Alle
Fiere di Parma dall’8 al 16 settembre andrà in scena la nona
edizione del Salone Internazionale del Camper
(la seconda per importanza in Europa). Sarà un’occasione per ammirare le novità
2019 ma anche per scoprire le
variegate eccellenze turistiche del parmense e le varie feste, come il “Rural Festival" di Rivalta di Lesignano De’ Bagni.
Il
settore “caravaning” è finalmente in salute, le previsioni degli addetti ai
lavori sono ottimistiche; l’obiettivo è quello di superare ogni record di
presenze (132.000 nell’edizione 2017) e di business. La presenza delle
aziende è massiccia e i visitatori potranno ammirare camper abbordabili come
prezzi (si spera) e sognare davanti ad eleganti luxury motorhome. Il camper è il sogno di molti, purtroppo non
alla portata di tutti.
Tante
saranno le iniziative collaterali alla kermesse e ci sarà tanto spazio dedicato
alle mete turistiche e alle soste in campeggio.
Un
territorio unico
il
Salone del Camper è anche un buon
motivo per scoprire o riscoprire le eccellenze storiche, artistiche,
paesaggistiche e gastronomiche del territorio parmense. A cominciare
dall’affascinante città di Parma, passando poi ai castelli
della pianura: Rocca di Fontanellato,
di Roccabianca, di San Secondo e di Soragna, senza tralasciare la reggia
di Colorno. Nei pressi di Fontanellato
merita visitare e perdersi nel Labirinto
della Masone, il più grande del mondo.
Verso
la collina parmense attendono i visitatori il castello di Felino e quello imponente e scenografico di Torrechiara, circondato dai vigneti. Interessanti sono anche le
feste che si svolgono in questo periodo, come il Festival del
Prosciutto di Parma che si realizza in quel di Langhirano dall’1 al 9 settembre e il “Rural Festival” (8-9
settembre) a Rivalta di Lesignano De’ Bagni, dedicato alla
biodiversità agricola.
Ritorno
alla natura del tempo che fu
Il
“Biodiversity Rural park” si trova
in collina nei pressi del piccolo borgo di Rivalta, raggiungibile da Lesignano
De’ Bagni percorrendo una pittoresca strada tutta curve e saliscendi. La
location del “Rural Festival” è veramente unica: paesaggi agresti, un andirivieni
di verdi gobbe collinari e di grigi calanchi, la presenza di animali domestici,
di vecchi trattori Lamborghini e Landini, creano un’atmosfera speciale.
Ci si siede su balle di paglia all’ombra di piante da frutto di varietà
antiche, con vista su filari di vite autoctona e su originali strutture “glamping”.
Camminando
nel parco ci si lustra gli occhi con numerose e rare qualità di pomodori ( tra
questi il “Tigrella”, il “Plum White”),
con un’infinita varietà di mele (come il “Pom Catedra”), di susine e uva, e si
rimane stupiti al cospetto della gigantesca anguria bianca “Lagenaria”.
Negli
stand gastronomici va in scena la semplicità e la genuinità di prodotti unici:
si possono assaggiare il prosciutto di maiale nero (qui allevato), pasta fresca
all’uovo di gallina romagnola, i testaroli della Lunigiana, i tortelli, la torta
di prugna “Zucchella”, il sidro di mele di montagna.
All’aperto
tra gli animali presenti non manca l’asino romagnolo, il maiale nero, il
cavallo Bardigiano e la pecora di Corniglio.
Grande
la considerazione per i bambini da parte dell’organizzazione del Rural Festival, con attività specifiche
per far conoscere la biodiversità e la qualità del cibo. “Qualità e non quantità” nell’alimentazione e a spiegarlo sarà
compito dello chef parmigiano Gino
Campagna (lavora a Los Angeles) molto amato dai bambini americani.
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