domenica 18 novembre 2018

A Levi, Hirscher superstar


Oggi, sulla pista Black  di Levi nella Lapponia finlandese, è andato in scena il primo slalom speciale maschile di Coppa del Mondo di sci 2018/2019. Dominio dei soliti due:Hirscher e Kristoffersen. Un po’ di delusione dalla squadra italiana. Assente per mancata convocazione il campione olimpico 2010 Giuliano Razzoli.


Levi è un piccolo villaggio e centro sciistico perso nella sterminata e incontaminata natura lappone, oltre il Circolo Polare Artico. Dalla cima della World Cup Slope, scende verso il villaggio la pista Black. Ieri su questo bellissimo tracciato si è svolto la gara di slalom femminile, dove ha signoreggiato, manco a dirlo, la statunitense Mikaela Shiffrin. Il meteo non è stato favorevole, pioggia, vento e temperatura non certo tipica di queste latitudini, così come la scarsa presenza di neve che di solito ammanta un paesaggio fiabesco (come da foto).


La gara
Oggi, un pallido sole illuminava la pista ben preparata, grazie alle “scorte” di neve immagazzinate l’anno precedente, ma con fondo piuttosto duro e impegnativo per gli atleti. Già dalle prime discese si è capito che la supremazia di Hirscher e Kristoffersen era incontrastabile. Due stili diversi ma efficaci entrambi: primo e secondo nella prima manche, primo e secondo nella seconda. E che gara! Un duello da mozzare il fiato. Il “kaiser” di Salisburgo ha vinto con 0,09 secondi sul “vikingo” di Lørenskog e 1,41 sul terzo arrivato, lo svedese Andre Myhrer (35 anni).
Per Marcel Hirscher, peraltro da poco neopapà, è la 59esima vittoria in Coppa del Mondo e la 28esima in slalom.



A contrastare il duo non sono mancati gli avversari validi, le squadre austriache e svizzere dispongono di giovani atleti molto interessanti. Entrambe le nazioni investono molto sulla formazione di giovani leve. Da evidenziare che sciatori partiti con pettorali oltre il settanta sono giunti al traguardo.

E l’Italia ?
Un’incoraggiante risposta è venuta proprio da un giovane, Simon Maurberger (classe 1995) uscito dal cancelletto con il pettorale 50 che si è qualificato per la seconda manche e ha concluso la gara al 22esimo posto. Non bene gli altri; Stefano Gross, che non ama questa pista e questo tipo di neve, ha compiuto una prima manche anonima, si è riscattato nella seconda recuperando diverse posizioni, chiudendo al 17esimo posto. Male Manfred Moelgg e fuori dai giochi  Liberatore, Bacher e Vinatzer (convocato al posto di Razzoli) tutti partiti con pettorali alti. C’è molto da lavorare. E se avesse partecipato alla gara Giuliano Razzoli ? Avrebbe avuto un pettorale tra il 65 e il 70 e l’obiettivo da perseguire quello di centrare la qualificazione. Impresa non facile ma non impossibile.


Perché il Razzo non c’era…
Perché non è stato convocato? . Infortunio alla schiena subito durante gli allenamenti in Argentina, la motivazione ufficiale. Ma sotto, sotto gira la voce: << non è in forma, largo ai giovani…>> E’ vero ma l’età non c’entra: ci sono atleti ultra35enni che danno filo da torcere ai più giovani. Purtroppo l’ultima stagione  del “Razzo” è stata piuttosto complicata e deludente, e nessun punto incamerato. L’ultimo podio è quello di Wengen nel 2016. Giuliano Razzoli è ben conscio del fatto che sta attraversando un momento difficile, che deve scalare di nuovo la classifica mondiale abbassando i punti FIS per conquistare un numero di pettorale più consono alle sue qualità. La mancata convocazione l’ha lasciato perplesso, ma niente polemica: il “Razzo” è caparbio e determinato, “si rimbocca ancora una volta le maniche” e si rimette in gioco per tornare competitivo. Ha anche cambiato i materiali passando da Nordica a Volk e pare ne sia soddisfatto. Parteciperà a gare di Coppa Europa per migliorare la sua posizione in termini di punti FIS. L’obiettivo è di ritornare in Coppa del Mondo già a dicembre, magari nello slalom di Val d’Isere, magari con un pettorale sotto il 50.

Primo appuntamento con la Coppa Europa con 2 slalom consecutivi il 29 e il 30 novembre

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