la tracciatura è spigolosa e infida nella combinazione delle porte (come nella prima manche odierna) per gli sciatori diventa difficile trovare il giusto ritmo. Lo spettacolo però è garantito e le sorprese non mancano: così è stato anche oggi.

Noel abbraccia Pinturault
Non è certo una sorpresa il francesino dei Vosgi Clément Noël, solido sugli sci ed elegante nei movimenti: secondo nella prima manche e primo nella seconda, il giovane campione, ha lanciato con decisione il guanto di sfida a Hirscher per l’immediato futuro della leadership nello slalom. Ne vedremo delle belle.
Nella prima manche le sorprese sono state le prestazioni deludenti di Hirscher (nono) e di Kristoffersen (undicesimo), gli inarrivabili secondo i pronostici, e il primo posto dell’allampanato Zenhaeusern.



Gli italiani escono come birilli: prima Moelgg poi Gross e più avanti Vinatzer. Si salvano Maurberger  e Tonetti

Giuliano Razzoli, nel bene e nel male, questa pista la conosce bene: ha lasciato il cancelletto senza timore, ha sciato in scioltezza nella parte alta, in quella centrale ha frenato per non correre rischi (ha pensato ai punti) e ha ripreso vivacità nel finale chiudendo la manche al 15esimo posto. All’arrivo il “Razzo” sorride e saluta gli amici del fan club che l’hanno seguito anche a Kitzbuhel.
Il Razzo sorridente affiancato dalla sorella Margherita dal padre Antonio e da amiche del fan club

 Il tracciato era difficile però sono andato bene. Nella parte centrale potevo spingere di più, sono comunque soddisfatto”. Così ha commentato la manche Giuliano Razzoli



La seconda manche è stata spettacolare e il pubblico aspettava le reazioni di Hirscher e Kristoffersen: il primo ha sciorinato una grande rimonta, piazzandosi al primo posto, il secondo con una buona prestazione si è illuso di agguantare un posto sul podio. Ma il finale per entrambi è stato diverso: Noël con una discesa perfetta balza in testa (2° Hirscher) e Pinturault sopravanza Kristoffersen (quarto).



Dei tre azzurri in gara, il migliore è Giuliano Razzoli che fa una bella manche, sciando con giudizio. Verso la fine ha commesso un piccolo errore che lo ha penalizzato. Termina la gara al 14esimo posto incamerando altri punti.
  
Il suo obiettivo, impensabile un mese fa, sono i Mondiali di Are in Svezia, ma pare l’abbia raggiunto. “ Ho fatto un altro passo avanti per quanto riguarda i pettorali e sono contento. Peccato per quell’errorino verso la fine della manche. Sono contento che la tenuta fisica e la fiducia stanno crescendo. ”. Questo mi ha detto Giuliano Razzoli poco fa al telefono.
 Altrochè viale del tramonto: poco più di un mese fa a Campiglio aveva il pettorale 69, oggi il 24 a Schladming (martedi) il 21. Che dire… un bel terno… Forza Razzo.




Nessun commento:

Posta un commento